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Ghimatria: la matematica delle lettere

GHIMATRIA: LA MATEMATICA DELLE LETTERE EBRAICHE

Che cosa è la Ghimatria? Durante gli studi dell’ebraico potresti aver notato che le lettere non sono sempre usate solo per costruire le parole. Forse hai visto un calendario ebraico, dove sono utilizzate le lettere per segnalare i giorni e le date. Oppure hai sentito parlare di Kabbala e hai visto che in certe situazioni le lettere erano usate come numeri e che questa associazione tra le lettere e i numeri nascondeva dei significati particolari.

Se vuoi approfondire il significato che le lettere ebraiche possano nascondere attraverso i numeri, questo articolo sulla ghimatria (o ghematria) fa per te.

Numeri, Ghimatria

Ghimatria: la matematica delle lettere

La ghimatria o ghematria è un sistema numerico in cui le lettere dell’alfabeto ebraico corrispondono a numeri. Ogni lettera dell’alfabeto ha un proprio significato e contemporaneamente un numero. La ghimatria calcola l’equivalente numerico di parole e frasi sommando i numeri delle lettere. 

L’ebraismo non è l’unica cultura a prendere in considerazione il concetto di ghimatria, è stato utilizzato anche in altre culture. Il termine ghimatria deriva dal greco γεωμετρία (trad. geometria), e questo concetto si può trovare nelle scritture del filosofo greco Platone.

Nella mistica ebraica, la Kabbala, utilizzando il metodo della ghimatria, cerca relazioni tra parole e nomi del Vecchio Testamento, correlandone i valori numerici e viceversa. Cosi la ghimatria è diventata uno strumento per l’interpretazione dei testi biblici.

Qui troverai degli esercizi di ghimatria!

Vecchio Testamento e una candela

Come funziona la Ghimatria?

Nella ghimatria (anche ghematria) ogni lettera ebraica corrisponde ad un numero.

Ci sono diversi modi per calcolare il valore numerico delle lettere nell’alfabeto ebraico. Il metodo principale consiste nell’assegnare a ogni lettera un suo valore specifico.

Le prime dieci lettere dell’alfabeto hanno i valori 1-10; la lettera Alef uguale a 1, Bet a 2, Gimmel a 3 e così via fino alla Yud, la decima lettera dell’alfabeto, uguale a 10.

Le prossime 9 lettere hanno i valori 20, 30, 40…100 e le restanti lettere hanno i valori di 200, 300 e 400.  

La lettera, Kaf, quindi è uguale a 20, poi Lamed, uguale a 30 e così via fino alla Kuf, che ha il valore di 100. Le ultime tre lettere, Resh, Shin, Taf, uguali a 200, 300 e 400 in corrispondenza.

kaf lettera finale
tzadi lettera finale

Bisogna considerare anche le forme delle lettere finali Kaf, Mem, Nun, Phei, Zadi, (utilizzate quando la lettera si presenta alla fine della parola). Spesso a queste lettere sono attribuiti i valori della loro forma standard. Invece, secondo alcuni metodi possono ricevere i valori di 500, 600, 700, 800 e 900.

Da qui si può calcolare il valore numerico della parola sommando i valori delle lettere della parola stessa.

Numeri, Ghimatria

I valori numerici delle lettere

1 - Aleph - א
2 - Bet - ב
3 - Gimel - ג
4 - Daleth - ד
5 - Heh - ה
6 - Vav - ו
7 - Zayin - ז
8 - Het - ח
9 - Tet - ט
10 - Yud - י
20 - Kaf - כ
30 - Lamed - ל
40 - Mem - מ
50 - Nun - נ
60 - Samech - ס
70 - Ayin - ע
80 - Peh - פ
90 - Tzady - צ
100 - Koof - ק
200 - Reish - ר
300 - Shin - ש
400 - Taf - ת
500 - Kaf (finale) - ך
600 - Mem (finale) - ם
700 - Nun (finale) - ן
800 - Peh (finale) - ף
900 Tzady (finale) ץ

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Orologio lettere ebraiche

La ghimatria è un sistema che assegna un valore numerico alle lettere, quindi, di conseguenza, alle parole e alle frasi. Ogni lettera ha un suo valore numerico, e questi valori possono essere sommati per ottenere il valore numerico della parola che costruiscono.

La ghimatria cerca di svelare la corrispondenza fra le parole e il loro valore numerico; essa consiste nello spiegare una parola o un gruppo di parole secondo il valore numerico delle lettere. Si crede che le parole e le frasi con i valori identici abbiano qualche connessione tra di loro. Si potrebbe poi utilizzare questa connessione per dimostrare conclusioni concettuali più ampie.

Ghimatria

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La Kabbala (CABALA)

La ghimatria a volte viene utilizzata per raggiungere una comprensione più spirituale dei testi del Vecchio Testamento. La ghimatria è un componente essenziale della Kabbala, la tradizione ebraica mistica.

Uno degli argomenti principali nel mondo di Kabbala e il suo utilizzo della ghimatria è il nome di D-o יהוה e altri nomi di D-o. Infatti, i numerosi nomi di D-o e le loro permutazioni nella Kabbala hanno dei valori numerici. Ad esempio il nome Elohim si somma al numero 86, uguale alla somma della parola Ha-teva (la natura). La conclusione che potrebbe essere dedotta è che Elohim si riferisce alla presenza divina e come si manifesta nel mondo fisico, al contrario del nome Yehova יהוה, il quale è connesso all’universo celeste.

Kabbala

L’esempio più noto della ghimatria in ebraico è la parola “Hai”  חי (vivo), la somma numerica delle lettere nella parola è 18. Questo ha fatto sì che il numero 18 è un numero fortunato nell’ebraismo. In Italia è anche un numero fortunato per gli studenti universitari;)  

18, Ghimatria

Un altro esempio che possiamo fare appartiene ai dieci comandamenti. Nel comandamento “Onora il padre e la madre” la parola onorare, rispettare כבוד “Kabed” (כבד) ha il valore di 26 ([כ=20, ב=2, ד=4, [20+2+4=26 ).

La ghimatria della parola “amore” “Ahava” אהבה è 13 ([א=1, ה=5, ב=2, ה=5, [1+5+2+5=13).

La ghimatria della parola “Kabed” (onora) è quindi il doppio della parola “Ahava” (amore), ed è stato concluso che uno onora i suoi genitori mostrando loro il suo amore.

26, Ghimatria
10 comandamenti
I 10 comandamenti

Nel corso della storia alcune persone credevano e credono tutt’oggi che la Torah contiene segreti che possano essere rilevati con la ghimatria e che la ghimatria possa anche essere utilizzata per prevedere alcuni eventi storici. 

La Torah
La Torah

La differenza tra la Ghimatria e tra la Numerologia

La numerologia è l’utilizzo dei numeri per interpretare il carattere di una persona o per cercare di prevedere il suo futuro. E’ basata sulla teoria che tutte le cose possono essere espresse con i numeri. Quindi, la numerologia moderna cerca il valore numerico del nome della persona, della sua data di nascita e da queste informazioni cerca di ricavare la natura della persona e le previsioni future. 

La ghimatria (o ghematria), invece, è un sistema in cui le lettere vengono sostituite con numeri, utilizzato nella Kabbala per ricavare interpretazioni mistiche nelle scritture sacre oppure per ottenere nuove interpretazioni dei testi, soprattutto per i testi che altrimenti sarebbero stati difficili da interpretare e per ricavarne un’analisi soddisfacente.

Numeri, Ghimatria

La Ghimatria dell'ebraico moderno

Nella maggior parte dei casi, nell’ ebraico moderno si utilizzano i numeri “normali” (0,1,2,3…9), esattamente come in italiano, però in alcuni casi vengono utilizzate le lettere per indicare valori numerici.

In Israele oggi, questo utilizzo è diffuso in testi religiosi e nella Bibbia, scrivendo le date del calendario ebraico, per numerare elenchi e, a volte, anche per segnalare i numeri sugli orologi.

Lettere ebraiche

Spesso gli israeliani utilizzano lo stesso metodo per indicare i giorni della settimana. A parte lo Shabbat, tutti gli altri giorni si chiamano a seconda del loro ordine nella settimana: “Yom Rishon”, il primo giorno (Domenica, il primo giorno nella settimana ebraica); “Yom Sheni” il secondo giorno (Lunedi) e così via, come vedrai nell’elenco di seguito.

In alternativa si utilizzano anche le lettere dell’alfabeto per indicare il giorno della settimana. “Yom Alef” (il primo giorno, come già accenato la lettera Alef dell’alfabeto ebraico corrisponde al numero 1, secondo la “Ghimatria”), “Yom Bet” (il secondo giorno) ecc.

I giorni indicati con le lettere sono chiamati:

  • Yom Rishòn, Yom Alef –primo giorno, domenica
  • Yom Shenì, Yom Bet –secondo giorno, lunedì
  • Yom Shlishì, Yom Ghimel – terzo giorno, martedì
  • Yom Revi’ì, Yom Dalet – quarto giorno, mercoledì
  • Yom Hamishì, Yom Hei – il quinto giorno, giovedì
  • Yom Shishì, Yom Vav – sesto giorno, venerdì
  • Yom Shabbàt – sabato
Giorno e notte

Per i curiosi, per calcolare il valore numerico delle parole, non solo in ebraico, esistono dei calcolatori online:)

Se sei interessato a capire meglio come funziona la ghimatria, vieni a praticare con noi, facendo gli esercizi del corsoebraico.com:

In fine, la pratica della ghimatria, rimane comunque utile nella vita quotidiana in Israele. E’ una parte interessante dello studio della lingua ebraica, offre una via per la comprensione della Torah, è stimolante intellettualmente oltre ad essere un buon allenamento per la mente!

Dove si può imparare l'ebraico e la Ghimatria?

Comprendere la lingua ebraica è un modo per riconnetterci alla cultura ebraica, ad Israele e al Vecchio Testamento. Una delle grandi cose dei nostri giorni ed età è che anche se non riesci a trovare una scuola che ti insegni la lingua ebraica moderna ed antica, i corsi online possono offrirti un'opportunità unica per imparare l'ebraico.

Se vuoi saperne di più sulla lingua ebraica moderna, puoi provare i  nostri corsi di ebraico online da corsoebraico.com.

Corsoebraico.com è un importante mezzo di apprendimento dell'ebraico che offre corsi online on-demand, e materiali per l'apprendimento dell'ebraico.

Ghimatria
Il calendario ebraico

IL CALENDARIO EBRAICO – Tutti i segreti

Il calendario ebraico è utilizzato dagli ebrei in tutto il mondo per scopi religiosi e viene utilizzato per determinare le date delle festività e dei riti religiosi.  È il calendario ufficiale di Israele, dove è utilizzato assieme al calendario gregoriano. Il calendario è sincronizzato con i cicli naturali sia della luna che del sole, quindi con le stagioni.

Il calendario ebraico

Il calendario ebraico è basato su tre fenomeni astronomici: 1) il moto di rotazione che la Terra compie attorno al proprio asse (un giorno); 2) il moto di rivoluzione della Luna intorno alla terra (un mese); 3) il moto di rivoluzione della Terra intorno al Sole (un anno). In media la luna completa un’orbita attorno alla Terra ogni 27 giorni, 7 ore, 43 minuti e 12 secondi. Il periodo di rivoluzione terrestre è pari a 365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 10 secondi, che sono circa 12,4 mesi lunari.

Terra Luna e Sole, il calendario ebraico

Il calendario gregoriano, utilizzato nella maggior parte del mondo, ha abbandonato qualsiasi correlazione tra i cicli lunari e i giorni del mese, al contrario il calendario ebraico prende in considerazione tutti e tre i fenomeni astrologici accennati prima.

L’anno del calendario ebraico

Il primo giorno dell’anno ebraico si chiama “Rosh Hashanà”, capodanno, e cade il 1° del mese di Tishreì. Questo è il giorno della celebrazione della creazione del mondo.

L’anno è composto da 12 mesi, in un anno normale, o a volte da 13 mesi. Un anno nel calendario ebraico contiene 353, 354, o 355 giorni. Un anno in cui viene aggiunto un mese, come vedremo più avanti, contiene 383, 384, o 385 giorni. Come per gli anni, anche i mesi possono avere durate differenti, per compensare l’errore presente nella durata del ciclo lunare. Vi sono, quindi, i mesi in cui ci sono 30 giorni e quelli in cui ci sono 29 giorni; in genere essi si alternano, ma vi sono delle eccezioni.

Terra e luna

Ci sono in approssimazione 12,4 mesi lunari ogni anno solare, vuol dire che l’anno secondo il calendario lunare costituito da 12 mesi è più breve (di 11 giorni) rispetto all’anno solare. Questo potrebbe determinare un problema nella posizione dei mesi lunari nella varie stagioni durante l’anno solare. Le festività ebraiche sono definite in relazione al calendario ebraico; poiché alcune di queste sono legate strettamente alla stagione, esse devono cadere nella stagione giusta. Per far si che l’anno sia sincronizzato con le stagioni, e affinché le festività cadano nel momento giusto dell’anno in alcuni anni si aggiunge il 13 mese.

simboli dell'ebraismo


Le date delle festività ebraiche non cambiano da un anno all’altro, le feste sono festeggiate sempre negli stessi giorni secondo il calendario ebraico. Però l’anno ebraico non ha la stessa lunghezza dell’anno del calendario gregoriano. Questo fa sì che il giorno della festa cambia sul calendario gregoriano, rimanendo invece, sempre uguale su quello ebraico. Ad esempio, la festa di Hanukkah cade sempre il 25 del mese di Kislev, che può cadere in date diverse nel calendario gregoriano circa a Novembre o Dicembre.

Stagioni

Anche il calendario cinese segue un modello simile, aggiungendo un mese ogni tanto per mantenere la sincronizzazione con il calendario solare. Invece il calendario islamico è soltanto lunare e le feste islamiche non accadono sempre nelle stesse stagioni.

Quando si aggiunge un mese al calendario ebraico, quel anno si chiama “Shana Meuberet”. Il mese che si aggiunge è l’ Adar Alef (la lettera Alef dell’alfabeto ebraico corrisponde al numero 1, secondo la “Ghimatria”). Il mese in più viene inserito prima del mese “normale” di Adar Bet (la lettere Bet corrisponde al numero due). Adar Bet è quindi  il mese “vero” di Adar, in cui si celebra la festa di Purim.

Adar Alef

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Quando si aggiunge un mese in più all’ anno?

Esistono dei cicli di 19 anni, per riallineare il calendario lunare con gli anni solari. Il mese Adar Alef viene aggiunto al 3°, 6°, 8°, 11°, 14°, 17° e 19° anno del ciclo. In più ci sono alcune altre regole da osservare: Yom Kippur e Rosh Ha Shana (il capodanno ebraico) non possono mai cadere nella giornata di Sabato. Nel caso dovesse succedere si aggiunge un giorno al mese di Cheshvan oppure si sottrae un giorno al mese di Kislev del anno precedente per prevenire questo evento.

Il numero di giorni che trascorrono tra i mesi di Nissane quello di Tishrei è sempre uguale. Quindi il numero di giorni tra le feste Pessah (che accade il mese di Nissan) e Sukkot (che accade a Tishrei) è sempre 177 giorni.

terra e stelle

In che anno siamo? Il numero dell’anno nel calendario ebraico rappresenta il numero degli anni dalla creazione del mondo, al momento 5782 anni.

In ebraico non si utilizzano i termini a.C. (avanti Cristo) e d.C. (dopo Cristo), si dice letteralmente “Lifnei Ha Sfira”, che vuol dire “prima del conteggio” (degli anni) e “Aharei Ha Sfira”, “dopo il conteggio”. Analogamente all’ italiano, dove si può utilizzare il termine avanti era volgare (a.e.v.)

mongolfiera e luna

Il mese del calendario ebraico

Il primo giorno del mese si chiama “Rosh Hòdesh”, capo mese, ed è una ricorrenza importante.

Il mese nel calendario ebraico comincia nel momento in cui si comincia a vedere il primo spicchio di luna dopo il novilunio. Nei tempi passati l’inizio del nuovo mese (“RoshHodesh”) era determinato per osservazione della luna. La durata del mese è uguale al tempo della lunazione e comprende tutte le fasi di essa.

Le fasi della luna, il calendario ebraico

Le fasi della luna nel posto in cui vi trovate potete vederle qui.

I mesi del calendario ebraico
I mesi del calendario ebraico

Da notare che durante l’anno, i giorni in un mese si alternano tra 29 e 30; questa alternanza garantisce che ogni anno inizia con una nuova luna, cosi come anche ogni mese.

I giorni della settimana

A parte lo Shabbat, tutti gli altri giorni si chiamano a seconda del loro ordine nella settimana: “Yom Rishon”, il primo giorno (Domenica, il primo giorno nella settimana ebraica); “Yom Sheni” il secondo giorno (Lunedi) e così via come vedrai nell’elenco di seguito. In alternativa si utilizzano anche le lettere dell’alfabeto per indicare il giorno della settimana. “Yom Alef” (il primo giorno, come già accenato la lettera Alef dell’alfabeto ebraico corrisponde al numero 1, secondo la “Ghimatria”), “Yom Bet” (il secondo giorno) ecc.

La luna

Il giorno del calendario ebraico non comincia a mezzanotte. Comincia la sera prima, al tramonto e termina al tramonto del giorno dopo. Questo deriva dalla descrizione della creazione del modo nella Torà in Bereshìt (Genesi), quando ogni giorno si dice: “...e fu sera e fu mattina...”. Prima viene la sera e in seguito la mattina. Secondo la tradizione il giorno comincia quando sono visibili tre stelle nel cielo, ma ovviamente dipende dalle circostanze in cui ci si trova.

Giorno e notte

Riepilogando, i giorni sono chiamati:

  • Yom Rishòn –primo giorno, domenica
  • Yom Shenì –secondo giorno, lunedì
  • Yom Shlishì – terzo giorno, martedì
  • Yom Revi’ì – quarto giorno, mercoledì
  • Yom Hamishì – il quinto giorno, giovedì
  • Yom Shishì – sesto giorno, venerdì
  • Yom Shabbàt - sabato

Vieni a scoprire con noi perché imparare la lingua ebraica è facile e divertente!

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falo' di notte
L'ebraico e' facile

L’EBRAICO E’ FACILE? Imparare l’ebraico è più semplice che mai!

Se hai un interesse per la lingua ebraica, forse perché desideri andare in Israele, forse perché vuoi parlare ebraico con gli amici e i parenti, oppure vorresti esplorare l’ebraismo o per qualsiasi altro motivo, probabilmente ti chiedi “ma quanto è difficile da imparare questa lingua?”. Oppure forse ti chiedi “L’ebraico è facile da studiare?”

Cercheremo di vedere insieme e rispondere a queste domande e vedremo che in realtà imparare l’ebraico non è difficile come potrebbe sembrare.

I MOTIVI PER CUI L’EBRAICO È UNA LINGUA PIÙ FACILE DA IMPARARE DI QUANTO PENSI

L’ebraico è facile! Ma come? Chiederesti, la lingua con le lettere quadrate strane che si scrive da destra a sinistra è facile?! D’accordo, l’ebraico ha anche alcuni elementi diversi, particolari rispetto alle altre lingue, come qualsiasi altra nuova lingua; però non è tutto cosi spaventoso come potrebbe sembrare e l’ebraico è più semplice di quanto pensi!

L’ebraico è facile da studiare, non perdiamo tempo! Vediamo insieme alcuni aspetti che rendono l’ebraico una delle lingue più facili da imparare. Potresti essere davvero sorpreso da alcuni di questi!

Studiare ebraico, L’ebraico è facile

E’ una lingua fonetica

Analogamente all’italiano, l’ebraico è una lingua fonetica. Ogni lettera indica un suono costante, indipendentemente dalla combinazione con altre lettere e dalla sua posizione dentro la parola.

Questo rende la lettura in ebraico molto più facile, basta sapere qual è il suono di ogni lettera. Inoltre, questo facilita tanto anche la scrittura in ebraico, potendo intuire come si scrivono le parole.

Microfono

In ebraico c’è solo UN articolo

In ebraico c’è solo un articolo, che è costruito da una lettera sola: la ‘ה (la lettera ”Hey”). E’ un vantaggio abbastanza evidente in rapporto ad altre lingue. Per esempio, in italiano ci sono 12 articoli diversi.

L’articolo in ebraico rimane sempre uguale a prescindere dal genere (maschile o femminile) o il numero (singolare o plurale) degli oggetti che stiamo definendo.

Vuol dire che non c’è bisogno di imparare regole ed eccezioni, ma si impara una lettera e quando vogliamo mettere un articolo determinativo si mette questa lettere e basta, facilissimo!

La lettera 'ה
La lettera ‘ה

Ci sono soltanto 3 tempi verbali

Questo è un bel sollievo per uno studente della lingua ebraica. Pensate solo che nella lingua italiana ci sono 7 modi e 21 tempi verbali. A differenza di tante altre lingue l’ebraico si (e ci) accontenta di solo 3 tempi verbali: passato semplice, presente semplice e futuro semplice.

Puoi ancora esprimere tutte le stesse identiche cose che puoi dire in italiano, ma basandosi più sul contesto per capire meglio il significato.

Passato e futuro
Passato e futuro

Al presente non esiste il verbo “essere”

Pensa al verbo “essere” in italiano e tutte le sue declinazioni: è, sono, era, ecc. L’ebraico ha deciso di non complicare le cose e semplicemente non utilizza la parola “essere” al presente. Una scelta saggia e un argomento in meno da studiare!

Una copia felice di imparare l'ebraico

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Non ci sono tante parole nella lingua moderna ebraica

Dall’ informazione derivante dall’Accademia Ufficiale della lingua ebraica, le parole registrate nei vocabolari ebraici sono circa 45.000. Bisogna aggiungere anche combinazioni di parole varie, che sono stimate tra i 30-35 mila; per cui in totale siamo su 75-80.000 parole.

Per capire un po’ questo numero, pensate che secondo i dizionari attuali, i vocaboli dell’italiano sono tra i 200.000 e i 250.000. Molte parole in meno da imparare e più possibilità di usare le stesse parole per dire più cose!

Nonostante le parole dell’ebraico moderno non sono tantissime, va detto che l’ebraico compensa questo fatto essendo una lingua molto aperta all’introduzione di nuove parole. Essendo una lingua rinata negli ultimi 150 anni, la lingua ebraica si sviluppa e si rinnova più velocemente di tante altre lingue.

Un vocabolario ebraico

E’ una lingua basata su radici

Le radici delle parole giocano un ruolo fondamentale nella lingua ebraica. L’ ebraico è una lingua con tanta logica nella sua costruzione; è una lingua semitica e nelle lingue di questa famiglia le parole sono costruite con una base rappresentata da una radice.

Le radici sono composte da 3 o 4 lettere da cui possono essere create diverse parole, utilizzando dei modelli e schemi diversi. Questi modelli si creano aggiungendo o togliendo prefissi e suffissi ed altre consonanti mantenendo all’interno di essi la stessa radice. Ogni radice (di solito 3 lettere) ha un significato, un tema comune a tutte le parole che hanno come base la stessa radice.

Questo rende lo studio della lingua molto più facile. Quando studi l’ebraico riesci ad imparare a riconoscere modelli diversi di parole con la stessa radice all’interno; dopo aver imparato questi modelli potresti applicarli su un’altra radice; questo è bellissimo, logico e divertente!

Radici

L’alfabeto ebraico è facile

Bisogna imparare un nuovo alfabeto, scritto in una direzione probabilmente diversa da quella a cui sei abituato.

Tante volte un alfabeto diverso da quello latino è visto come una sfida, già evidente all’inizio degli studi. Ma ci sono anche aspetti positivi dell’alfabeto ebraico: ci sono soltanto 22 lettere da imparare. Tra cui solo 5 hanno anche una “forma finale”, cioè hanno un aspetto diverso se si presentano alla fine della parola, rispetto a quando sono collocate in altre posizioni dentro di essa. Questo fa sì che ci sono solo 27 nuovi simboli da imparare a riconoscere.

Ovviamente bisogna prendere in considerazione che dovrai anche abituarti a leggere e a scrivere da destra a sinistra. Il motivo, si pensa, deriva dal fatto che si tratta di una lingua antica. Il proto-ebraico era originariamente scolpito o inciso nella roccia o nell'argilla. La maggior parte delle persone sono destre, ed era più facile tenere lo scalpello con la mano sinistra e il martello con la destra.

Il corsivo nell’ebraico moderno, assomiglia nella maggior parte delle lettere allo stampatello. La forma scritta a mano è dovuta alla comodità, le lettere rotonde sono più facili da scrivere rispetto a quelle quadrate.

Lettere dell'alfabeto ebraico, L'EBRAICO E' FACILE
Lettere dell'alfabeto ebraico

Le vocali

L’ebraico, nella scrittura fornisce al lettore solo le consonanti. Le vocali possono essere rappresentate dal Nikud, che sono puntini e trattini messi sopra e sotto le lettere per indicare la vocale giusta che bisogna utilizzare.

Nella scrittura quotidiana il Nikud non si mette e bisogna conoscere la parola e dedurre come si legge. Nei pochi casi in cui non è molto chiaro come si legge la parola, anche gli israeliani madrelingua aggiungono qualche volta qualche puntino e trattino per evitare equivochi.

Ma non ti abbattere! Non avere il Nikud nei testi semplifica spesso lo studio dell’ebraico moderno. Quando si studia l’ebraico biblico bisogna approfondire ed imparare le regole del Nikud, che sono delle regole abbastanza complicate. Invece, studiando l’ebraico moderno si può semplicemente “saltare” questa parte; basta sapere come si legge il Nikud e puoi cominciare a praticare!

Le vocali

L'ebraico ha preso in prestito tante parole da altre lingue

Israele è un paese che geograficamente si trova tra tre continenti, Europa, Asia ed Africa e rappresenta un incontro di varie culture. Ci sono migranti ed i loro discendenti da tutte le parti del mondo. E’ anche un interessante incontro tra una cultura antica del popolo ebraico e la modernità all’avanguardia. Imparare l’ebraico ti darà l’accesso a questa ricca diversità e a una ricchezza di letteratura, arte, musica, cucina e gente unica.

L’ebraico moderno durante la sua storia ha attraversato vari paesi, subendo delle influenze linguistiche del posto. L’ebraico usa molte parole dalle lingue Europee. Inoltre tanti migranti ebrei da vari paesi hanno portato in Israele delle parole che si sono inserite nel linguaggio parlato; ed ecco, hai un vocabolario con tante parole che conosci già!

Quindi, L’ebraico è facile da studiare ?

Per tutti questi motivi, qualsiasi persona può imparare la lingua ebraica con la certezza che il successo arriverà se ci si mette lo sforzo giusto per studiare. L’ebraico è facile da studiare. Imparare l’ebraico diventa più facile quando la persona è aperta ad una nuova avventura dello studio di questa lingua magica!

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HANUKKAH: LA FESTA E LE SUE PAROLE

HANUKKAH: LA FESTA E LE SUE PAROLE

Hanukkah: la festa e le sue parole

La Hanukkah è una festa ebraica, spesso chiamata anche “la festa delle luci”. La festa dura 8 giorni ed è celebrata per onorare l’inaugurazione del Grande Tempio di Gerusalemme, dopo la vittoria degli ebrei sui seleucidi nel 164 a.C.

Hanukkah è festeggiata secondo il calendario ebraico. Comincia sempre al 25esimo giorno del mese ebraico di Kislev. Nel calendario Gregoriano questa data accade tra Novembre e Dicembre.

 חַג (Hag) – Festa, festività

חֲנֻכָּה‎ – Hanukkah

Trottole

Nei tempi in cui gli Ebrei in Israele erano sotto il potere dei seleucidi furono liberi di continuare a vivere la loro vita secondo le tradizioni ebraiche. Continuavano a frequentare il Tempio nella città di Gerusalemme. Il Tempio era il più sacro dei luoghi santi, il centro della vita ebraica.

יְהוּדִי  (Yehudi)- ebreo

יְרוּשָׁלַיִם (Yerushalaim)- Gerusalemme

Il Tempio di Gerusaleme
Il Tempio di Gerusalemme

Quando nel 175 a.C. salì al trono Antioco IV Epifane, proibì agli ebrei di professare la propria fede. Voleva che tutta la gente del suo regno vivesse secondo le usanze greche e questo significava che gli ebrei non potevano più vestirsi, mangiare e anche pregare secondo le loro tradizioni. Antioco fece profanare il Tempio di Gerusalemme, installando idoli e altari per gli dei greci all'interno. Il tempio cominciò ad essere utilizzato per le cerimonie di culto pagano.

מֶלֶךְ (Meleh)- re

יָוָן (Yavan)- Grecia

Grecia

Tanti ebrei temevano per la loro vita e si adeguarono alle disposizioni del re, ma una parte consistente della popolazione si oppose. Non volevano rinunciare alla loro vita secondo i riti dell’ebraismo e volevano rimanere fedeli alle pratiche che distinguevano gli ebrei nel mondo ellenistico: la circoncisione, l’osservanza del sabato e le regole alimentari. Un gruppo coraggioso decise che non si sarebbero sottomessi ad Antioco.

שַׁבָּת (Shabat)- Sabato

la Stella di Davide e il Vecchio Testamento

E cosi nel 167 a.C. il popolo ebraico cominciò ad organizzare un movimento di resistenza e di ribellione; avvenne così la rivolta contro il regime seluicida. Erano determinati a riprendersi il Tempio e a proteggere la loro libertà di culto. Questo movimento si chiamava Maccabei ed era guidato dai figli del sacerdote Mattatia, Yehuda, soprannominato Maccabeo e i suoi fratelli. Erano in pochi in rapporto al numeroso esercito del re, ma erano determinati e potenti nello spirito.

מָכָּבּים  (Maccabim) - Maccabei

Mattatia e i suoi figli

Mattatia, i suoi figli e molti ebrei andarono sui monti per sfuggire alle persecuzioni e per prepararsi alla difesa. Nel 164 a.C. sotto la guida di Yehuda Maccabeo la rivolta raggiunse il culmine. I Maccabei riportarono una grande vittoria sull’esercito del re, liberando così Gerusalemme e il Tempio. Lottarono duramente e, contro ogni previsione, vinsero.

חַיָל (Hayal)- soldato

Casco soldato antica Grecia

I maccabei, ripreso il Tempio, cominciarono a lavorare, a consacrarlo, sistemarlo e pulirlo. Tolsero tutti gli idoli e gli altari che il re aveva messo all'interno. Poi dopo il lavoro fatto, il 25esimo giorno del mese di Kislev (del calendario ebraico) organizzarono una grande festa di inaugurazione.

La storia del miracolo di Hanukkah racconta che quando i Maccabei entrarono nel Tempio, volevano riconsacrare il tempio; i nemici, però avevano consumato tutto l’olio necessario per riaccendere il candelabro del Tempio, chiamato la Menorah. La Menorah si accendeva per onorare D-i-o, e le candele della Menorah erano alimentate da un olio di oliva puro e speciale. Il tempio richiedeva una luce sempre accesa all'interno.

Menorah
Menorah

Dopo la ripresa del Tempio, i Maccabei hanno trovato solo un piccolo vaso con olio. La quantità dell’olio contenuto nel vaso sarebbe stata sufficiente per un solo giorno. Per preparare dell’altro olio puro occorrevano 8 giorni (dato che l’olio per il Tempio doveva essere spremuto a mano), ma miracolosamente il poco olio di questo unico piccolo vaso è bastato per 8 giorni, finche’ ebbero tempo di preparare il nuovo olio.

נֵס (Nes) - miracolo

נֵר (Ner) - candela

אֵשׁ (Esh) - fuoco

שֶׁמֶן (Shemen) - olio

La festa di Hanukkah venne istituita per celebrare questo evento. In ebraico Hanukkah significa “inaugurazione” e commemora la nuova consacrazione del Tempio di Gerusalemme dopo la riconquistata della libertà degli ebrei.

La festa di Hanukkah

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Perché si festeggia la festa di Hanukkah?

La festa celebra questa vittoria dei pochi contro i molti e per ricordare il miracolo dell’olio. Viene aggiunto anche un altro significato di luce contro le tenebre, infatti la festa di Hanukkah viene chiamata anche “la festa delle luci”.

אוֹר (Or) - luce

חַג הָאוּרִים (Hag – Ha- Urim) – la festa delle luci

Hanukkah, Feste ebraiche

Le tradizioni della festa delle luci

Al giorno d’oggi la celebrazione di Hanukkah dura 8 giorni, in onore del miracolo accaduto al Tempio di Gerusalemme.

Si accende un candelabro a nove bracci, la Hanukkiya.  La Menorah del Tempio, aveva 7 bracci e oggi la potete osservare al centro del simbolo ufficiale dello Stato di Israele. La Hanukkiya, che viene accesa durante i giorni della festa, ha 9 bracci. Si accendono così 8 candele. Il nono braccio serve per il Shamash, la nona candela usata per accendere tutte le altre candele. Si accende una candela il primo giorno, due al secondo, tre al terzo e così via. Secondo quanto riferito, la Hanukkiya più grande al mondo si trova in Grand Army Plaza a New York.

Con ogni candela di Hanukkah si illumina un messaggio importante: dobbiamo sempre cercare la luce nelle tenebre, e dobbiamo sempre cercare di mantenere questa luce.  Ogni sera durante i giorni della festa, durante la cerimonia di accensione delle candele, vengono recitate le benedizioni speciali. La cerimonia è seguita dal canto di canti tradizionali.

Si scambiano delle monete di cioccolato e spesso anche regali.

monete di cioccolato, regalo per Hanukkah

מְנוֹרָה (Menora)

חֲנֻכִּיָּה (Hanukkiya)

Hanukkiya
Hanukkiya

Cosa si mangia durante Hanukkah?

Mangiamo cibo fritto per ricordare il miracolo dell’olio. I cibi tradizionali sono principalmente le Levivot (chiamate anche Latkes, delle frittelle di patate) e le Sufganiyot (dei bomboloni cotti nell’olio e ricoperti di zucchero, spesso farciti con marmellata di fragole). Oltre 30 milioni di bomboloni alla marmellata vengono consumati in Israele durante la Hanukkah.

סֻופְגָּנִיָּה - Sufganiya

לְבִיבָה – Leviva

Levivot, cibo tradizionale di Hanukkah
Levivot
Sufganiyot, cibo tradizionale di Hanukkah
Sufganiyot

Per i più piccoli si gioca con delle trottole. Le trottole hanno 4 facce, ognuna recante una lettera dell’alfabeto ebraico:

נ, ג, ה, ש  oppure  נ, ג, ה, פ

L’ultima lettera dipende dal posto in cui ci troviamo. Cosa significano le lettere? E’ un acronimo per la frase in ebraico:

נֵס גָּדוֹל הָיָה פֹּה

“Nes Gadol Haya Po”, “Un grande miracolo accadde qui” se ci troviamo in Israele.

נֵס גָּדוֹל הָיָה שָׁם

“Nes Gadol Haya Sham” invece “Un grande miracolo accadde là”, se ci troviamo fuori dall’Israele.

Trottola per Hanukkah
Trottola

In conclusione, non resta che augurarvi una buona Hanukkah!

Corsoebraico.com è un importante mezzo di apprendimento dell'ebraico che offre corsi online on-demand, e materiali per l'apprendimento dell'ebraico.

!חַג שָׂמֵחַ (Hag Sameah!) – Buona festa!

Hanukkah
corsi di ebraico online

ALFABETO EBRAICO – COME SI LEGGE IN EBRAICO?

Imparare una nuova lingua vuol dire affrontare le nuove sfide e superarle. Quando si comincia ad imparare la lingua ebraica, una di queste sfide potrebbe essere lo studio di un nuovo alfabeto, l’alfabeto ebraico.

Hai cominciato ad imparare l’ebraico, ma ti trovi in difficoltà con il nuovo alfabeto da imparare? Stai considerare di fare un corso di ebraico online e vuoi cominciare già ora ad apprendere le basi per scrivere e leggere in ebraico? Stai studiando il Vecchio Testamento e vorresti leggerlo in lingua originale? In questo articolo troverai tutte le informazioni di base che riguardano l’alfabeto ebraico moderno ed antico.

l'alfabeto ebraico  - come si scrive in ebraico?

Cosa dovete assolutamente sapere prima di cominciare a studiare l’alfabeto ebraico?

Una delle prime cose da fare, quando si impara l’ebraico online o di persona, è imparare l’alfabeto ebraico. In ebraico si utilizza un alfabeto diverso da quello italiano. Ma come è fatto l’alfabeto ebraico?

L’alfabeto ebraico si chiama alef-bet, a causa delle prime due lettere di esso, Alef (Aleph) e Bet. Non è un caso che la parola ‘alef-bet’ suoni così simile all’ ‘alfabeto’ italiano. L’antico alfabeto ebraico aveva una stretta affinità con l’alfabeto fenicio, e gli antichi greci l’hanno utilizzato come base del loro alfabeto. Le prime due lettere dell’alfabeto ebraico e dell’antico alfabeto fenicio erano aleph e bet, che nell’antico alfabeto greco presero la forma di alfa e beta, nomi che alla fine diedero origine alla parola italiana ‘alfabeto’.

Infatti, molte lettere dell’alfabeto greco hanno nomi simili e si trovano nello stesso ordine (anche se non sempre assomigliano a quelle ebraiche): Alpha, Beta, Gamma, Delta … Zeta … Theta, Kappa, Lambda, Mu , Nu, Pi, Rho, Sigma, Tau.

A differenza della lingua italiana, in ebraico si scrive da destra a sinistra. Questa transizione all’inizio potrebbe essere strana, ma gli alunni del corso di ebraico si abituano molto rapidamente.

Ci sono 22 lettere di base nell’alfabeto ebraico e in più, cinque forme finali (per le lettere kaf, mem, nun, pei e tzadik), che sono presenti solo alla fine (il lato sinistro) di una parola.

Le lettere ebraiche hanno valori numerici. Il metodo di assegnare valori numerici alle lettere dell’alfabeto ebraico si chiama Ghimatria (o Gematria o Ghematria). La Ghimatria è anche un metodo per ricavare intuizioni mistiche e nuove interpretazioni dei testi sacri e ampiamente utilizzato nella cabbala. L’alfabeto ebraico è un sistema straordinariamente adattabile per trasmettere il pensiero. Inoltre, ispira ancora una calligrafia meravigliosa e c’è un intero folklore dedicato a spiegare il significato spirituale di ogni lettera.

Ci sono alcuni suoni che potrebbero essere nuovi da pronunciare per gli alunni italiani. Questi suoni provengono principalmente dalla parte posteriore della gola. Ma non ti preoccupare con un po’ di pratica della pronuncia ci si esercita e riuscirai a pronunciare tutte le lettere!

Tutte le lettere possono servire da consonanti, sebbene quattro lettere possano essere usate anche come vocali. Le vocali da utilizzare nella parola sono indicate da un sistema di segni che si chiama Nikud (o NikKud o Niqqud). Il Nikkud indica ai lettori quali vocali devono utilizzare.  

Esistono diversi stili di scrittura ebraica. La forma stampata dell’alfabeto ebraico, con le lettere quadrate classiche è nota come stampatello (Dfus) e viene utilizzata per libri, il Vecchio Testamento, giornali e segnali stradali. La forma corsiva (Chtav) è utilizzata per scrivere a mano e le lettere sono più rotonde delle lettere in stampatello. Tuttavia, sia i caratteri in stampatello sia in corsivo non sono collegati, come ad esempio succede in italiano. Tutte le lettere rimangono sempre separate.

L’alfabeto ebraico non è usato solo per l’ebraico. Altre lingue che sono scritte usando l’alfabeto ebraico includono l’ yiddish, il ladino e l’ aramaico.

stampatello - alfabeto ebraico

I primi passi per imparare l’alfabeto ebraico

Il primo passo per imparare l’ebraico richiede di memorizzare l’alfabeto in ordine. Dovrai anche imparare i nomi delle lettere ebraiche, come viene pronunciata ogni lettera. Se sei appassionato della Ghimatria potrai imparare anche il valore numerico delle lettere.

Ecco una tabella con il nome e la pronuncia di ogni lettera ebraica nell’alfabeto:

Alfabeto ebraico - corso di ebraico online

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Le vocali – cosa è il Nikud?

Come già accentato prima, per indicare che vocale dobbiamo utilizzare si usa il Nikud. Esso consiste in un sistema dei punti e trattini, messi sopra e sotto (e a volte a lato) della lettera alla quale dobbiamo aggiungere la vocale.

Il Nikud è usato principalmente nel Tanach ( il Vecchio Testamento), nel siddur (libro di preghiere), nei libri per i bambini e nei libri per lo studio della lingua ebraica. Tuttavia, nell’uso quotidiano delle lettere ebraiche, così come nei libri e giornali, il Nikud non viene utilizzato.

Gli israeliani e madrelingua in ebraico non utilizzano il Nikud, non ne hanno bisogno. Chi parla ebraico sa leggere le parole in base al contesto e al riconoscimento delle parole. Anche chi studia ebraico impara pian piano di riconoscere le parole e pronunciarle e leggere senza i puntini. Conoscendo le parole non c’è più bisogno delle indicazioni su come pronunciarle e si può imparare a leggere senza il Nikud.

Nikkud

Il Daghesh – il puntino dentro la lettera

Il Daghesh è il puntino che a volte compare all'interno di una lettera per ragioni grammaticali. Può apparire in quasi tutte le lettere in ebraico. Con la maggior parte delle lettere, il Daghesh non influisce in modo significativo sulla pronuncia della lettera. Nelle lettere Bet, Kaf e Pei, invece, il Daghesh indica che la lettera dovrebbe essere pronunciata con il suo suono duro (b, k, p) piuttosto che con il suo suono morbido (v, h, f). Ad esempio: Bet con un Daghesh si pronuncia Bet, invece senza il Daghesh diventa Vet; Kaf senza Daghesh si pronuncia Haf; Pei senza Daghesh si pronuncia Fei.

Alfabeto ebraico - Le lettere finali in ebraico

Cinque delle lettere ebraiche hanno forme finali. Vale a dire, quando una di queste lettere si trova alla fine di una parola, è scritta in modo diverso rispetto a quando appare all'inizio o nel mezzo di una parola. La modifica della forma di una lettera, tuttavia, non ne cambia la pronuncia o la traslitterazione. Le 5 forme finali sono elencate di seguito:

Forme finali delle lettere ebraiche

Le lettere gutturali

Quattro delle lettere ebraiche sono chiamate gutturali. Sono chiamati gutturali perché sono pronunciati nella parte posteriore della gola. Le consonanti gutturali sono ה, ע, א e ח.

La pronuncia delle lettere ebraiche Alef e Ayin

Alef א e Ayin ע sono muti, privi di qualsiasi valore fonetico. Quindi come dovresti pronunciarli quando si presentano con parole ebraiche?

Quando queste due consonanti si incontrano in una parola, nessuna delle due consonanti avrà un valore fonetico; verranno pronunciate solo le vocali assegnate. Ciò significa che se a una א o ע viene assegnata una vocale "a", verrà pronunciata solo quella vocale. A questo punto, quindi, è solo importante sapere che א e ע sono muti e solo le vocali loro assegnate avranno un valore fonetico.

Le lettere che sono facilmente confondibili

Per lo studente principiante, alcune coppie o gruppi di consonanti a volte possono assomigliarsi e confondersi. Probabilmente avrai anche notato che alcune lettere ebraiche possono suonare allo stesso modo.

Lettere che hanno un aspetto simile, ma non uguale!

  1. ב (Bet) - כ (Kaf)
  2. ה (Hei) - ח (Ḥet) - ת (Tav)
  3. שׂ (Sin) - שׁ (Shin)
  4. ם (Mem nella sua forma finale) - ס (Samek)
  5. ד (Dalet) - ר (Resh)
  6. ו (Vav) - ז (Zayin)
  7. ו (Vav) - ן (Nun nella sua forma finale)
  8. ך (Kaf nella sua forma finale) – ר (Resh)

Consonanti in ebraico che si pronunciano in modo uguale

  1. ט (Tet) - ת (Tav)
  2. כּ (Kaf) - ק (Kof)
  3. ס (Sameh) - שׂ (Sin)
  4. כ (Haf) - ח (Het)
  5. א (Alef) - ע (Ayin)

Cosa sono i numeri ebraici?

L'ebraico non ha un insieme separato di caratteri per rappresentare i numeri e si utilizzano i numeri come in Italia. Piuttosto, come già accennato prima, si utilizza la Ghimatria, un metodo dove  ogni lettera dell'alfabeto ebraico rappresenta un valore numerico. Questi valori possono essere usati come numeri, in modo simile al modo in cui i romani usavano alcune delle loro lettere (I, V, X, L, C, D, M) come numeri. Le consonanti da א a ט rappresentano i numeri 1–9. Le consonanti da י a צ rappresentano i numeri 10–90 (10, 20, 30, ecc.). E da ק a ת rappresentano i numeri 100, 200, 300 e 400.

Poiché ogni lettera dell'alfabeto ha un valore numerico, ogni parola ha anche un valore numerico. Il valore numerico di una parola è determinato sommando i valori di ogni lettera. L'ordine delle lettere all'interno della parola è irrilevante per il loro valore.

Per fare gli esercizi di Ghimatria, clicca qui.

Gematria - Ghimatria - Ghematria

DOVE POSSO IMPARARE L'ALFABETO EBRAICO?

Comprendere la lingua ebraica è un modo per riconnetterci alla cultura ebraica, ad Israele e al Vecchio Testamento. Una delle grandi cose dei nostri giorni ed età è che anche se non riesci a trovare una scuola che ti insegni la lingua ebraica moderna ed antica, i corsi online possono offrirti un'opportunità unica per imparare l'ebraico.

Se vuoi saperne di più sulla lingua ebraica moderna, puoi provare i  nostri corsi di ebraico online da corsoebraico.com.

Corsoebraico.com è un importante mezzo di apprendimento dell'ebraico che offre corsi online on-demand (al momento in aggiornamento), e materiali per l'apprendimento dell'ebraico.

alfabeto ebraico - corso di ebraico moderno online
10 motivi per fare un corso di ebraico online

10 MOTIVI PER FARE UN CORSO DI EBRAICO ONLINE

Il concetto dei corsi di lingua è cambiato radicalmente negli ultimi anni. Al giorno d’oggi, hai accesso a lezioni di qualità quando e dove vuoi, purché tu possa collegarti online. Essere fisicamente presenti in una classe non è più l’unica opzione per imparare una lingua, e ci sono tantissimi motivi per fare un corso di ebraico online.

corso di ebraico online


Guardando il mondo che sta cambiando velocemente intorno a noi, a volte è difficile accettare l’idea di lasciarsi alle spalle l’aula convenzionale e di affrontare la nuova era digitale. Potresti chiedere “ma un’istruzione online è equivalente ad un’istruzione in classe?” In tantissimi casi la risposta è “assolutamente sì!”.

Un corso online si è rilevato un metodo di apprendimento utile e valido per apprendere una nuova lingua. Questo metodo non è solo equivalente a quello tradizionale, ma ci sono anche delle buone prove che l’istruzione online presenta alcuni vantaggi significativi rispetto alle lezioni in classe. Alcuni di questi vantaggi potrebbero sorprenderti.

Continua a leggere per scoprire i 10 motivi per i quali è meglio fare un corso di ebraico online.

Cosa si intende quando si dice “ambiente di apprendimento online”?

Innanzitutto, vediamo insieme cosa è l’apprendimento online? L’apprendimento online è un’istruzione che si svolge su internet. Viene spesso definito “e-learning” ma anche con altri nomi. È il termine che descrive qualsiasi apprendimento che avviene a distanza e non in modo tradizionale in aula.

Tra i tanti vantaggi dell’apprendimento online, troverai che l’educazione virtuale ti permette di godere di un orario più flessibile, può ridurre il costo dei tuoi studi e può consentire di apprendere più facilmente l’ebraico.

Gli alunni preferiscono imparare l’ebraico online o in classe?

Mentre prima della pandemia la maggior parte delle lezioni di ebraico si svolgevano in classe, durante il periodo delle quarantene tanti hanno scoperto la possibilità di studiare online. Infatti, al momento in cui si poteva tornare in classe, tanti alunni hanno chiesto di continuare le lezioni di ebraico online. Il 90% degli studenti oggi pensa che l’apprendimento online sia uguale o migliore dell’esperienza tradizionale in classe. Ogni studente deve valutare la propria situazione e decidere in base alle proprie esigenze e obiettivi come imparare l’ebraico. In seguito quindi ci si chiede qual è il metodo migliore per studiare una lingua, e in particolare, l’ebraico?

Qual è il modo migliore per studiare l’ebraico?

Ci sono diversi metodi con i quali si può imparare l’ebraico, in classe o online. Certo, nonostante lo studio in classe ha i suoi vantaggi, non si può ignorare la comodità con la quale potresti partecipare ai corsi online. Ormai l’apprendimento online sta diventando l’approccio più utilizzato al raggiungimento degli obiettivi di studio della lingua ebraica, per una serie di motivi.

Indipendentemente se un ambiente educativo in aula renda difficile per te l’apprendimento o se ci siano ostacoli sulla tua strada, come un lavoro, le responsabilità familiari, o semplicemente non hai un corso di ebraico vicino la tua abitazione, un ambiente di apprendimento online può fornirti dei corsi che stai cercando e la flessibilità di cui hai bisogno per mantenere la tua routine quotidiana.

Scopri alcuni dei vantaggi di cui puoi beneficiare passando ad un ambiente di apprendimento online.

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Perché fare un corso di ebraico online è meglio che in classe?

1 – Dove studiare ebraico in Italia? Con i corsi online non sei più vincolato dalla geografia!

Stavi cercando un corso di ebraico a Roma, un corso di ebraico a Milano o a Torino? Vivi in un luogo che dista più di un’ora dal corso di ebraico più vicino? Il corso è troppo lontano per te, e perdi tantissimo tempo nel traffico solo per arrivare ogni volta a lezione? Vuoi seguire un corso di ebraico nella tua città, ma non ci sono abbastanza iscritti per aprire un corso in presenza? Da questo momento in poi tutti questi motivi non possono più essere la tua scusa per non imparare la lingua ebraica 😉

Un vantaggio importante di un corso online è che il corso è sempre accessibile. Gli enormi progressi nella tecnologia hanno reso i corsi di ebraico più vicini a te che mai. Con un computer e l’accesso ad Internet l’intero mondo della lingua ebraica può essere tuo, indipendentemente da dove vivi. Non è più necessario spostarsi da un luogo all’altro o seguire un programma rigido, l’istruzione online ti consente di studiare da qualsiasi parte del mondo. L’aula virtuale è disponibile ovunque.

corsi di ebraico online a casa

2 - È flessibile

Per molti alunni, il vantaggio principale dei corsi online riguarda la flessibilità di pianificazione delle loro giornate. Inoltre, alcuni programmi consentono ai richiedenti di iniziare un corso in una sola data all’anno, invece con i corsi on-dmend si può cominciare il corso in qualsiasi momento.

In un corso in aula, le lezioni saranno programmate ad un'ora specifica del giorno, in un posto specifico e il tuo programma sarà formato in base alla disponibilità delle lezioni. Se sei attualmente impiegato e i corsi non sono disponibili dopo l'orario di lavoro, può essere difficile seguire i corsi.

Quando frequenti un corso su una piattaforma online, ti consente una maggiore autonomia nel decidere il proprio programma. Ciò significa che puoi studiare quando è conveniente per te. Sarai in grado di accedere e completare il lavoro del corso, studiare e fare i compiti, il tutto in orari che possono adattarsi alla tua giornata, invece di riorganizzare il tuo programma per aggirare gli orari di lezione in classe.

Un corso online consente allo studente di impostare il proprio ritmo di apprendimento. Di conseguenza, l'utilizzo di una piattaforma educativa online consente un migliore equilibrio tra lavoro, impegni di famiglia e studio, quindi non è più necessario rinunciare a nulla. Non c'è più motivo di rinunciare ai tuoi impegni quotidiani per adattarti agli orari del corso.

3 – E’ più economico

I corsi di lingua possono essere costosi, ma seguire un corso  online può fornire agli alunni diversi modi per risparmiare. A differenza dei corsi in classe, l'istruzione online tende ad essere più conveniente.

In un corso svolto in presenza, bisogna considerare anche i costi del materiale didattico. I corsi virtuali spesso sfruttano le risorse virtuali, e il materiale è spesso disponibile gratuitamente. Questo si traduce in non avere spese per i libri di testo.

I costi dei corsi possono anche variare tra i programmi online e in presenza. Il costo dei corsi online può essere inferiore a quello di molti corsi in presenza.

L’altro risparmio si percepisce non dovendo fare il pendolare alla classe che può aiutarti a risparmiare sui costi di trasporto. Non solo risparmierai sul carburante e sulla manutenzione dell'auto, ma risparmierai anche sui costi del parcheggio.

Tra tutte queste fonti di risparmio, la riduzione dei costi può essere un enorme vantaggio delle lezioni online. In altre parole, l'investimento monetario è minore, ma i risultati possono essere migliori rispetto ad altre opzioni.

4 - Un'esperienza di apprendimento personalizzata - puoi imparare al tuo ritmo

Con l'apprendimento online, puoi stabilire tu stesso il tuo ritmo personale di studio. Questo può fornirti maggiori possibilità di imparare adeguatamente anche da autodidatta.

A differenza delle lezioni in classe nei quali dovrai prendere appunti velocemente durante le lezioni in modo da poter rivedere il materiale in un secondo momento, le lezioni online ti consentono di rivedere il materiale del corso tutte le volte che vuoi e nel momento in cui sei più concentrato. Le lezioni saranno sotto forma di video, che possono essere guardati, messi in pausa e rivisti secondo necessità in modo da poter essere sicuri di seguirli.

Spesso è possibile accedere a materiale molto vario come video, esercizi ed eBook online. Questo contenuto extra è disponibile in qualsiasi momento da qualsiasi luogo, il che ti offrirà un'esperienza di studio più dinamica e su misura.

Inoltre, questo metodo offre anche la posibilità di poter completare rapidamente il materiale delle lezioni che sono più facili per te, così puoi dedicare più tempo a concentrarti sulle lezioni che potresti trovare più difficili. Le lezioni online, quindi, ti offrono anche la flessibilità per le tue esigenze individuali.

5 - Un ambiente di apprendimento personalizzato più confortevole

Un metodo per facilitare l'apprendimento è essere in grado di studiare in un ambiente che sia confortevole per te.

Quando stai imparando a casa, puoi creare la tua atmosfera unica che è favorevole alle tue esigenze di studio. Se stai facendo un corso online, puoi scegliere di frequentarlo da casa, in un bar o in una biblioteca vicino  a casa tua.

Questo può eliminare le distrazioni, avere uno spazio di lavoro confortevole e avere gli strumenti necessari per lavorare a portata di mano senza dover portare un sacco di cose in classe.

Studiando in un ambiente che preferisci, con l'apprendimento autodidattico, il risultato può essere un'esperienza di apprendimento più personalizzata.

Un ambiente di apprendimento personalizzato più confortevole

6 – Avrai un accesso ripetuto ai materiali del corso e sarai in grado di accedere facilmente a qualsiasi documentazione necessaria

Laddove una lezione tradizionale ti mette alla prova sulle tue migliori capacità di prendere appunti, le presentazioni video possono essere guardate e rivisitate secondo necessità. Se uno studente non ha compreso del tutto alcuni dei contenuti trattati in una lezione video, può tornare indietro e riascoltarli. Gli studenti possono utilizzare i video delle lezioni come strumento supplementare per aiutarli a fare anche i compiti.

Un altro vantaggio aggiuntivo di studiare l'ebraico online è che tutta la documentazione necessaria per l'apprendimento sarà archiviata e facilmente accessibile. Tutte le comunicazioni e i materiali di formazione verranno archiviati sul sito del tuo corso per consentirti un accesso più semplice. Nel caso di un corso in classe, invece, l'acquisizione di queste informazioni richiederà la frequenza alle lezioni e la presa di appunti.

7 -  Feedback immediato

L'integrazione dei corsi con la tecnologia offre numerosi vantaggi. Invece di aspettare giorni o settimane dopo aver fatto gli esercizi e i compiti, spesso puoi ottenere un feedback immediato. In un ambiente di classe tradizionale, gli studenti potrebbero dover attendere una o due settimane per ricevere un feedback sui loro compiti. Ricevendo un feedback prima, gli studenti possono imparare più velocemente e apportare modifiche per compiti futuri.

8 - Acquisirai e migliorerai nuove abilità tecniche

L'apprendimento online non solo ti aiuterà a raggiungere il tuo obiettivo principale,di imparare l'ebraico, ma può anche aiutarti ad acquisire nuove competenze che saranno utili in altri contesti.

Svolgendo i tuoi studi online, sarai esposto ad una serie di strumenti di apprendimento digitale, e sistemi di gestione dei contenuti. Non ti preoccupare, sono dei sistemi digitali ud uso facilissimo, ma comunque forse sarà una nuova competenza imparata.

migliorare l'ebraico e le abilità tecniche

9 -  La gestione del tuo tempo con un corso di ebraico online

Mentre i vantaggi dell'apprendimento online includono la flessibilità di completare i compiti nel momento più conveniente per l'alunno, egli deve comunque gestire il proprio tempo con saggezza.

I corsi online insegnano agli alunni come gestire meglio il proprio tempo poiché l'alunno ha la responsabilità di impegnarsi con il corso invece di presentarsi semplicemente in classe in un giorno e un'ora assegnati. Di conseguenza, essi non solo acquisiscono conoscenze dai corsi, ma affinano anche le loro capacità di gestione del tempo.

In più ogni alunno decide per se stesso se ha bisogno di più tempo per afferrare un concetto, e può prendere questo tempo. Invece, le persone che vogliono lavorare più velocemente possono farlo. Quindi, studiare online ti insegna abilità di gestione del tempo, ti spinge ad accettare nuove responsabilità e ad avere maggiore autonomia.

Avrai anche più tempo libero!

Poiché la tua agenda non è dettata dalle lezioni, puoi dedicare più tempo a fare le cose che desideri. E non dover fare il pendolare significa anche risparmiare tempo perché non è necessario viaggiare da e per la classe.

traffico per andare a una lezione di ebraico in classe, meglio online!


Quel tempo extra può essere utilizzato in qualsiasi modo tu voglia, come concentrarti sulla tua carriera o passare del tempo con la tua famiglia. Tutto ciò di cui hai bisogno è un dispositivo digitale e una connessione a Internet e hai accesso agli strumenti necessari per imparare meglio l'ebraico.

10 - Otterrai una migliore automotivazione

Un'altra abilità che svilupperai durante il processo di apprendimento online è l'automotivazione. In un ambiente online, dovrai sviluppare adeguate capacità di gestione del tempo e mantenerti motivato a completare le attività e rimanere in pista in modo da poter completare il corso e raggiungere i tuoi obiettivi ed imparare l'ebraico.

Quindi è meglio fare un corso di ebraico online?

Gli insegnanti ormai sanno da tempo che persone diverse acquisiscono informazioni in modi diversi. Purtroppo i metodi educativi in vari corsi hanno faticato ad adattarsi a queste nozioni.

Se un ambiente educativo in una classe fisica ti rende difficile l'apprendimento o se ci sono ostacoli sulla tua strada, come un lavoro o responsabilità familiari, forse è il momento di considerare un corso online.

L'apprendimento in classe richiede che tu debba viaggiare in un luogo specifico per acquisire le conoscenze desiderate. L'apprendimento in classe può essere meno conveniente dell'apprendimento online e molti studenti oggi preferiscono l'apprendimento online per la facilità di accessibilità.

L'apprendimento online è un ambiente più autonomo e motivato, che ti fa affrontare più decisioni e sfide non solo per quanto riguarda il materiale di apprendimento, ma anche come dare forma alla tua giornata per ottenere il tempo studiare di cui hai bisogno.

Nei corsi online, gli alunni possono scegliere il momento più adatto per completare le letture e i compiti. Poiché i corsi sono online, i corsi possono essere completati ovunque ci sia una connessione a Internet.

Che tu stia cercando una maggiore flessibilità, acquisire le conoscenze della lingua ebraica o semplicemente essere in grado di apprendere con comodità nel tuo ambiente, un corso di ebraico online può fornirti l'opportunità che stai cercando e la flessibilità di cui hai bisogno per lavorare nella tua routine quotidiana.

Dove fare un corso di ebraico online?

Se sei alla ricerca di un corso di ebraico online, sei arrivato nel posto giusto! corsoebraico.com offre corsi di ebraico on-demand, con un'insegnante madrelingua e con esperienza pluriennale!

PURIM - LA FESTA E LE SUE PAROLE IN EBRAICO

PURIM – LA FESTA E LE SUE PAROLE

Purim – la festa e le sue parole

La storia della festività ebraica di Purim (in ebraico פורים, trad. Sorti) viene raccontata nella Meghilat Ester, il Libro di Ester. Il libro di Ester è l’ultimo delle Cinque Meghilot nella Bibbia ebraica.

Il libro di Ester – (Meghilat Ester) מְגִילַּת אֶסְתֵּר

Purim viene celebrato il 14 o il 15 del mese ebraico di Adar. Negli anni che si chiamano ‘Shana Meuberet’ (ovvero gli anni dove si aggiunge un mese in più) Purim viene festeggiato nel mese ebraico Adàr Bet, così da mantenere l’intervallo tra Purim e Pésach, di circa trenta giorni.  In tutte le città la festa si festeggia il 14 di Adar, ma a Gerusalemme e nelle città che avevano le mura all’epoca di Giosù Ben Nun, la festa cade il 15 di Adar.

La data del 13 del mese di Adar è un giorno di digiuno in memoria del digiuno fatto da Ester. Questo digiuno viene quindi chiamato “Digiuno di Ester” e dura dall’alba fino a dopo il tramonto di quel giorno.

Alba – (Zriha) זְרִיחָה

Tramonto – (Shki’a) שְׁקִיעָה

Il nome Purim proviene dalla parola “pur” (פוּר), che significa sorte.

Nel racconto della Meghillàth Ester si narra come Haman decretò lo sterminio degli ebrei fissandone la data per mezzo della sorte, e poi (attenzione spoiler!) si racconta del ribaltamento di un destino che sembrava inesorabile. Vediamo insieme la storia di Purim.

Purim

La storia di Purim

Il banchetto del re Assuero

Tanti anni fa a Susa (la capitale di Persia) governava il re di Persia, Assuero. Egli governava dall’India fino all’Etiopia, su centonovanta province.

Per festeggiare il terzo anniversario del suo regno, il re Assuero organizzò un banchetto della durata di sei mesi, a cui erano stati invitati le persone più importanti del regno.

Durante il banchetto Assuero obbligò sua moglie Vashtì a partecipare, e a presentarsi davanti agli invitati per far vedere a tutti la sua bellezza. In seguito al rifiuto della moglie di partecipare al banchetto fatto preparare dal re, egli la uccise.

Banchetto – (Mish’te) מִשְׁתֶּה

Assuero – (Ahashverosh) – אֲחַשְׁוְרֹאשׁ

Invitati – (Muzanim) מוּזְמָנִים

La nuova regina Ester

Assuero iniziò la ricerca di una nuova consorte. Vennero convocate le ragazze più belle da tutto il paese, per poter far scegliere al re Assuero la sua futura nuova moglie. Una delle ragazze portate al palazzo del re fu Ester, un’orfana ebrea, cresciuta con lo zio Mordechai. Mordechai consigliò Ester di non rivelare al re la sua appartenenza religiosa. Fra tutte le ragazze il re scelse e incoronò regina  Ester come nuova regina.

Bella – (Yafa) יָפָה

Moglie – (Isha) אִשָּׁה (anche ‘donna’)

Re – (Meleh) מֶלֶךְ

Regina – (Malcha) מַלְכָּה

Megilat Ester

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Il complotto per uccidere il re

Durante i cinque anni seguenti lo zio Mordechai si recava ogni giorno al palazzo del re per sapere come stesse la sua nipote Ester. Un giorno, sentì parlare due persone della corte del re, che si chiamavano Bigtan e Teresh; essi volevano avvelenare Assuero.

Mordechai venendolo a sapere, avvertì il Re, salvandogli la vita. I traditori Bigtan e Teresh  furono condannati a morte e il fatto venne registrato sui libri delle cronache di corte.

Palazzo del re – (Armon Ha meleh) אַרְמוֹן הַמֶּלֶךְ

Veleno – (Ra’al) רַעַל

Libro – (Sefer) סֵפֶר

Megilat Ester - libro di Ester
.

Haman diventa il consigliere del re

Assuero nominò Haman il consigliere del re. Haman comandò a tutta la gente del regno di inchinarsi davanti a lui, così tutti, alla sua vista dovettero inginocchiarsi in sua presenza. L’unico a non farlo fu Mordechai che rispettava il precetto di piegarsi solo di fronte al proprio D-o e non voleva inchinarsi davanti ad Haman.

Haman, infastidito  dal rifiuto di Mordechai di riconoscerne la sua superiorità, chiese ed ottenne dal re che tutti gli ebrei del regno fossero uccisi, in un giorno che sarebbe stato tirato a sorte (pur).

Il re accettò la proposta del Haman di uccidere tutti gli ebrei e fu così tirata a sorte la data del 13 di mese di Adar, in cui venne programmato da Haman di uccidere tutti gli ebrei e prendere i loro possedimenti.

Inchinarsi – (Lehishtahavot) לְהִשְׁתַּחֲווֹת

Piano, programma – (Tohnit) תּוֹכְנִית

Ester aiuta a salvare il suo popolo

Mordechai venuto a sapere del piano di Haman, si rivolse ad Ester perché intercedesse, le chiese di indurre il Re a ripensare questa decisione. Lei gli rispose che nessuno, se non chiamato, poteva recarsi dal Re, pena la morte. Mordechai le disse che forse per questo momento storico lei fu scelta di essere la regina, per salvare gli ebrei.

Ester, decisa a presentarsi comunque dal re, radunò tutti gli ebrei per un digiuno di 3 giorni, al termine del quale avrebbe incontrato il Re. Per i tre giorni seguenti Ester, Mordechai e tutto il popolo ebraico osservarono il digiuno.

Digiuno – (Tsom) צוֹם

Le orecchie di Haman

Il banchetto di Ester

Al termine dei tre giorni di digiuno, pur consapevole che presentarsi davanti al re senza essere stata chiamata equivalesse ad una condanna a morte, Ester lo fece.

Il re, accettò l’incontro, non la condonnò a morte e promise di fare quel che desiderava. La Regina chiese ad Assuero di offrire un banchetto e di invitarci anche Hamàn.

Giorno – (Yom) יוֹם

Invitare – (Lehazmin) לְהַזְמִין

L’inizio della ribalta

Zeresh, la moglie di Haman, propose di preparare un albero alto e di chiedere al re di impiccare Mordechai su quel albero.

Una notte Assuero non riuscì  a prendere sonno, stava a letto e leggeva nei libri delle cronache della corte. Egli lesse la parte dove era registrata la storia in cui Mordechai gli salvò la vita dal complotto dei traditori. Il re si accorse così di non aver mai ringraziato Mordechai e voleva ringraziarlo ancora per il fatto di avergli salvato la vita.

In quel momento, subito dopo la lettura, si presentò Haman al re per chiedere che Mordechai venisse impiccato sul’albero che aveva fatto allestire. Il re lo precedette e gli chiese, pensando a Mordechai, un consiglio su cosa si potesse fare per onorare un uomo. Haman, pensando che il re volesse onorarlo, rispose di vestire l’uomo con gli abiti della corte del re, di dargli un cavallo e di presentarlo a tutti con onore per le strade della capitale Susa. Ma subito al termine della risposta di Haman, Assuero gli ordinò di fare quanto appena detto in onore di Mordechai.

Albero – (Etz) עֵץ

Consiglio – (Etza) עֵצָה

Vita – (Haim) חַיִּים

Cavallo – (Sus) סוּס

Il capovolgersi degli eventi

Ester organizzò quindi il suo secondo banchetto in cui chiese la presenza di Haman. Lei chiese al re supplicandolo di salvare il suo popolo e lei stessa, in quanto ebrea, rivelando così la sua identità. Il re così interessato chiese chi fosse l’architetto di tale piano ed Ester indicò Haman. Assuero prese coscienza della situazione eliminando gli ordini crudeli di Haman e ribaltando così il destino degli ebrei. Haman fu impiccato allo stesso albero che aveva fatto preparare per Mordechai e invece Mordechai fu nominato il consigliere del re.

Salvare – (Lehazil) לְהַצִּיל

Ester Assuero e Haman

La festa di Purim

Dopo il giorno 13 del mese di Adar, il giorno stabilito per lo sterminio degli ebrei, essi festeggiarono la loro vittoria!

Il 13 di Adar si pratica il digiuno, in ricordo dei digiuno dalla regina Ester, durante il quale il popolo Ebraico fece penitenza per propiziare la propria salvezza.

I giorni del 14 e 15 sono i giorni in cui Mordechai istituì, con cadenza annuale, la commemorazione della salvezza degli ebrei dall'annientamento, e quindi la festa di Purim.

Mordechai stabilì le Mizvot che bisogna seguire in tutte le generazioni, ovvero: la lettura della Megilat Ester, fare un banchetto, mandare dei Mishloah Manot e fare dei regali l’un l’altro.

Ebrei – (Yehudim) יְהוּדִים

Mishloah Manot – מִשְׁלוֹחַ מָנוֹת

Come si festeggia Purim?

Purim è un giorno interamente dedicato all’allegria, si assiste alla lettura della Megilat Ester nel Tempio, si partecipa al banchetto dedicato alla festa, si mangia e si beve tanto in compagnia. Ci si maschera, è usanza travestirsi, anche durante la funzione al tempio, a ricordo del ribaltamento delle sorti, quando gli ebrei stavano per essere annientati e la sorte si capovolse. Purim, infatti, vuol dire ‘sorti’ in ebraico, ed è anche conosciuto come il Carnevale Ebraico.  Inoltre, si fanno doni a chi è meno fortunato, per renderlo partecipe della festa.

Mascherina – (Maseha) מַסֵּכָה

Festività – (Hag) חַג

Purim

Secondo la tradizione si regala agli amici e ai vicini dei Mishloah Manot, un sacchetto con dolci e dei piccoli e grandi regali. Si mangiano dei dolcetti tradizionali a forma di triangolo , chiamati ‘orecchie di Haman’,  dei biscotti di pasta frolla ripieni al centro di marmellata o altre conserve.

Orecchie di Haman – (Oznei Haman) אוֹזְנֵי הַמָּן

Triangolo – (Meshulash) מְשֻׁלָּשׁ

Oznei Haman, hamantaschen
Oznei Haman

La meghillat Ester deve essere letta sia la sera del 13 che la mattina del 14 di Adar, durante la lettura, è usanza fare molto rumore, utilizzando il Raashan, ogni qualvolta viene pronunciato il nome di Haman.

Raashan
Raashan

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!חַג שָׂמֵחַ

Purim

Tu Bishvat - la festa e le sue parole

TU BISHVAT – LA FESTA E LE SUE PAROLE

Il Tu Bishvat è una festa ebraica in cui si festeggia il Capodanno degli Alberi.

Il nome Tu Bishvat significa semplicemente il 15 del mese di Shvat (o Shevat), la data in cui avviene questa festa. TU (ט”ו), che è il numero quindici nella Ghimatria; “be” – בּ – significa “in” in ebraico; Shvat – è il mese Shvat del calendario ebraico, che cade a gennaio o a febbraio nel calendario gregoriano.

TU BISHVAT-  טוּ בִּשְׁבָט

CAPODANNO DEGLI ALBERI – רֹאשׁ הַשָּׁנָה לָאִילָנוֹת

Il 15 del mese di Shvat celebra il momento in cui in Israele, dopo il periodo invernale, spuntano le prime gemme sugli alberi e la frutta comincia a maturare. Questo indica l’arrivo della primavera e l’inizio di un nuovo ciclo di vita della natura.

Albero – Ez – עֵץ

Capodanno – Rosh Ha Shana – רֹאשׁ הַשָּׁנָה

Frutta – Perot – פֵּרוֹת

Tu Bishvat, l'arrivo della primavera

Tu Bishvat proviene dalla Mishna (l’insieme della Torah orale e il suo studio) dove è indicato come il Capodanno degli alberi. Non è una festa stabilita nella Torah scritta, come Pesach, Shavu’ot e Sukkot; e non è come le feste di Hanukkah e di Purim, le due feste principali nell’ebraismo, la cui fonte non è dalla Torah. La celebrazione di Tu Bishvat è legata alla tradizione.

Festa – Hag – חַג

Pesach – פֶּסַח

Shavu’òt – שָׁבוּעוֹת

Succòt – סוּכּוֹת

Hanukkah – חֲנֻכָּה

Purim – פּוּרִים

L’origine di Tu Bishvat

Il calendario ebraico si fonda sul ciclo della natura. Secondo le leggi della Bibbia l’andamento degli anni è diviso in cicli di sette anni, il settimo anno è l’anno sabatico.

Nell’antica società in Israele ogni anno i contadini dovevano prelevare una decima del raccolto agricolo. Le decime sono la quota del raccolto agricolo che cresce nella Terra d’Israele. La destinazione delle decime veniva decisa secondo il ciclo dei sette anni del calendario ebraico; essa veniva versata ai sacerdoti, ai Leviti e ai poveri, così come comandato nella Torah e nella letteratura Halachica.

Tu Bishvat, la raccolta della decima

La decima era calcolata sui frutti delle piante; nell’ anno sabatico i prodotti della terra non venivano raccolti e la terra veniva fatta riposare. Inoltre, nell’anno sabatico non si prendeva una decima e tutti i frutti cresciuti in quell’anno non avevano un proprietario e qualsiasi persona poteva prenderli.

Era quindi molto importante stabilire quando cominciava il nuovo anno della produzione agricola e a quale anno appartenesse un certo prodotto. Tu Bishvat è una data utilizzata per segnare l’età di un frutto ai fini del raccolto delle decime.

Calendario – Luah Shana – לוּחַ שָׁנָה

Natura – Teva – טֶבַע

Anno – Shana – שָׁנָה

Come si calcola l’età di un frutto?

E’ stato stabilito che ogni frutto nato prima del Tu Bishvat (il 15 di mese di Shvat) apparteneva all’anno precedente; invece la frutta che nasce e matura dopo la data di 15 del mese di Shvat apparteneva all’anno nuovo. Perciò il 15 di Shvat simboleggiava il passaggio da un anno a quello successivo e quindi anche la data dell’inizio dell’antico nuovo anno fiscale.

Perché la data di Tu Bishvat?

Nella zona di Israele, e in particolare a Gerusalemme, la stagione di pioggia comincia intorno alla festa di Sukkot (che cade tra settembre ed ottobre). Ci vogliono approssimativamente quattro mesi di pioggia per saturare il suolo e nutrire gli alberi per produrre frutti. Questi quattro mesi sono il periodo che passa tra Sukkot (il 15 del mese di Tishrei) e Tu Bishvat (il 15 del mese di Shvat).

Pioggia in Israele

Tutta la frutta che è nata prima della data di Tu Bishvat è il prodotto della pioggia dell’anno precedente e si prende la decima dal prodotto dell’anno scorso.

Mese – Hodesh – חוֹדֶשׁ

Pioggia – Geshem – גֶּשֶׁם

Goccia – Tipa –  טִיפָּה

Grandine – Barad - בָּרָד

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Le tradizioni di Tu Bishvat

Il momento più significativo, come in tante altre feste ebraiche, avviene durante la cena seduti a tavola, dove si celebra questa occasione.

Cena – Aruhat Erev – אֲרוּחַת עֶרֶב

Seder – סֵדֶר

Seder di Tu Bishvat

La sera di Tu Bishvat si consuma una cena, il Seder di Tu Bishvat. Seder significa “ordine”. Il Seder del capodanno degli alberi è pieno di simboli ed i cibi hanno un valore simbolico e vengono consumati secondo un ordine stabilito e specifico. E’ un rituale che collega i partecipanti alla terra ed al giorno d’oggi trasmette anche un messaggio per l’ambiente.

A Tu Bishvàt si usa mangiare frutta di tipi diversi. In particolare si mangiano i frutti delle sette specie della terra d'Israele. Questi vengono elencati nel Deuteronomio e sono il grano e l'orzo, l'uva, i fichi, le melagrane, le olive e i datteri. Inoltre, si mangiano anche pistacchi, noci, agrumi e poi ogni altro tipo di frutto dell’albero e in particolare le mandorle. Le mandorle, e in particolare il mandorlo, hanno un significato particolare a Tu Bishvat, dato che in Israele è uno dei primi alberi a fiorire a gennaio- febbraio, in coincidenza con questa festa. Ad oggi, al tavolo del Seder di Tu Bishvat si trova della frutta fresca, frutta secca e altre pietanze.

Il mandorlo, Tu Bishvat

Mandorlo – Shkediya - שְׁקֵדִיָּה

L’uva – Anavim – עֲנָבִים

Uvetta – Tsimukim – צִמּוּקִים

Olive – Zeitim – זֵיתִים

Datteri – Tmarim - תְּמָרִים

Durante il Seder si mangia in successione, con un ordine prestabilito, questa frutta. Quando si mangia la frutta, prima si recita la benedizione. Inoltre, durante il Seder avviene la lettura e il commento dei brani biblici.

Ulteriormente, durante il Seder si bevono quattro bicchieri di vino, lo stesso numero dei bicchieri di vino che si bevono durante il Seder di Pesah. A Tu Bishvat il primo bicchiere è tutto di vino bianco; il secondo di vino bianco misto a un po’ di vino rosso; il terzo metà vino bianco e metà vino rosso e il quarto tutto di vino rosso.

Quattro bicchieri di vino a Tu Bishvat

La ricchezza di simboli che questo giorno propone si trasmette anche nei bicchieri di vino. I quattro bicchieri di vino, bianco e rosso, hanno diversi significati. Uno dei significati è che i bicchieri rappresentano l’avvento della primavera sull’inverno. Il vino bianco simbolizza l’inverno, il vino bianco misto al rosso simbolizza il segno dell’arrivo della primavera; il vino rosso simbolizza la primavera.

Dall'inverno alla primavera a Tu Bishvat

Vino – Ya’in - יַיִן

Rosso – Adom - אָדֹם

Bianco – Lavan - לָבָן

Inverno – Horef - חוֹרֶף

Primavera – Aviv - אָבִיב

Tu Bishvat e il messaggio ambientale

La festa di Tu bishvat festeggia il legame tra la natura e l’uomo. Tu Bishvat è una festa allegra, che divenne anche il simbolo del legame tra il popolo ebraico e la Terra d’Israele e la ricostruzione della Terra. In questo giorno si festeggia e si ricorda il rispetto dei cicli della natura e l’attaccamento alla terra.

Terra – Adama – אֲדָמָה

Uomo – Adam - אָדָם

Legame alla terra e alla natura a Tu Bishvat

Tu Bishevat è celebrato come un giorno di consapevolezza ambientale ed è un'opportunità per sensibilizzare e prendersi cura dell'ambiente celebrando la natura. È anche un giorno per concentrarsi sulla sensibilità del tema e della tradizione ebraica piantando alberi.

Tu Bishvat e l'ambiente

Attualmente in Israele si festeggia con una bellissima tradizione, di piantare nuovi alberi. La piantagione di alberi avviene come testimonianza del legame alla terra. Inoltre, piantare alberi nell’ebraismo è ritenuto essere un atto molto importante.

Per educare a questi valori e alla conservazione e la cura dell’ecosistema, si insegna ai bambini il rispetto della natura. Le scuole organizzano cerimonie per celebrare la festa e sottolineare l’importanza della natura nelle nostre vite.

Piantare alberi a Tu Bishvat

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Buona festa! Auguri! – Hag Sameah - חַג שָׂמֵחַ

Come imparare l'ebraico da autodidatta?

COME IMPARARE L’EBRAICO DA AUTODIDATTA?

Se sei tra coloro che hanno iniziato a studiare l’ebraico da soli, forse ti starai chiedendo se è davvero possibile imparare l’ebraico da autodidatta e riuscire ad impararlo bene davvero?

E’ possibile imparare l’ebraico da autodidatta?

Il sogno di imparare una lingua da autodidatta, facendo delle lezioni con comodità da casa, proseguendo al tuo ritmo e in base ai tuoi impegni, è molto comune tra chi inizia lo studio di una lingua. In questo articolo vedremo metodi e consigli per imparare l’ebraico da soli.

Innanzitutto rispondiamo alla domanda: imparare l’ebraico da autodidatta è possibile? La risposta è: sì!

Si, imparare l'ebraico da autodidatta e' possibile

Studiare l’ebraico da soli non è un’impresa impossibile, al contrario. In realtà è molto più facile di quello che pensi. Si tratta, semplicemente, di trovare il metodo migliore per studiare che sarà il metodo che meglio si adatta a te.

Vediamo quali sono i punti importanti. Qui troverai alcuni consigli davvero utili su come imparare l’ebraico da autodidatta, fino alla totale padronanza, e su come farlo in modo rapido e piacevole.

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La guida completa di come imparare l’ebraico da autodidatta

1. Fissa degli obiettivi per lo studio dell’ebraico

Quando si tratta di imparare l’ebraico si tratta di un processo. E’ importante quindi fissare fin da subito degli obiettivi chiari e raggiungibili.

Alcune domande che puoi porti sono: da che livello parti? Che livello vuoi raggiungere? In quanto tempo? Un’altra domanda potrebbe essere: quanto tempo hai a disposizione per studiare? Per esempio, puoi decidere che vorresti aumentare il tuo vocabolario di un tot di parole in un determinato tempo.

Fissare degli obiettivi

Pensa a come puoi integrare questi obiettivi nella tua routine. Io consiglio di studiare intorno ai 20-30 minuti tutti i giorni, o almeno con un programma regolare. Devi definire il tempo che intendi dedicare al tuo studio ogni giorno (secondo i tuoi impegni) e rispettare questa tua decisione secondo i tempi da te prestabiliti.

Routine, imparare ebraico da autodidatta

L’importante è che sia sostenibile nel lungo termine e che tu riesca a mantenere il ritmo. La costanza è la chiave dell’apprendimento.

Studiare in modo costante (anche se poco tempo a volta) ti permette di allenare costantemente la lingua e memorizzarla più in fretta.

2. Identifica quale sia il metodo di studio che fa per te da autodidatta

Non tutti imparano allo stesso modo. Una volta che hai iniziato a studiare l’ebraico da solo, ti renderai conto di quali siano le attività da cui trai maggiore beneficio.

Ci sono persone che apprendono più facilmente ascoltando i film o le canzoni in ebraico e imparando le parole che sentono. Altri preferiscono delle conversazioni in ebraico, esercizi, lettura e tant’altro.

Per imparare l’ebraico da autodidatta, identifica quale sia il metodo di studio o la combinazione di metodi che funziona meglio per te. Prova a sperimentate i vari metodi e prova a dedicarti ad attività che ti piacciono di più.

Bisogna essere curiosi e pratici. L’importante è cimentarsi costantemente alla lingua e praticarla.

Metodo di studio per imparare ebraico da autodidatta

3. Lavora su tutti gli aspetti della lingua per imparare l’ebraico

Studiare l’ebraico non equivale solo a mettersi per ore davanti a un testo di grammatica e imparare parole e regole a memoria. Non potrai mai conoscere veramente la lingua ebraica se focalizzi il tuo studio esclusivamente sulla grammatica.

Ci sono altri aspetti che compongono la lingua ebraica e che sono ugualmente importanti. Quindi non pensare a mezz’ora di ripetitivi e noiosi esercizi grammaticali. I libri di grammatica sono una risorsa preziosa, ma vanno utilizzati come testi di riferimento per chiarire i dubbi che incontri mentre impari la lingua ebraica.

Imparare la lingua ebraica da autodidatta

L’ebraico si impara ascoltando, parlando, leggendo e scrivendo. Bisogna sempre cercare di integrare queste attività nella tua quotidianità, così che diventino parte della tua routine.

א) L’ascolto

Nel XXI secolo, grazie ad internet, le fonti sono praticamente infinite. Hai accesso a tantissime risorse, canzoni in ebraico (impara le parole e puoi cantare le tue canzoni preferite in ebraico); puoi ascoltare la radio trasmessa in Israele, audiolibri e podcast israeliani. Puoi guardare la televisione, film e serie TV che trovi facilmente in streaming (per i più coraggiosi vi consiglio mettere i sottotitoli sempre in ebraico).

Imparerai nuove parole e frasi mentre eserciterai le tue capacità di comprensione, facendo qualcosa che ti piace! Basta scegliere in base ai tuoi interessi per rendere lo studio più piacevole.

L'ascolto

Non preoccuparti se non capisci ogni singola parola fin da subito, lo scopo è di abituarsi al suono dell’ebraico e quando verrà il momento di parlare, questo renderà tutto più semplice.

ascoltare e parlare ebraico

ב) Il parlato

Parlare è probabilmente la competenza più difficile da sviluppare, perciò cerca di parlare fin da subito.

Parla da solo, funziona, sul serio. Quando cominci a studiare ebraico parlare in ebraico ti aiuta a fare dei grandi progressi. Puoi cominciare ripetendo a te stesso parole e frasi che hai sentito prima e provando a riformulare frasi sentite parlando a te stesso ad alta voce.

Parlare in ebraico

Quando parli, non pensare troppo alla grammatica, la grammatica è importante, ma quando provi a parlare in ebraico concentrati piuttosto sul riuscire a comunicare il tuo messaggio nel miglior modo possibile. Se non ti viene una parola, cerca di trovare un sinonimo o un modo alternativo per esprimerti.

E’ meglio esercitarsi il più possibile utilizzando l'ebraico nelle conversazioni. Una buona idea è incontrare altre persone che stanno imparando anche loro l’ebraico oppure con praticarlo con persone madrelingua. Se ti senti a disagio parlando ebraico con altre persone, prova a dire fin da subito che stai imparando e che sei ancora alle prime armi. La persona dall'altra parte capirà la situazione e ti sentirai meno sotto pressione.

Conversazione in ebraico

Un vantaggio sarebbe praticare con qualcuno che ha un livello di ebraico più avanzato del tuo. In questo modo potrebbe correggere i tuoi errori e tu potresti imparare delle nuove parole e nuove espressioni. Inoltre, è un buon metodo per allenare la tua pronuncia e  mettere in pratica fin da subito quello che hai appreso studiando.

ג) La lettura

La lettura ha un ruolo importante nell'apprendimento e nella comprensione dell’ebraico.

Leggere, a mente o, ancora meglio, ad alta voce, ti permette di studiare la lingua ebraica molto meglio. Si impara a riconoscere quelle strutture grammaticali studiate nella teoria, oltre a nuovi vocaboli e le espressioni colloquiali. Io raccomando sempre di rileggere lo stesso testo diverse volte, cosi ci si allena e le parole e le frasi rimangono nella memoria più facilmente.

Leggere in Ebraico

Leggere in ebraico ti aiuterà a vedere la grammatica al di fuori degli esercizi e delle spiegazioni teoriche e ti permetterà di ampliare il tuo lessico. In più se leggi ad alta voce, questo aiuterà a migliorare la tua pronuncia.

Ovviamente è importante scegliere testi che siano adatti al tuo livello e che sono di tuo interesse. Bisogna imparare gradualmente, cominciando dalle pagine di un libro di facile comprensione per fare i primi passi.

Leggere in Ebraico

Ti consiglio di iniziare a leggere qualcosa che ti è familiare. Quando sei già a livelli più avanzati, se hai un romanzo che hai già letto in italiano e ti piace, potrai leggerlo in ebraico! Fidati, leggere qualcosa di familiare è molto più facile che leggere un testo completamente nuovo. Un altro modo efficace e divertente per imparare l'ebraico da solo è leggere gli articoli dei giornali in ebraico.

ד) La scrittura

La scrittura è il momento in cui puoi esercitare tutto quello che avevi studiato e, a differenza di quando parli, hai anche il tempo per ragionarci su con calma.

Scrivere in Ebraico

Cerca di dedicarti alla scrittura in ebraico almeno una volta a settimana, scrivendo almeno qualche riga. Se hai dei dubbi, puoi verificare la grammatica e il vocabolario.

Puoi scrivere di quello che fai nella vita, dei tuoi hobby, di quello che fai durante la settimana o nei weekend. Puoi semplicemente descrivere un film che avevi visto durante il weekend o anche scrivere la tua lista della spesa in ebraico.

Una ragazza che scrive in ebraico

Inoltre, ti consiglio di scrivere un elenco di parole che hai imparato ogni giorno. Non deve essere un elenco con ordine a caso. Impara le parole nel contesto.

Hai ascoltato una canzone e hai imparato il suo testo? Scrivi alcune parole principali del testo nel ordine in cui le hai viste dentro il testo della canzone. Hai imparato delle parole che sono legate al vestiario? Scrivi le parole principali nell’ordine in cui le hai imparate.

Cerca di scegliere parole che ti servono davvero, quelle più semplici e più comuni. Limita lo studio a poche parole al giorno, per riuscire a ricordarle meglio.

4. Immergiti nella lingua ebraica

Impara l'ebraico da solo in qualsiasi situazione. La verità è che puoi imparare l'ebraico in qualsiasi momento e che ci sono tante opportunità per vivere l’ebraico.

Per fortuna, oggi, grazie alla tecnologia, sei in grado di avere sempre qualcosa da leggere/ascoltare in lingua ebraica, senza vivere in Israele.

Ascoltare Ebraico quotidianamente

La strategia che ho visto funzionare di più è quella di immergersi completamente nella lingua ebraica, sfruttando tutti gli strumenti a tua disposizione. Fai qualsiasi cosa per entrare in contatto con la lingua il più frequentemente e a lungo possibile.

Per esempio, quando ordini qualcosa online, cerca di leggere la descrizione del prodotto in ebraico, dove possibile. Stai digitando un numero di telefono? Componilo ripetendo mentalmente le cifre in ebraico. Stai facendo l’elenco della spesa? Scrivila in ebraico. Sei un appassionato di sport? Segui una partita di qualche sport con telecronisti Israeliani. Guarda i tuoi cartoni animati preferiti in ebraico.

Puoi facilmente leggere il giornale su internet o ascoltare la radio in ebraico e guardare il telegiornale e i canali televisivi Israeliani su internet. Si può fare tutto questo anche semplicemente dal telefonino. Sfrutta materiale in ebraico, come film e romanzi. Poni libri e riviste in ebraico a portata di mano dalla tua scrivania o il letto, così tra un momento e l’altro potrai praticare l’ebraico.

Vivi la lingua e assorbila pian piano nella tua quotidianità. E’ importante che l’ebraico ti circondi ogni giorno, tutti i giorni. Anche mentre lavori o fai altre cose, un sottofondo di ebraico è utile per il tuo apprendimento.

Socializzare in Ebraico - imparare l'ebraico insieme

Ti consiglio di frequentare contesti sociali dove puoi circondarti di persone che parlano ebraico. La cosa migliore da fare è vedersi con delle persone che parlano ebraico o che lo stanno imparando ed esprimersi solo in ebraico!

Trascorrere del tempo in un luogo in cui la lingua parlata principale è l'ebraico è il modo migliore per imparare la lingua, in questo modo sarai costretto a usare la lingua in varie situazioni.

Essere in un luogo in cui la lingua parlata è l'ebraico ti farà usare la lingua e la assorbirai di più, migliorerai le tue abilità e diventerai più sicuro del tuo ebraico parlato. Se sei stanco dal mondo online e vuoi immergerti davvero nella lingua ebraica, il posto migliore per farlo è ovviamente andare in Israele.

5. Pensa in ebraico

Per esprimerti in ebraico prova a costruire la frase direttamente in ebraico, senza tradurre la frase dall’italiano. Non tutte le parole italiane corrispondono alle parole in ebraico e non tutti i modi di dire e le espressioni sono simili in tutte e due le lingue. Sarà un buon allenamento con risultati evidenti in poco tempo.

Pensare in Ebraico - imparare l'ebraico da autodidatta

6. Divertiti

Forse questo è il consiglio più importante!

Il modo migliore per imparare la lingua ebraica è impararla in un contesto interessante. Le parole più necessarie sono le più interessanti e le parole più interessanti sono quelle che rimarranno a lungo termine nella memoria. Guarda i tuoi programmi TV e i tuoi film preferiti in ebraico. Fai tutto quello che ti piace il più possibile in ebraico.

Se ti stai divertendo, avrai un apprendimento migliore della lingua migliorando ogni giorno di più la conoscenza dell’ebraico.

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Imparare l'ebraico da autodidatta

Buono studio!

VISITARE ISRAELE - I Posti Più Belli

VISITARE ISRAELE – I Posti Più Belli

Nonostante sia un paese abbastanza piccolo, Israele ha tantissimo da offrire ai visitatori. Qui vediamo insieme i posti più belli da vedere quando vai a visitare Israele e le parole che ti serviranno per il tuo voagio.

VISITARE ISRAELE: I POSTI PIÙ BELLI DA VEDERE E LE PAROLE PER IL TUO VIAGGIO

Come noto, in Israele si trovano alcuni dei luoghi religiosi più famosi al mondo; il paese è spesso riconosciuto come meta di pellegrinaggio. Dopo tutto, è qui che si dice che siano accaduti alcuni degli eventi principali per la gente di fede ebraica, cristiana e musulmana. Tuttavia, quando si parla di visistare Israele non si tratta solo di siti religiosi. A parte i siti religiosi, ci sono tantissime altre cose da fare in Israele. Dal deserto al mare, in Israele non ci si annoia mai.

Israele è ricca di siti archeologici risalenti a migliaia di anni fa, di rovine romane, castelli dei crociati, ville ottomane ed edifici Bauhaus. In Israele puoi trovare una vita notturna vivace e una scena gastronomica di livello mondiale, spiagge sabbiose, il mar morto (una bizzarra meraviglia naturale dove galleggi facilmente), un mix di culture e il panorama del deserto incontaminato. 

Visitare Israele, deserto

Per aiutarti a cominciare a pianificare il tuo viaggio, ti presento la lista dei posti assolutamente da visitare quando sei in Israele. Ci sono dei siti religiosi e dei siti storici e paesaggi naturali mozzafiato.

In più troverai nell’articolo le parole e le frasi in ebraico più importanti da sapere durante il tuo bellissimo viaggio!

VISITARE ISRAELE – I posti da vedere in Israele

1. GERUSALEMME – (Yerushalaim) יְרוּשָׁלַיִם

Gerusalemme, Israele
Gerusalemme

La capitale di Israele, Gerusalemme è sicuramente la prima città che viene in mente quando si parla della Terra Santa ed è uno dei posti più importanti da vedere in Israele. Con una storia che risale a più di 3000 anni, Gerusalemme è una delle città più antiche, più belle ed affascinanti al mondo. E’ una città di ineguagliabile significato religioso e storico, considerata una “città santa” per le tre grandi religioni monoteistiche. Gerusalemme riunisce etnie, religioni e culture ed è un vero e proprio museo a cielo aperto.

Una passeggiata a Gerusalemme è un viaggio nella storia. La città Vecchia di Gerusalemme è divisa in quattro quartieri: Ebraico, Cristiano, Armeno e Musulmano.

Qui potresti percorrere la Via Crucis, sulle orme dei passi di Gesù; andare al Muro del Pianto, il luogo più sacro per la religione Ebraica, dove puoi lasciare un bigliettino con un tuo desiderio. Potrai visitare la Basilica del Santo Sepolcro, il luogo più sacro del mondo per i cristiani, vedere la Cupola della Roccia, visitare il Monte degli Ulivi, dove troverai anche il Giardino del Getsemani. Potrai vedere la città di Davide (il sito originale di Gerusalemme) e la Torre di Davide.

Gerusalemme è una città che fonde perfettamente il vecchio e il nuovo. Fuori dalla città vecchia, ti aspetta una metropoli moderna con musei di livello mondiale: il Museo d’Israele, il Museo della Memoria dell’Olocausto (Yad Vashem). Il colorato mercato di Mahane Yehuda è un’intricata rete di vicoli e bancarelle piene di pita, falafel, halva e altro. Di notte il posto si riempie dei visitatori dei bar, dei ristoranti e delle caffetterie locali.

Il Muro del Pianto, Gerusalemme
Il Muro del Pianto, Gerusalemme

La città Vecchia – (Ha Ir Ha Atika) הָעִיר הָעַתִּיקָה

Muro del Pianto – (Ha Kotel) הַכֹּתֶל

Monte degli Ulivi – (Har Ha Zeitim) הַר הַזֵּיתִים

La città di Davide – (Ir David) עִיר דָּוִד

Torre di Davide – (Migdal David) מִגְדַּל דָּוִד

Città – (Ir) עִיר

Museo – (Muzeon) מוּזֵאוֹן

Mercato – (Shuk) שׁוּק

Citta' Vecchia, La torre di Davide, Gerusalemme
Citta’ Vecchia, La torre di Davide, Gerusalemme

2. MAR MORTO E MASADA – (Yam Ha Melah, Mezada) יָם הַמֶּלַח וּמְצָדָה

Mar Morto, Israele
Mar Morto, Israele

 Situato a 430 metri sotto il livello del mare, il posto più basso al mondo, il Mar Morto, è una vera meraviglia naturalistica e uno dei posti più famosi da visitare in Israele.

I suoi paesaggi affascinano qualsiasi viaggiatore. Ha un contenuto di sale molto elevato, dieci volte quello nell’oceano, rendendolo un ambiente in cui la vita è impossibile. Da qui deriva il nome del posto, anche se in ebraico si chiama semplicemente “Yam Ha Melah”, il mare di sale. Allo stesso tempo l’acqua salatissima fa sì che i bagnanti galleggiano sulla superficie dell’acqua senza nessun sforzo.

Ragazze che leggono il giornale galleggiando sul Mar Morto, Israele
Ragazze che leggono il giornale galleggiando sul Mar Morto, Israele

Quando sei lì, prenditi cura del corpo spalmandoti il famoso fango del Mar Morto, e trascorri una giornata galleggiando nel mare salato all’insegna del totale relax. L’acqua e il fango del mar morto hanno dei benefici dal punto di vista medico ed inoltre i minerali e il sale del Mar Morto sono utilizzati ormai da miglia di anni per la preparazione di cosmetici.

Il fango del Mar Morto
Il fango del Mar Morto
Sale, Mar Morto, Israele
Sale, Mar Morto, Israele

Vicino al Mar Morto si possono trovare diversi posti bellissimi, tra cui Ein Gedi e la famosa Masada.

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Masada- (Mezada) מְצָדָה - Visitare Israele

E’ una fortezza costruita da Erode il Grande, in cima ad un monte con vista sul Mar Morto.  

Masada, Israele
Masada. Israele

Masada è un’attrazione culturale ed archeologica da non perdere durante il tuo viaggio in Israele. Oggi Masada è un simbolo dell’Israele antica e uno dei migliori esempi di fortificazioni romane. Il tempo migliore per visitare Masada è all’ alba con un panorama fantastico del Mar Morto che si ammira dalla montagna.

L'alba a Masada
L'alba a Masada

Mare – (Yam) יָם

Sale – (Melah) מֶלַח

Fango – (Bots) בֹּץ

Fortezza – (Mivzar) מִבְצָר

Alba – (Zriha) זְרִיחָה

3. TEL AVIV- JAFFA – (Tel Aviv- Yafo) תֵּל אָבִיב- יָפוֹ

Estesa lungo un'ampia spiaggia sabbiosa del Mediterraneo, Tel Aviv è la città che non si ferma mai. E’ una città vivace, nota per la sua vita notturna e l’ambiente giovanile e divertente.

Tel Aviv, Israele
Tel Aviv, Israele

Qui c’è di tutto, lungo le strade puoi trovare dei bar, enoteche e birrifici artigianali e discoteche. Puoi visitare gallerie d’arte e di design. La città è animata da musica dal vivo e da spettacoli tutto l’anno. La proposta culinaria è ricca ed innovativa, e mescola la cucina tradizionale israeliana con i gusti di tutto il mondo. In più puoi apprezzare lo “street art” e l’architettura in stile Bauhaus (patrimonio Unesco).

Le sue spiagge mediterranee sono tra le migliori al mondo e sono bellissime (soprattutto durante il tramonto).

Il mare a Tel Aviv
Il mare a Tel Aviv

Jaffa è la città antica a sud di Tel Aviv, che offre una tregua in stile antico dal trambusto moderno di Tel Aviv. Lì è situato il porto di Jaffa, il mercato delle pulci, un quartiere di artisti, ristoranti buonissimi, e da lì puoi ammirare uno skyline bellissimo della città di Tel Aviv.

Jaffa e skyline di Tel Aviv, Israele
Jaffa e skyline di Tel Aviv, Israele

 

Spiaggia – (Hof) חוֹף

Mar Mediterraneo – (Ha Yam Ha Tihon) הַיָּם הַתִּיכוֹן

Vita notturna – (Hayei Laila) חַיֵּי לַיְלָה

Notte - (Laila) לַיְלָה

Tramonto – (Shkia) שְׁקִיעָה

Porto – (Namal) נָמֵל

Mercato delle pulci – (Shuk Ha pishpeshim) שׁוּק הַפִּשְׁפְּשִׁים

Ristorante - (Mis’ada) מִסְעָדָה

4. LAGO DI TIBERIADE- MAR DI GALILEA – (Kineret) כִּנֶּרֶת

Il lago più grande d’acqua dolce di Israele, il posto dove Gesù camminò sull’acqua.

LAGO DI TIBERIADE
LAGO DI TIBERIADE

Oggi è un importante luogo di pellegrinaggio cristiano. E’ una delle principali fonti d'acqua di Israele e un luogo popolare per rilassarsi sulle sue spiagge, andare in bicicletta o camminare. Questo luogo è unico, incredibilmente bello e allo stesso tempo ricco di storia.

 LAGO DI TIBERIADE- MAR DI GALILEA
LAGO DI TIBERIADE- MAR DI GALILEA

 

Lago – (Agam) אֲגַם

Acqua – (Maim) מַיִם

Bicicletta – (Ofanayim) אוֹפַנַּיִם

5. NAZARET - (Nazrat) נָצְרַת

Oggi la città di Nazaret è un importante luogo di pellegrinaggio cristiano dove nella sua città vecchia si trova la Chiesa dell'Annunciazione, la più grande chiesa cattolica del Medio Oriente.

  La Chiesa dell'Annunciazione , Nazaret, Israele
La Chiesa dell'Annunciazione , Nazaret, Israele

Prenditi anche del tempo per passeggiare tra le strade pittoresche e visitare il colorato mercato locale.

Ci troverai dei mercati, siti biblici, grandi ville ottomane e piccoli bar per rinfrescarti.

Chiesa – (Knesiya) כְּנֵסִיָּה

Cristianesimo – (Natsrut) נַצְרוּת

Medio Oriente – (Ha Mizrah Ha Tihon) הַמִּזְרָח הַתִּיכוֹן

6. CRATERE RAMON – (Mahtesh Ramon) מַכְתֵּשׁ רָמוֹן

Il deserto del Negev copre la metà meridionale di Israele e si estende per oltre 13.000 chilometri quadrati, occupando il 55% dell'intero paese.

Il deserto di Negev, Israele
Il deserto di Negev, Israele

Il cratere Ramon (Mahtesh Ramon) è il più grande dei tre crateri trovati nel deserto del Negev. Circondato da montagne, il cratere è profondo più di 450 metri e lungo quasi 40 km. E’ un posto assolutamente meraviglioso che puoi osservare andando in bicicletta, in auto oppure per viaggiatori avventurosi, si può esplorare la bellezza del posto camminando intorno al cratere Ramon e attraverso la valle di Ein Avdat.

Il cratere Ramon
Il cratere Ramon

Deserto – (Midbar) מִדְבָּר

Sabbia – (Hol) חוֹל

Cratere – (Mahtesh) מַכְתֵּשׁ

7. CAESAREA – (Keisaria) קיסריה

Caesarea è stata costruita dal Erode il Grande in onore dell’imperatore romano Ottaviano Augusto. Il parco nazionale archeologico di Cesarea si trova sul mare e lì potrai ammirare la Porta dei Crociati, il Cardo e i resti della città, l’anfiteatro di Erode e l’ippodromo, che era in grado di ospitare circa centomila persone.

CAESAREA  DAVANTI AL MAR MEDITERRANEO
CAESAREA DAVANTI AL MAR MEDITERRANEO
Caesarea
Caesarea

In vicinanza del parco archeologico potrai passeggiare sulla bellissima spiaggia dove troverai i resti dell’acquedotto, che ai tempi dei romani portava l'acqua da sorgenti situate a quasi 16 km a nord-est e le convogliava sin dentro la città. 

L'acquedotto, spiaggia, Caesaria
L' acquedotto

Parco – (Park) פַּארְק

Mare – (Yam) יָם

Acquedotto – (Amat Maim) אַמַּת מַיִם

Vieni a scoprire con noi perché imparare la lingua ebraica è facile e divertente!

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Parole in ebraico per visitare Israele:

Salve – (Shalom)  שָׁלוֹם 

Scusi/a – (Sliha) סְלִיחָה

Quanto costa il biglietto? (Kama Ole Ha Kartis?) ? כַּמָּה עוֹלֶה הַכַּרְטִיס

Dove va questo treno/ Pullman? (Lean Ha Rakevet/ Ha Otobus Ha Ze Magia?) לְאָן הָרַכֶּבֶת / הָאוֹטוֹבּוּס הַזֶּה מַגִּיעַ  ?

Treno – (Rakevet) רַכֶּבֶת

Pullman – (Otobus) אוֹטוֹבּוּס

Fermata del Pullman – (Tahanat Otobus) תַּחֲנַת אוֹטוֹבּוּס

Taxi – (Monit) מוֹנִית!

Quanto costa (quasto)? – (Kama Ze Ole?) כַּמָּה זֶה עוֹלֶה?

Come si arriva a..? (Eih Magi'im Le..?) אֵיךְ מַגִּיעִים ל..?

Dove è il bagno? (Eifo Ha Sherutim?) ?אֵיפֹה הַשֵּׁרוּתִים

Aeroporto – (Sde Teufa) שְׂדֵה תְּעוּפָה

 Aereo – (Matos) מָטוֹס

Turisti al Mar Morto

Buon viaggio! – (Nessi'a tova) – נְסִיעָה טוֹבָה