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Sukkah

7 Fatti che Devi Conoscere sulla Sukkah

La Sukkah è una parte significativa della festa ebraica di Sukkot. Queste capanne temporanee hanno una storia ricca e un profondo significato spirituale. Vediamo insieme 7 fatti sulla Sukkah.

1. Una Tradizione Millennaria: La pratica di costruire e abitare in una Sukkah durante la festa di Sukkot ha origini antiche. Questa tradizione risale a migliaia di anni fa e ha radici storiche profonde nel passato ebraico.

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2. Simbolo di Umiltà: La Sukkah rappresenta un simbolo di umiltà. La sua struttura modesta e temporanea ci ricorda la fragilità della vita e la nostra costante dipendenza dalla protezione divina.

3. Materiali Naturali: La Sukkah deve essere costruita utilizzando materiali naturali, come rami, legno e foglie di palma. Questo richiamo alla natura enfatizza la connessione tra l’umanità e la natura.

4. Ospitalità e Condivisione: Durante Sukkot, è una tradizione invitare amici e familiari a condividere pasti e momenti di preghiera nella Sukkah. Questo atto simbolico promuove l’ospitalità e l’unità nella comunità.

5. Le Quattro Specie: Durante Sukkot, vengono utilizzate quattro specie di piante: il Lulav (ramo di palma), l’Etrog, il Mirto e il Salice. Questi rappresentano le diverse parti del popolo ebraico e l’importanza dell’unità nella diversità.

7 Fatti che Devi Conoscere sulla Sukkah - Sukkot e Sukkah - corso di ebraico

6. L’Inizio di Sukkot: La festa di Sukkot inizia il 15º giorno del mese ebraico di Tishrei. Questo periodo è spesso associato alla raccolta delle ultime colture e alla gratitudine per gli doni della terra.

7. Comandamento Religioso: La costruzione e l’uso della Sukkah sono comandamenti specifici della Torah.

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In conclusione, la Sukkah è molto più di una semplice capanna temporanea; è un simbolo ricco di significato e storia nell’ebraismo. Durante Sukkot, le famiglie e le comunità si riuniscono per celebrare questa festa.

Per ulteriori informazioni su Sukkot e altre festività ebraiche, assicurati di seguire il nostro blog e rimanere aggiornato sulle prossime pubblicazioni nella nostra newsletter.

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7 Fatti che Devi Conoscere sulla Sukkah
IL CANDELABRO EBRAICO

IL CANDELABRO EBRAICO – La Menorah e la Hanukkiya

Uno dei simboli più antichi e noti della tradizione ebraica è la Menorah (il candelabro ebraico), un candelabro a sette bracci che era posizionato al Tempio di Gerusalemme. Che cos’è esattamente il candelabro ebraico o la Menorah? Leggete qui.

Il candelabro ebraico

La Menorah era una struttura a sette rami, con lampade a olio su ogni ramo. Nella Torah, il libro dell’Esodo, descrive tutto ciò che riguarda la sua forma, le dimensioni e i materiali di cui doveva essere costruita. «Farai anche un candelabro d’oro puro. Il candelabro sarà lavorato a martello, il suo fusto e i suoi bracci; i suoi calici, i suoi bulbi e le sue corolle saranno tutti di un pezzo…». (Esodo 25-31)

 Da ogni lato della parte centrale escono tre rami. Nei testi ebraici si legge che non ve ne era uno solo, ma dieci candelabri a sette bracci presso il Tempio di Gerusalemme.

Le lampade della Menorah venivano accese dai Cohanim quotidianamente con olio d'oliva fresco e consacrate e accese dalla sera al mattino.

LA MENORAH - IL CANDELABRO EBRAICO

Simbolo ebraico - Cosa rappresentava la Menorah ebraica?

Come già accennato, la Menorah è uno dei simboli più importanti del popolo; è presente pure sul simbolo dello stato di Israele.

La Menorah ha diversi significati e durante gli anni c’erano delle spiegazioni diverse su cosa rappresentasse il candelabro.

La menorah ha sette lampade. Il numero sette rappresenta spesso l'integrità, la completezza o la perfezione.

Una delle spiegazioni sulla Menorah è che essa simboleggia la luce divina che si diffonde. Rappresenta l'ideale dell'illuminazione universale. Basato sul Talmud, la Menorah simboleggia la saggezza. Le sette lampade alludono ai rami della conoscenza umana, rappresentati dalle sei lampade guidate simbolicamente dalla lampada centrale che rappresenta la luce di D-o.

Alcune tradizioni considerano la Menorah come la rappresentazione simbolica del roveto ardente dove Mosè udì la voce di D-o.

Nella tradizione ebraica è anche spesso associata all'albero della vita.

Secondo altri, le sette luci della Menorah simboleggiano i 7 giorni della Creazione dell'Universo e la luce al centro corrisponde al sabato. In alternativa, il sistema planetario, con il sole al centro ed i pianeti ai suoi lati.

Comunque, tra i simboli della religione ebraica, la Menorah era considerata così preziosa e importante che, quando l'imperatore Tito conquistò Gerusalemme nel 70 dC, volle portarla con sé; il furto della Menorah viene rappresentato sull'arco trionfale del Foro Romano a lui dedicato.

Menorah arco trionfale

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Dove si trova il candelabro ebraico a sette bracci?

Non c'è traccia della Menorah originale conservata all'interno del tempio. Le leggende dicono che la Menorah rubata da Tito fosse un falso e che l'originale sia ancora nascosto da qualche parte in Israele. Qualunque sia la verità, i preziosi candelabri sono apparsi occasionalmente nel corso della storia: prima, nelle mani dei Vandali, poi a Costantinopoli, finché tutte le tracce non siano state perse.

Tra le ipotesi raccontate nelle varie leggende sulla sua sorte sono presenti dei racconti che dicono che il candelabro ebraico sia a Roma, nascosto da qualche parte in Vaticano, in una grotta a Gerusalemme sotto la piana del Tempio, nel fiume Tevere, a Costantinopoli.

Una delle repliche della Menorah è una scultura monumentale, è posta a Gerusalemme, di fronte alla Knesset , il parlamento israeliano.

Menorah - Knesset

Natale ebraico? Cosa festeggiano gli ebrei a dicembre e che cosa c’entra il candelabro?

A Dicembre cade la festa di Hanukkah. La Hanukkah è una festa, spesso chiamata anche ‘la festa delle luci’. La festa commemora e celebra la vittoria dei Maccabei sui Seleucidi. Hanukkah celebra l’inaugurazione del Grande Tempio di Gerusalemme nel 164 a.C.

Si racconta che i Maccabei trovarono all'interno del tempio abbastanza olio consacrato per accenderne la fiamma eterna per un solo giorno, ma miracolosamente la lampada bruciò per otto giorni. In questi giorni riuscirono a produrre del nuovo olio puro per la Menorah, senza che sia spenta.  Questo è il motivo per il quale si parla del  miracolo di Hanukkah.

A differenza del Natale, Hanukkah non cade nelle stesse date ogni anno perché le festività ebraiche si basano su un calendario lunisolare, il calendario ebraico. La festa comincia sempre il 25 di Kislev, il mese del calendario ebraico che generalmente coincide con novembre o dicembre.

In onore del miracolo di Hanukkah, la festa dura 8 giorni e ogni giorno si accende la Hanukkiya, un candelabro a nove braccia.

Hanukkah - il candelabro ebraico

Come si chiama il candelabro a nove braccia?

Come accennato prima, la Hanukkiya è il candelabro di Hanukkah. La Hanukkiya, comunemente modellata sulla Menorah, commemora il miracolo per cui la quantità di olio per un giorno in realtà durò otto giorni.

Sebbene la Hanukkiya sia ispirata alla Menorah del Tempio, non sono uguali. La Menorah ha sette rami ed era il candelabro usato nel Tempio a Gerusalemme. La Hanukkiya ha due rami aggiuntivi, uno per ogni notte della festa, e una candela in più per accendere le altre (lo Shamash).

Gli Hanukkiyot possono essere realizzati con qualsiasi materiale non infiammabile e sono disponibili in un'ampia varietà di forme e dimensioni. Le otto candele dovrebbero essere della stessa altezza e allo stesso livello, ma lo Shamash è spesso posizionato più in alto o messo di lato.

Hnukkiyot - Hanukkah

Quindi, anche se sono simbolicamente correlati, la Hanukkiya e la Menorah del tempio sono diverse.

Quando si accende il candelabro ebraico – la Hanukkiya?

La candele della Hanukkiya devono essere accese ogni sera della festa. In tempi più antichi, molte case furono costruite per affacciarsi su cortili. Quando questo era il caso, era tradizione assicurarsi che la Hanukkiya fosse all'ingresso del cortile. Alla fine, la posizione della Hanukkiya si è spostata all'interno, ma molti preferiscono ancora metterla alla finestra.

È consuetudine comune che le candele della Hanukkiya a casa si accendano a un'ora precisa: poco dopo il tramonto. L'eccezione a questa regola è il venerdì, quando la Hanukkiya deve essere accesa prima delle candele dello Shabbat e prima del tramonto, e il sabato sera dopo il tramonto.

Come accendere la Menorah.
Ci sono regole sull'accensione di una Hanukkiya. La Hanukkiya ha nove rami, uno per ogni notte della Festa delle Luci, più uno Shamash, che viene acceso per primo e poi utilizzato per accendere le altre candele. Le candele sono poste sulla Hanukkiya da destra a sinistra, nella stessa direzione in cui si legge l'ebraico. Tuttavia, in tante tradizioni quando accendi la menorah ti muovi nella direzione opposta, usando lo shamash per accendere le candele da sinistra a destra.

Accendere le candele è il rituale più sentito di Hanukkah. Una candela viene aggiunta ogni notte delle otto notti di vacanza fino a quando non brilla di luce l'ottava sera. C’è bisogno di 44 candele per l’intera festa di Hanukkah. Ogni notte una nuova candela viene aggiunta, più uno Shamash al giorno. Il primo giorno si accende lo Shamash e una candela, il secondo giorno lo Shamash e due candele e così via fino ad arrivare all’ultimo giorno dove si accende lo Shamash ed 8 candele. Prima dell’accensione devono essere pronunciate benedizioni e preghiere specifiche. Dopo l’accensione si sta attorno la Hanukkiya e si cantano le canzoni tradizionali della festa.

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Hanukkah festa delle luci

CHAG SAMEAH! !חג שמח

Sukkot

SUKKOT – LA FESTA E LE SUE PAROLE

Sukkot è la festa delle capanne ed è la più gioiosa delle tre feste di pellegrinaggio dell’epoca biblica. Qui vediamo insieme alcuni fatti interessanti su questa festa antica e vediamo cosa è esattamente Sukkot – la festa e le sue Parole!

Il significato – Che cosa è Sukkot?

In ebraico, Sukkot, vuol dire ‘capanne’, che è la forma plurale di Sukka (o Sukkah – capanna). Le capanne sono le strutture temporanee che si costruiscono e in cui ci si festeggia durante la settimana in cui cade la festa.

Sukkot – סוּכּוֹת

Sukka / Sukkah – סוּכָּה

Festa – (Hag) – חַג

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Che cosa si festeggia a Sukkot?

Le capanne sono costruite per ricordare ed assomigliare alle capanne che gli ebrei usavano per dormire mentre camminavano nel deserto per 40 anni. Così come afferma il versetto, “Le [vostre] generazioni successive dovrebbero sapere che ho fatto vivere i figli d’Israele in rifugi quando li ho portati fuori dal paese d’Egitto”.

Infatti, le Sukkot sono le prime versioni delle nostre moderne tende da campeggio. Dopo che D-o liberò gli ebrei dalla schiavitù, loro costruirono strutture robuste ma non permanenti che erano facilmente trasportabili e vi si rifugiarono durante il loro viaggio che durò 40 anni verso la Terra d'Israele. In commemorazione di questo fatto, si costruiscono le capanne.

Un altro nome della festa è Hag Ha Assif - la festa del raccolto. Sukkot ha anche una connotazione agricola, segnando il momento in cui sono stati conclusi i raccolti ed è terminata la vendemmia.

Egitto - (Mitzraim) - מִצְרַיִם

Schiavitù - (Avdut) - עַבְדוּת

Hag Ha Assif - חַג הָאָסִיף

Quando cade la festa delle capanne?

Sukkot è la terza delle quattro feste nel mese di Tishrei del calendario ebraico e, viene celebrata cinque giorni dopo lo Yom Kippur e quindici giorni dopo Rosh HaShana. Inizia al calar della notte del 15 (ט"ו in Ghimatria) del mese di Tishrei, quando la luna è piena e dura fino al 21 ( כ"א) di Tishrei.

Yom Kippur - יוֹם כִּפּוּר

Luna - (Yare'ah) - יָרֵחַ

Sukkah

Come costruire una Sukka?

Prima della festa si costruiscono delle capanne e gran parte di Sukkot viene passato dentro di esse.

Una sukka può essere costruita praticamente ovunque, a condizione che sia sotto il cielo. Infatti, passeggiando per le strade in Israele durante questo periodo, si possono vedere le capanne costruite dappertutto.

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Ci sono numerose regole da seguire quando si costruisce una sukka. Le regole e i regolamenti sono descritti in dettaglio nello Shulchan Aruch, la più importante raccolta di leggi ebraiche. Ad esempio, ci dovrebbero essere almeno 3 pareti che misurano almeno 28 pollici di lunghezza e 40 pollici di altezza. Il tetto deve essere realizzato con materiali naturali con alcune parti aperte al cielo. Inoltre, bisogna essere in grado di vedere le stelle attraverso il tetto. Se non vi piace costruire una sukka da soli, potete acquistare un kit- sukka già pronto.

L'interno della sukka è da decorare! Molte capanne sono adornate con disegni fatti dai bambini. Ad esempio, le immagini di frutta e verdura stampate su cartoncino e colorate dai bambini possono essere facilmente appese al tetto della sukka. Anche le catene di carta sono molto utilizzate!

Cielo - (Shamaim) - שָׁמַיִם

Stelle - (Kohavim) - כּוֹכָבִים

Tetto - (Gag) - גַּג

Frutta - (perot) - פֵּרוֹת

Verdura - (Yerakot) - יְרָקוֹת

Cosa si fa durante la festa di Sukkot?

Durante la festa, la capanna diventa la seconda casa, e viene trattata e rispettata come la propria casa. Si trascorre più tempo possibile nella sukka.

Mangiare e dormire dentro la sukka è obbligatorio per i maschi adulti. Si mangiano tutti i pasti, si studia e si passa il tempo libero dentro la Sukka. La famiglia dorme, a volte, tutti insieme, dentro la Sukka.

Casa - (Bait) - בַּיִת

Mangiare - (Le'echol) - לֶאֱכֹל

Dormire - (Lishon) - לִישֹׁון

Che cosa si mangia a Sukkot?

Tra i cibi tradizionali della sukka si possono trovare la challah, piatti in pentola comodi da trasferire nella sukka, a base di una selezione di verdure autunnali. Spesso si mangiano delle zuppe e dei cibi ripieni.

Come si festeggia la fesa di Sukkot?

Sukkot è una festa gioiosa nella tradizione ebraica. Quale modo migliore per festeggiare se non cantando e ballando?

Inoltre è la festa in cui tutti invitano gli amici e i parenti (e anche gli estranei) per stare insieme a loro nella loro Sukka. Si è ospitali con tutti!

Ogni giorno di Sukkot (oltre allo Shabbat) si prende un lulav (ramo verde di palma), tre hadasim (mirti) e due aravot (salici), insieme ad un etrog (cedro). Li si tiene uniti, si benedice e li si scuotono dolcemente in sei direzioni. Questo è spesso indicato come "lulav ed etrog" o "Arba'a Minim" - "le quattro specie".

Cantare - (Lashir) - לַשִּׁיר

Ballare - (Lirkod) - לִרְקֹוד

Le quattro specie - (Arba'at Ha Minim) - אַרְבַּעַת הַמִּינִים

Sukkot - le quattro specie -  lulav, hadas, arava, etrog

Sukkot - simboli

Le quattro specie sono descritte nel terzo libro della Torah, in Levitico 23:40. Il lulav e l'etrog sono benedetti e scossi nella sukka nelle ore mattutine di ciascuno dei sette giorni di Sukkot. Sebbene ci siano numerose interpretazioni dietro il simbolismo di questa coreografia, la più nota è la rappresentazione che la presenza di Dio è continuamente intorno a noi.

Ciascuno delle quattro specie contiene un simbolismo e rappresenta una parte diversa del corpo umano: le foglie di mirto assomigliano agli occhi, il salice indica le labbra e il ramo di palma indica la spina dorsale. L'etrog simboleggia il cuore.

Occhi - (Einayim) - עֵינַיִים

Labbra - (Sfataim) - שְׂפָתַיִים

Spina dorsale - (Amud Shidra) - עַמּוּד שִׁידְרָה

Cuore - (Lev) - לֵב

Festa di pellegrinaggio - Cosa era la festa delle Capanne?

La festa delle capanne è una delle tre feste di pellegrinaggio prescritte nella Torà.

Quali sono le feste del pellegrinaggio? La Torah obbliga gli ebrei a recarsi in pellegrinaggio al Tempio tre volte l'anno - Pesach, Shavuot e Sukkot - portando sacrifici e altre donazioni.

Quanto dura la festa delle capanne?

La risposta è 'dipende'. Come anche alcune altre feste ebraiche, la durata della festa dipende da dove vi trovate. Sei siete in Israele Sukkot dura 7 giorni, se vivete fuori da Israele Sukkot dura 8 giorni. Questa pratica probabilmente derivava dalla difficoltà di comunicare nei tempi antichi. Le feste ebraiche erano tradizionalmente basate sugli avvistamenti della luna. Se vi foste trovati nella diaspora, ci sarebbe voluto del tempo per sapere quando effettivamente avrebbe avuto inizio la festa. Con due date di inizio, si poteva essere abbastanza certi che almeno una di esse fosse corretta. La voce si diffonde molto più rapidamente al giorno d'oggi, ma l'usanza è ormai diventata tradizione.

Dipende - (Talui) - תָּלוּי

Tradizione - (Masoret) - מָסֹורֶת

Cosa è Simchat Torah?

Gli ultimi giorni di Sukkot vengono celebrati in modo molto diverso a seconda di dove abitate.

Immediatamente dopo i sette giorni di Sukkot, entriamo in Shemini Atzeret e Simchat Torah. Nella diaspora, questa festa si estende per due giorni, in Israele è limitata a un solo giorno.

In Israele, il giorno dopo Sukkot vengono celebrate assieme sia Simchat Torah, che il Shemini Atzeret.

Fuori da Israele, Shemini Atzeret viene celebrato il giorno dopo la fine di Sukkot e Simchat Torah ha il suo giorno separato!

Simchat Torah festeggia l'inizio del ciclo annuale della lettura della Torah. La Simchat Torah viene celebrata ballando e cantando con la Torah, mentre si terminano gli ultimi versi dell'ultimo libro del Deuteronomio e, si iniziano a cantare i primi versi della Genesi.

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TUTTE LE DOMANDE SULLA LINGUA EBRAICA – parte 2

Hai cominciato a studiare l’ebraico? Stai facendo i tuoi primi passi in questa meravigliosa strada dello studio di una lingua nuova, ma antica allo stesso tempo? Qui troverai tutte le domande sulla lingua ebraica 2 che forse volevi chiedere ma non hai mai osato!

Tutte le domande sulla lingua ebraica 2

Come si scrive e si legge l’alfabeto ebraico?

Per leggere in ebraico dovresti imparare un nuovo (ma il realtà molto vecchio) alfabeto, che è l’alfabeto ebraico. In ebraico si legge da destra a sinistra. L’ebraico è una lingua semitica e, come la maggior parte delle lingue semitiche antiche, l’alfabeto non ha le vocali. Quindi per cominciare ad imparare a leggere si utilizza il ‘Nikud ‘.

Cosa è il 'Nikud '? E' un sistema di indicazione con puntini e trattini, tracciati sopra e sotto le lettere. Questo metodo serve per indicare come bisogna pronunciare correttamente le parole e in un certo senso 'sostituiscono' la presenza delle vocali.

Questo sistema è utilizzato nel Tanah (Il vecchio Testamento), ma anche nei libri per i bambini e per gli studenti principianti di ebraico. I madrelingua ebraico non utilizzano il Nikud e scrivono e leggono senza di esso.

Tutte le domande sulla lingua ebraica 2: Come scrivono gli israeliani?

La maggior parte degli israeliani scrivono in ebraico. Gli israeliani scrivono da destra a sinistra con l'alfabeto ebraico. molto facile!

L'alfabeto ebraico
L'alfabeto ebraico

Cosa vuol dire Aleph?

Aleph o Alef è la prima lettera dell'alfabeto ebraico, chiamato anche Alef - Bet (o Aleph - Beit).

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Tutte le domande sulla lingua ebraica 2: Chi parla ebraico?

Culturalmente, la lingua ebraica è considerata la lingua del popolo ebraico. L’ebraico moderno è una delle lingue ufficiali dello stato di Israele (assieme all’arabo e all’inglese), pertanto è utilizzata dai 9 milioni di abitanti di Israele, tra cui ebrei, cristiani, musulmani ed altri, e inoltre la parlano circa 550.000 israeliani che vivono all’estero.

Tutte le domande sulla lingua ebraica 2: Cosa vuol dire "Baruch Ha Shem"?

Baruch Ha Shem - בָּרוּךְ הַשֵּׁם è un'espressione di gratitudine a Dio e, anche una risposta positiva quando si chiede a una persona come sta.

Come si dice "auguri" in ebraico?

In ebraico la parola auguri dipende dal motivo per cui si fa gli auguri.

Ad esempio, se vorresti fare gli auguri per il compleanno 'Mazal Tov' - מַזָּל טוֹב sarà il modo giusto per farli. Altri motivi per i quali si può dire Mazal Tov (o Mazel Tov, come lo dicono di solito gli americani) potrebbero essere la nascita del bambino o anche la laurea.

Invece, se vorresti fare gli auguri per una delle festività del calendario ebraico dovresti dire 'Hag Sameah' - חַג שָׂמֵחַ.

Come si scrivono i numeri in ebraico?

I numeri in ebraico si scrivono esattamente come in italiano! 🙂 Esiste però un altro modo con il quale potete scrivere i numeri e si chiama la Gematria (o la Ghimatria).

La ghimatria è un sistema numerico in cui le lettere dell’alfabeto ebraico corrispondono a numeri. Cosi si può esprimere ogni numero tramite le 22 lettere dell'alfabeto ebraico!

Come si calcola la gematria?

Ci sono diversi modi per calcolare il valore numerico delle lettere nell’alfabeto ebraico. Il metodo principale consiste nell’assegnare a ogni lettera un suo valore specifico.

Le prime dieci lettere dell’alfabeto hanno i valori 1-10; la lettera Alef uguale a 1, Bet a 2, Gimmel a 3 e così via fino alla Yud, la decima lettera dell’alfabeto, uguale a 10.

Le prossime 9 lettere hanno i valori 20, 30, 40…100 e le restanti lettere hanno i valori di 200, 300 e 400.  

La lettera, Kaf, quindi è uguale a 20, poi Lamed, uguale a 30 e così via fino alla Kuf, che ha il valore di 100. Le ultime tre lettere, Resh, Shin, Taf, uguali a 200, 300 e 400 in corrispondenza.

1 - Aleph - א
2 - Bet - ב
3 - Gimel - ג
4 - Daleth - ד
5 - Heh - ה
6 - Vav - ו
7 - Zayin - ז
8 - Het - ח
9 - Tet - ט
10 - Yud - י
20 - Kaf - כ
30 - Lamed - ל
40 - Mem - מ
50 - Nun - נ
60 - Samech - ס
70 - Ayin - ע
80 - Peh - פ
90 - Tzady - צ
100 - Koof - ק
200 - Reish - ר
300 - Shin - ש
400 - Taf - ת
500 - Kaf (finale) - ך
600 - Mem (finale) - ם
700 - Nun (finale) - ן
800 - Peh (finale) - ף
900 Tzady (finale) ץ

Esistono anche degli esercizi per praticare questo metodo!

Tutte le domande sulla lingua ebraica 2: Quando si dice "Shalom"?

Si può dire Shalom sia quando si incontra sia per il saluto d'addio. Inoltre si può scrivere come un saluto all'inizio o alla fine di una lettera.

Quando si dice "Chag Sameah"?

Si dice Chag Sameah - חַג שָׂמֵחַ, quando si augura una buona festa, utilizzata per qualsiasi festività ebraica!

Lezioni di ebraico - dove le posso trovare?

Le lezioni di ebraico si possono trovare facilmente online. Esistono lezioni private e di gruppo e puoi anche studiare ebraico da autodidatta, consultando il nostro sito per qualsiasi domanda che potresti avere lungo gli studi! Inoltre ci sono tanti corsi online, che potrai fare nel tuo tempo libero, negli orari che sono comodi per te e direttamente da casa tua!

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Rosh ha Shana La festa e le sue parole

ROSH HASHANAH – LA FESTA E LE SUE PAROLE

Che cosa è Rosh HaShanah?

Rosh HaShanah è il capodanno ebraico. La festa è celebrata il primo giorno del mese di Tishrei nel calendario ebraico, che cade nel periodo tra il 5 Settembre e il 5 Ottobre nel calendario gregoriano. In questa data si celebra, secondo la tradizione, la creazione del mondo.

Secondo il calendario ebraico, la prima mattina del capodanno può cadere nei giorni di Lunedì, Martedì, Giovedì o Sabato, ma mai nelle giornate di Domenica, Mercoledì o Venerdì.

La festività dura due giorni. Mentre la maggior parte delle festività ebraiche si festeggia per due giorni solo in Diaspora, questa è l’unica festa che si festeggia per due giorni anche in Israele.

Rosh HaShanah – רֹאשׁ הַשָּׁנָה

Testa, capo – (Rosh) רֹאשׁ

Anno – (Shanah) שָׁנָה

Festa – (Hag) – חַג

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Cosa significa ''Rosh HaShanah''?

Il nome Rosh HaShanah significa in ebraico 'la testa del anno' (capodanno), e questo nome non è presente nella Torah.

Sebbene sia un'occasione felice trascorsa con la familia e gli amici, non è festeggiata allo stesso modo come la vigilia di Capodanno in Italia. Non ci sono concerti di capodanno, fuochi d'artificio o conti alla rovescia televisivi. Invece Rosh HaShanah è considerato un momento di riflessione, rinnovo e ringraziamento.

Concerto - (Hofa'a) הוֹפָעָה

Fuochi d'artificio - (Zikukei dinur) זִקּוּקֵי דִּינוּר

Rosh HaShanah è solo uno dei 4 capodanni ebraici

Rosh HaShanah è sicuramente il capodanno più conosciuto del calendario ebraico, ma non è l'unico. Secondo la Mishna ci sono ancora 3 altri capodanni . Il primo di mese di Nissan, il mese nel quale cade la festa di Pesah e nel quale comincia la primavera, rappresenta anche l'inizio dell'anno, secondo la Torah, come descritto nel libro dell'Esodo. Nella tradizione ebraica, Tu BiShvat, che cade il 15 del mese di Shvat, è conosciuto come il capodanno degli alberi e il primo di Elul è il nuovo anno per la decima degli animali.

Primavera - (Aviv) אָבִיב

Albero - (Etz) עֵץ

Che cosa è lo Shofar?

Una parte centrale nella celebrazione di Rosh HaShanah consiste nell' ascoltare lo shofar, in tutte e due le mattine della festività, così come a Yom Kippur . Lo shofar è un corno curvo di montone utilizzato come strumento musicale, suonato come una tromba, quale produce tre tipi di suoni, che si chiamano tekiah, shevarim e teruah. Quando la festa coincide con lo Shabbat, non si suona lo shofar.

Shofar - שׁוֹפָר

Corno - (Keren) קֶרֶן

Shofar per Rosh HaShanah

Cosa si mangia a Rosh HaShanah?

Durante la cena di Rosh HaShanah si mangiano delle pietanze dolci e altri cibi che esprimono i nostri desideri per il prossimo anno. La pietanza più simbolica e famosa è la mela, tagliata in pezzi e intinta nel miele. Le mele vengono mangiate per augurare la dolcezza nel prossimo anno.

Mela - (Tapuah) תַּפּוּחַ

Miele - (Dvash) דְּבַשׁ

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mela con miele per Rosh HaShanah

E' un usanza, durante la cena di Rosh HaShanah, di assaggiare un boccone dalla testa di un pesce, che simbolizza il desiderio di essere "la testa e non la coda".

Pesce - (Dag) דָּג

Coda - (Zanav) זָנָב

Pesce - Rosh HaShanah

Un'altra pietanza tradizionale è il melograno. Esso simbolizza le buone azioni che verranno fatte nel nuovo anno, manifestando il desiderio di avere tante belle cose quanti sono i semi del melograno.

Melograno - (Rimon) רִימּוֹן

melograno

Cosa si augura a Rosh Hashanah?

L'augurio tradizionale per Rosh HaShanah è "Shanah Tova", che significa "buon anno", e alla fine si aggiunge "e metuka" (e dolce).

Potete anche augurare semplicemente "Hag Sameah" (Buona festa).

Shanah Tova u Metuka - שָׁנָה טוֹבָה וּמְתוּקָה

Hag Sameah - חַג שָׂמֵחַ

Altre usanze della festa

Decine di migliaia di ebrei chassidici si recano in pellegrinaggio in Ucraina per un raduno annuale del capodanno ebraico. Questo raduno si svolge a Uman, la città dove Nachman di Breslov, fondatore del movimento chassidica di Breslover. Nachman credeva che questa fosse la festa più importante, da qui il momento del pellegrinaggio.

La liturgia di Rosh Hashanah ha ispirato due brani rock famosi

Avinu Malkeinu, la preghiera che significa "Padre nostro, nostro re", ha ispirato Mogwai, un trio scozzese post-rock, a scrivere una canzone epica di 20 minuti "My Father, My King". Più famoso, "Who By Fire" di Leonard Cohen attinge all'Unetanah Tokef, che molti considerano la preghiera più importante nella liturgia delle festività di inizio dell'anno.

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Shanah Tova! !שָׁנָה טוֹבָה

Shanah Tovah
PURIM - LA FESTA E LE SUE PAROLE IN EBRAICO

PURIM – LA FESTA E LE SUE PAROLE

Purim – la festa e le sue parole

La storia della festività ebraica di Purim (in ebraico פורים, trad. Sorti) viene raccontata nella Meghilat Ester, il Libro di Ester. Il libro di Ester è l’ultimo delle Cinque Meghilot nella Bibbia ebraica.

Il libro di Ester – (Meghilat Ester) מְגִילַּת אֶסְתֵּר

Purim viene celebrato il 14 o il 15 del mese ebraico di Adar. Negli anni che si chiamano ‘Shana Meuberet’ (ovvero gli anni dove si aggiunge un mese in più) Purim viene festeggiato nel mese ebraico Adàr Bet, così da mantenere l’intervallo tra Purim e Pésach, di circa trenta giorni.  In tutte le città la festa si festeggia il 14 di Adar, ma a Gerusalemme e nelle città che avevano le mura all’epoca di Giosù Ben Nun, la festa cade il 15 di Adar.

La data del 13 del mese di Adar è un giorno di digiuno in memoria del digiuno fatto da Ester. Questo digiuno viene quindi chiamato “Digiuno di Ester” e dura dall’alba fino a dopo il tramonto di quel giorno.

Alba – (Zriha) זְרִיחָה

Tramonto – (Shki’a) שְׁקִיעָה

Il nome Purim proviene dalla parola “pur” (פוּר), che significa sorte.

Nel racconto della Meghillàth Ester si narra come Haman decretò lo sterminio degli ebrei fissandone la data per mezzo della sorte, e poi (attenzione spoiler!) si racconta del ribaltamento di un destino che sembrava inesorabile. Vediamo insieme la storia di Purim.

Purim

La storia di Purim

Il banchetto del re Assuero

Tanti anni fa a Susa (la capitale di Persia) governava il re di Persia, Assuero. Egli governava dall’India fino all’Etiopia, su centonovanta province.

Per festeggiare il terzo anniversario del suo regno, il re Assuero organizzò un banchetto della durata di sei mesi, a cui erano stati invitati le persone più importanti del regno.

Durante il banchetto Assuero obbligò sua moglie Vashtì a partecipare, e a presentarsi davanti agli invitati per far vedere a tutti la sua bellezza. In seguito al rifiuto della moglie di partecipare al banchetto fatto preparare dal re, egli la uccise.

Banchetto – (Mish’te) מִשְׁתֶּה

Assuero – (Ahashverosh) – אֲחַשְׁוְרֹאשׁ

Invitati – (Muzanim) מוּזְמָנִים

La nuova regina Ester

Assuero iniziò la ricerca di una nuova consorte. Vennero convocate le ragazze più belle da tutto il paese, per poter far scegliere al re Assuero la sua futura nuova moglie. Una delle ragazze portate al palazzo del re fu Ester, un’orfana ebrea, cresciuta con lo zio Mordechai. Mordechai consigliò Ester di non rivelare al re la sua appartenenza religiosa. Fra tutte le ragazze il re scelse e incoronò regina  Ester come nuova regina.

Bella – (Yafa) יָפָה

Moglie – (Isha) אִשָּׁה (anche ‘donna’)

Re – (Meleh) מֶלֶךְ

Regina – (Malcha) מַלְכָּה

Megilat Ester

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Il complotto per uccidere il re

Durante i cinque anni seguenti lo zio Mordechai si recava ogni giorno al palazzo del re per sapere come stesse la sua nipote Ester. Un giorno, sentì parlare due persone della corte del re, che si chiamavano Bigtan e Teresh; essi volevano avvelenare Assuero.

Mordechai venendolo a sapere, avvertì il Re, salvandogli la vita. I traditori Bigtan e Teresh  furono condannati a morte e il fatto venne registrato sui libri delle cronache di corte.

Palazzo del re – (Armon Ha meleh) אַרְמוֹן הַמֶּלֶךְ

Veleno – (Ra’al) רַעַל

Libro – (Sefer) סֵפֶר

Megilat Ester - libro di Ester
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Haman diventa il consigliere del re

Assuero nominò Haman il consigliere del re. Haman comandò a tutta la gente del regno di inchinarsi davanti a lui, così tutti, alla sua vista dovettero inginocchiarsi in sua presenza. L’unico a non farlo fu Mordechai che rispettava il precetto di piegarsi solo di fronte al proprio D-o e non voleva inchinarsi davanti ad Haman.

Haman, infastidito  dal rifiuto di Mordechai di riconoscerne la sua superiorità, chiese ed ottenne dal re che tutti gli ebrei del regno fossero uccisi, in un giorno che sarebbe stato tirato a sorte (pur).

Il re accettò la proposta del Haman di uccidere tutti gli ebrei e fu così tirata a sorte la data del 13 di mese di Adar, in cui venne programmato da Haman di uccidere tutti gli ebrei e prendere i loro possedimenti.

Inchinarsi – (Lehishtahavot) לְהִשְׁתַּחֲווֹת

Piano, programma – (Tohnit) תּוֹכְנִית

Ester aiuta a salvare il suo popolo

Mordechai venuto a sapere del piano di Haman, si rivolse ad Ester perché intercedesse, le chiese di indurre il Re a ripensare questa decisione. Lei gli rispose che nessuno, se non chiamato, poteva recarsi dal Re, pena la morte. Mordechai le disse che forse per questo momento storico lei fu scelta di essere la regina, per salvare gli ebrei.

Ester, decisa a presentarsi comunque dal re, radunò tutti gli ebrei per un digiuno di 3 giorni, al termine del quale avrebbe incontrato il Re. Per i tre giorni seguenti Ester, Mordechai e tutto il popolo ebraico osservarono il digiuno.

Digiuno – (Tsom) צוֹם

Le orecchie di Haman

Il banchetto di Ester

Al termine dei tre giorni di digiuno, pur consapevole che presentarsi davanti al re senza essere stata chiamata equivalesse ad una condanna a morte, Ester lo fece.

Il re, accettò l’incontro, non la condonnò a morte e promise di fare quel che desiderava. La Regina chiese ad Assuero di offrire un banchetto e di invitarci anche Hamàn.

Giorno – (Yom) יוֹם

Invitare – (Lehazmin) לְהַזְמִין

L’inizio della ribalta

Zeresh, la moglie di Haman, propose di preparare un albero alto e di chiedere al re di impiccare Mordechai su quel albero.

Una notte Assuero non riuscì  a prendere sonno, stava a letto e leggeva nei libri delle cronache della corte. Egli lesse la parte dove era registrata la storia in cui Mordechai gli salvò la vita dal complotto dei traditori. Il re si accorse così di non aver mai ringraziato Mordechai e voleva ringraziarlo ancora per il fatto di avergli salvato la vita.

In quel momento, subito dopo la lettura, si presentò Haman al re per chiedere che Mordechai venisse impiccato sul’albero che aveva fatto allestire. Il re lo precedette e gli chiese, pensando a Mordechai, un consiglio su cosa si potesse fare per onorare un uomo. Haman, pensando che il re volesse onorarlo, rispose di vestire l’uomo con gli abiti della corte del re, di dargli un cavallo e di presentarlo a tutti con onore per le strade della capitale Susa. Ma subito al termine della risposta di Haman, Assuero gli ordinò di fare quanto appena detto in onore di Mordechai.

Albero – (Etz) עֵץ

Consiglio – (Etza) עֵצָה

Vita – (Haim) חַיִּים

Cavallo – (Sus) סוּס

Il capovolgersi degli eventi

Ester organizzò quindi il suo secondo banchetto in cui chiese la presenza di Haman. Lei chiese al re supplicandolo di salvare il suo popolo e lei stessa, in quanto ebrea, rivelando così la sua identità. Il re così interessato chiese chi fosse l’architetto di tale piano ed Ester indicò Haman. Assuero prese coscienza della situazione eliminando gli ordini crudeli di Haman e ribaltando così il destino degli ebrei. Haman fu impiccato allo stesso albero che aveva fatto preparare per Mordechai e invece Mordechai fu nominato il consigliere del re.

Salvare – (Lehazil) לְהַצִּיל

Ester Assuero e Haman

La festa di Purim

Dopo il giorno 13 del mese di Adar, il giorno stabilito per lo sterminio degli ebrei, essi festeggiarono la loro vittoria!

Il 13 di Adar si pratica il digiuno, in ricordo dei digiuno dalla regina Ester, durante il quale il popolo Ebraico fece penitenza per propiziare la propria salvezza.

I giorni del 14 e 15 sono i giorni in cui Mordechai istituì, con cadenza annuale, la commemorazione della salvezza degli ebrei dall'annientamento, e quindi la festa di Purim.

Mordechai stabilì le Mizvot che bisogna seguire in tutte le generazioni, ovvero: la lettura della Megilat Ester, fare un banchetto, mandare dei Mishloah Manot e fare dei regali l’un l’altro.

Ebrei – (Yehudim) יְהוּדִים

Mishloah Manot – מִשְׁלוֹחַ מָנוֹת

Come si festeggia Purim?

Purim è un giorno interamente dedicato all’allegria, si assiste alla lettura della Megilat Ester nel Tempio, si partecipa al banchetto dedicato alla festa, si mangia e si beve tanto in compagnia. Ci si maschera, è usanza travestirsi, anche durante la funzione al tempio, a ricordo del ribaltamento delle sorti, quando gli ebrei stavano per essere annientati e la sorte si capovolse. Purim, infatti, vuol dire ‘sorti’ in ebraico, ed è anche conosciuto come il Carnevale Ebraico.  Inoltre, si fanno doni a chi è meno fortunato, per renderlo partecipe della festa.

Mascherina – (Maseha) מַסֵּכָה

Festività – (Hag) חַג

Purim

Secondo la tradizione si regala agli amici e ai vicini dei Mishloah Manot, un sacchetto con dolci e dei piccoli e grandi regali. Si mangiano dei dolcetti tradizionali a forma di triangolo , chiamati ‘orecchie di Haman’,  dei biscotti di pasta frolla ripieni al centro di marmellata o altre conserve.

Orecchie di Haman – (Oznei Haman) אוֹזְנֵי הַמָּן

Triangolo – (Meshulash) מְשֻׁלָּשׁ

Oznei Haman, hamantaschen
Oznei Haman

La meghillat Ester deve essere letta sia la sera del 13 che la mattina del 14 di Adar, durante la lettura, è usanza fare molto rumore, utilizzando il Raashan, ogni qualvolta viene pronunciato il nome di Haman.

Raashan
Raashan

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!חַג שָׂמֵחַ

Purim

Tu Bishvat - la festa e le sue parole

TU BISHVAT – LA FESTA E LE SUE PAROLE

Il Tu Bishvat è una festa ebraica in cui si festeggia il Capodanno degli Alberi.

Il nome Tu Bishvat significa semplicemente il 15 del mese di Shvat (o Shevat), la data in cui avviene questa festa. TU (ט”ו), che è il numero quindici nella Ghimatria; “be” – בּ – significa “in” in ebraico; Shvat – è il mese Shvat del calendario ebraico, che cade a gennaio o a febbraio nel calendario gregoriano.

TU BISHVAT-  טוּ בִּשְׁבָט

CAPODANNO DEGLI ALBERI – רֹאשׁ הַשָּׁנָה לָאִילָנוֹת

Il 15 del mese di Shvat celebra il momento in cui in Israele, dopo il periodo invernale, spuntano le prime gemme sugli alberi e la frutta comincia a maturare. Questo indica l’arrivo della primavera e l’inizio di un nuovo ciclo di vita della natura.

Albero – Ez – עֵץ

Capodanno – Rosh Ha Shana – רֹאשׁ הַשָּׁנָה

Frutta – Perot – פֵּרוֹת

Tu Bishvat, l'arrivo della primavera

Tu Bishvat proviene dalla Mishna (l’insieme della Torah orale e il suo studio) dove è indicato come il Capodanno degli alberi. Non è una festa stabilita nella Torah scritta, come Pesach, Shavu’ot e Sukkot; e non è come le feste di Hanukkah e di Purim, le due feste principali nell’ebraismo, la cui fonte non è dalla Torah. La celebrazione di Tu Bishvat è legata alla tradizione.

Festa – Hag – חַג

Pesach – פֶּסַח

Shavu’òt – שָׁבוּעוֹת

Succòt – סוּכּוֹת

Hanukkah – חֲנֻכָּה

Purim – פּוּרִים

L’origine di Tu Bishvat

Il calendario ebraico si fonda sul ciclo della natura. Secondo le leggi della Bibbia l’andamento degli anni è diviso in cicli di sette anni, il settimo anno è l’anno sabatico.

Nell’antica società in Israele ogni anno i contadini dovevano prelevare una decima del raccolto agricolo. Le decime sono la quota del raccolto agricolo che cresce nella Terra d’Israele. La destinazione delle decime veniva decisa secondo il ciclo dei sette anni del calendario ebraico; essa veniva versata ai sacerdoti, ai Leviti e ai poveri, così come comandato nella Torah e nella letteratura Halachica.

Tu Bishvat, la raccolta della decima

La decima era calcolata sui frutti delle piante; nell’ anno sabatico i prodotti della terra non venivano raccolti e la terra veniva fatta riposare. Inoltre, nell’anno sabatico non si prendeva una decima e tutti i frutti cresciuti in quell’anno non avevano un proprietario e qualsiasi persona poteva prenderli.

Era quindi molto importante stabilire quando cominciava il nuovo anno della produzione agricola e a quale anno appartenesse un certo prodotto. Tu Bishvat è una data utilizzata per segnare l’età di un frutto ai fini del raccolto delle decime.

Calendario – Luah Shana – לוּחַ שָׁנָה

Natura – Teva – טֶבַע

Anno – Shana – שָׁנָה

Come si calcola l’età di un frutto?

E’ stato stabilito che ogni frutto nato prima del Tu Bishvat (il 15 di mese di Shvat) apparteneva all’anno precedente; invece la frutta che nasce e matura dopo la data di 15 del mese di Shvat apparteneva all’anno nuovo. Perciò il 15 di Shvat simboleggiava il passaggio da un anno a quello successivo e quindi anche la data dell’inizio dell’antico nuovo anno fiscale.

Perché la data di Tu Bishvat?

Nella zona di Israele, e in particolare a Gerusalemme, la stagione di pioggia comincia intorno alla festa di Sukkot (che cade tra settembre ed ottobre). Ci vogliono approssimativamente quattro mesi di pioggia per saturare il suolo e nutrire gli alberi per produrre frutti. Questi quattro mesi sono il periodo che passa tra Sukkot (il 15 del mese di Tishrei) e Tu Bishvat (il 15 del mese di Shvat).

Pioggia in Israele

Tutta la frutta che è nata prima della data di Tu Bishvat è il prodotto della pioggia dell’anno precedente e si prende la decima dal prodotto dell’anno scorso.

Mese – Hodesh – חוֹדֶשׁ

Pioggia – Geshem – גֶּשֶׁם

Goccia – Tipa –  טִיפָּה

Grandine – Barad - בָּרָד

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Le tradizioni di Tu Bishvat

Il momento più significativo, come in tante altre feste ebraiche, avviene durante la cena seduti a tavola, dove si celebra questa occasione.

Cena – Aruhat Erev – אֲרוּחַת עֶרֶב

Seder – סֵדֶר

Seder di Tu Bishvat

La sera di Tu Bishvat si consuma una cena, il Seder di Tu Bishvat. Seder significa “ordine”. Il Seder del capodanno degli alberi è pieno di simboli ed i cibi hanno un valore simbolico e vengono consumati secondo un ordine stabilito e specifico. E’ un rituale che collega i partecipanti alla terra ed al giorno d’oggi trasmette anche un messaggio per l’ambiente.

A Tu Bishvàt si usa mangiare frutta di tipi diversi. In particolare si mangiano i frutti delle sette specie della terra d'Israele. Questi vengono elencati nel Deuteronomio e sono il grano e l'orzo, l'uva, i fichi, le melagrane, le olive e i datteri. Inoltre, si mangiano anche pistacchi, noci, agrumi e poi ogni altro tipo di frutto dell’albero e in particolare le mandorle. Le mandorle, e in particolare il mandorlo, hanno un significato particolare a Tu Bishvat, dato che in Israele è uno dei primi alberi a fiorire a gennaio- febbraio, in coincidenza con questa festa. Ad oggi, al tavolo del Seder di Tu Bishvat si trova della frutta fresca, frutta secca e altre pietanze.

Il mandorlo, Tu Bishvat

Mandorlo – Shkediya - שְׁקֵדִיָּה

L’uva – Anavim – עֲנָבִים

Uvetta – Tsimukim – צִמּוּקִים

Olive – Zeitim – זֵיתִים

Datteri – Tmarim - תְּמָרִים

Durante il Seder si mangia in successione, con un ordine prestabilito, questa frutta. Quando si mangia la frutta, prima si recita la benedizione. Inoltre, durante il Seder avviene la lettura e il commento dei brani biblici.

Ulteriormente, durante il Seder si bevono quattro bicchieri di vino, lo stesso numero dei bicchieri di vino che si bevono durante il Seder di Pesah. A Tu Bishvat il primo bicchiere è tutto di vino bianco; il secondo di vino bianco misto a un po’ di vino rosso; il terzo metà vino bianco e metà vino rosso e il quarto tutto di vino rosso.

Quattro bicchieri di vino a Tu Bishvat

La ricchezza di simboli che questo giorno propone si trasmette anche nei bicchieri di vino. I quattro bicchieri di vino, bianco e rosso, hanno diversi significati. Uno dei significati è che i bicchieri rappresentano l’avvento della primavera sull’inverno. Il vino bianco simbolizza l’inverno, il vino bianco misto al rosso simbolizza il segno dell’arrivo della primavera; il vino rosso simbolizza la primavera.

Dall'inverno alla primavera a Tu Bishvat

Vino – Ya’in - יַיִן

Rosso – Adom - אָדֹם

Bianco – Lavan - לָבָן

Inverno – Horef - חוֹרֶף

Primavera – Aviv - אָבִיב

Tu Bishvat e il messaggio ambientale

La festa di Tu bishvat festeggia il legame tra la natura e l’uomo. Tu Bishvat è una festa allegra, che divenne anche il simbolo del legame tra il popolo ebraico e la Terra d’Israele e la ricostruzione della Terra. In questo giorno si festeggia e si ricorda il rispetto dei cicli della natura e l’attaccamento alla terra.

Terra – Adama – אֲדָמָה

Uomo – Adam - אָדָם

Legame alla terra e alla natura a Tu Bishvat

Tu Bishevat è celebrato come un giorno di consapevolezza ambientale ed è un'opportunità per sensibilizzare e prendersi cura dell'ambiente celebrando la natura. È anche un giorno per concentrarsi sulla sensibilità del tema e della tradizione ebraica piantando alberi.

Tu Bishvat e l'ambiente

Attualmente in Israele si festeggia con una bellissima tradizione, di piantare nuovi alberi. La piantagione di alberi avviene come testimonianza del legame alla terra. Inoltre, piantare alberi nell’ebraismo è ritenuto essere un atto molto importante.

Per educare a questi valori e alla conservazione e la cura dell’ecosistema, si insegna ai bambini il rispetto della natura. Le scuole organizzano cerimonie per celebrare la festa e sottolineare l’importanza della natura nelle nostre vite.

Piantare alberi a Tu Bishvat

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Buona festa! Auguri! – Hag Sameah - חַג שָׂמֵחַ