Pesach - la festa e le sue parole

PESACH – LA FESTA E LE SUE PAROLE

Pesach (o Pesah) è una delle feste più grandi, sentite, e antiche nella religione ebraica (la prima volta in cui è stata festeggiata la festa fu circa 3.000 anni fa). In questo articolo vediamo tutto quello che riguarda Pesach – la festa e le sue parole in ebraico.

Pesach – la festa e le sue parole

La festa ha diversi nomi e viene chiamata anche “festa di primavera”, “festa del pane azzimo”, e anche “festa della libertà”.

La festa di Pesach – (Hag ha Pesah) חַג הַפֶּסַח

La festa di primavera – (Hag ha Aviv) חַג הָאָבִיב

La festa del pane azzimo – (Hag ha Matzot) חַג הַמַּצּוֹת

La festa della libertà – (Hag ha Herut) חַג הַחֵרוּת

Perché si festeggia Pesah?

La festa di Pesach commemora la liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù e l’esodo dall’Egitto. La storia dell’uscita dall’Egitto si trova nel vecchio testamento, nel libro dell’Esodo, che racconta appunto l’esodo dall’Egitto e la storia del viaggio del popolo Ebraico verso Israele.

In particolare, la storia racconta che dopo decenni di schiavitù sotto i faraoni egizi, durante i quali gli ebrei furono soggetti a lavori forzati, D-o mandò Mose dal Faraone con il messaggio “Manda il Mio popolo”. Tuttavia, nonostante i numerosi avvertimenti, il Faraone rifiutò di farlo, perciò D-o mandò dieci piaghe sull’Egitto, alla fine delle quali il Faraone acconsentì alla liberazione degli Ebrei. Nonostante questo, egli si pentì subito della decisione presa e li perseguitò nella loro fuga. Tutto questo viene raccontato nella famosa storia in cui Mosè fa aprire le acque del mar rosso, per far attraversare il mare agli ebrei, lo stesso mare che dopo si richiuse facendo annegare le truppe degli egiziani che stavano inseguendo gli ebrei in fuga dall’Egitto.

Schiavitù – (Avdut) עַבְדוּת

L’esodo dall’Egitto – (Yetziat Mitzraim) יְצִיאַת מִצְרַיִם

Faraone – (Par’o) פַּרְעֹה

Dieci Piaghe – (Esser ha Makot) עֶשֶׂר הַמַּכּוֹת / (Makot Mitzraim) מַכּוֹת מִצְרַיִם

Mosè e mare

Il nome Pesach deriva dal verbo “passare oltre”, riferito alle case degli ebrei, davanti ai quali l’angelo della morte sarebbe passato oltre durante la decima piaga dell’Egitto, colpendo solo i primogeniti egiziani e ‘passando oltre’ quelli ebrei. Cosi oltrepassando le loro case, i primogeniti degli ebrei furono salvati da questa piaga; da qui deriva il nome della festa, Pesach.

La data in cui si festeggia Pesach ‘cambia’ ogni anno secondo il calendario gregoriano. Questo perché le feste ebraiche vengono festeggiate secondo il calendario ebraico. La festa accade in primavera, dal 15 fino al 22 del mese ebraico di Nissan.

La durata della festa varia a seconda del posto in cui viene festeggiata. In Israele, Pesach dura sette giorni dei quali il primo e l’ultimo di festa solenne, gli altri di mezza festa. Fuori d’Israele la durata di Pesach è di otto giorni, dei quali i primi e gli ultimi due sono di festa solenne.

Cosa si fa a Pesach?

La cena di Pesach si chiama Seder. In questa occasione si prepara il tavolo con dei cibi tradizionali, ciascuno dei quali ha il suo significato, ricordando le difficoltà che gli antenati degli ebrei hanno affrontato in Egitto. Al centro tavola durante il Seder si posiziona la Ke’ara, il vassoio di Pesach.

Il Seder si osserva la prima sera della festività in Israele e le prime due sere fuori da Israele, in ricordo della notte che aveva preceduto la liberazione dalla schiavitù in Egitto. Durante la cena viene letta l’Haggadah, ossia il racconto dell’esodo accompagnato dalla spiegazione rabbinica del senso profondo di questo precetto.

Haggadah di Pesach

Il Seder, in ebraico vuol dire “ordine”, e infatti la cena festiva è preceduta da un ordine ben preciso di testi letti e di alimenti tipici che ricordano gli eventi narrati, discutendo secondo un ordine prestabilito le fasi dell’Esodo.

Una piccola (grande) curiosità: Il Seder più grande al mondo avviene a Katmandu a Nepal. Ogni anno ci arrivano circa 1.000 ospiti da tutto il mondo per il famoso Seder, festeggiato in grandissima compagnia. Vengono portate 1.000 bottiglie di vino, 500 kg di matza e tante altre pietanze.

Seder – סֵדֶר

Ke’arat Pesach – קַעֲרַת פֶּסַח

Haggadah - הַגָּדָה

Per poter tenere traccia di tutto durante il Seder, viene utilizzata l’Haggadah, letta durante tutta la sera di Pesach. L’Haggadah narra gli eventi raccontati durante la serata e indica quando bisogna mangiare i cibi tradizionali, raccontando il loro significato. Alcune parti di essa sono universali (per esempio le 4 domande, che vengono chieste all’inizio del Seder, e anche i cibi e il vino che vengono consumati in momenti particolari della lettura). Alcune parti, invece, possono essere personalizzate, parlando di argomenti attuali, questioni di giustizia sociale ecc. Alcune delle Haggadah vengono illustrate in modi particolari e ci sono della Haggadah che vengono trasmesse da una generazione all’altra dentro la famiglia. Leggere l’Haggadah rappresenta l’adempimento dell’obbligo biblico di raccontare la storia dell’Esodo ai figli e alle generazioni successive durante la sera di Pesach, trasmettendo la storia da una generazione a quella successiva.

Il più piccolo dei commensali ha un ruolo speciale nella lettura dell’Haggadah ed è proprio lui che comincia il Seder con la tradizionale ‘Ma Nishtana’, le 4 domande. La prima di esse è volta a sapere “in che cosa si distingue questa notte dalle altre?”. Tali domande consentono a tutti i presenti di spiegare, commentare, analizzare i significati dell’esodo e della miracolosa liberazione dall’Egitto.

Ma Nishtana? – מָה נִשְׁתַּנָּה

Domanda – (She’ela) שְׁאֵלָה

Oltre a leggere l’Haggadah si usa anche mangiare diversi cibi che ricordano e simboleggiano la storia, le sofferenze e le gioie del popolo ebraico. Si mangia la matza  (pl. matzot), il pane azzimo.

Matza – מַצָּה

Chametz - חָמֵץ

Matza

In ricordo del fatto che quando furono liberati dalla schiavitù gli Ebrei lasciarono l’Egitto tanto in fretta da non avere il tempo di far lievitare il pane, per tutta la durata della ricorrenza è assolutamente vietato cibarsi di chametz.

Chametz è il termine che indica ogni cibo o bevanda ricavato da frumento, orzo, segale, avena, farro o loro derivati, proibiti a Pesach in quanto lievitati. Persino un cibo che contiene soltanto una traccia di chametz è proibito e deve essere eliminato. Quindi durante la settimana della festività non si può mangiare non solo pane, ma neanche i biscotti, torte, pizza, pasta e non si può nemmeno bere una birra. Si deve invece far uso di matza, il pane azzimo, un pane non lievitato e scondito, che è anche simbolo della durezza della schiavitù.

Liberare le case dal chametz è un processo impegnativo che include una ricerca e una pulizia accurata svolta nelle settimane prima di Pesach e che culmina con la cerimonia della ricerca del chametz, una sorta di ‘’caccia al tesoro”,  alla ricerca delle minime tracce di chametzsparse a casa, e infine con la bruciatura del chametz il mattino prima della festività. I più osservanti hanno dei piatti e posate utilizzati solo durante il Pesach, in modo da evitare qualsiasi contatto con il chametz.

Ma non vi preoccupate al giorno d’oggi esistono tutti i cibi adattati alle regole del Pesach perciò esistono pure i panini non lievitati e perfino anche le pizze speciali preparate secondo le regole, in modo che si possano mangiare durante Pesach. Anche la Coca cola prepara un’edizione speciale per la festa negli Stati Uniti, certificata dagli ebrei ortodossi così da essere adatta per il consumo durante Pesach. Le bottiglie di questa edizione hanno un tappo giallo al posto di quello rosso tradizionale.

In Israele i ristoranti propongono un menù speciale per Pesach, quindi non c’è nessun problema nei cibi che si trovano durante la festività. Inoltre, è un vero paradiso per le persone che non mangiano glutine, perché tanti cibi adattati per Pesach sono anche senza glutine.

Ristorante –  (Mis’ada) מִסְעָדָה

Menu – (Tafrit) תַּפְרִיט

La Matzo ball (una pietanza particolare del Pesach) più grande al mondo, è stato preparato al Festival dei cibi Ebraici in Arizona nel 2010. Pesava più di 220 kg. Conteneva più di 1,000 uova e più di 50 kg di matza.

La festa di Pesach

Durante il Seder bisogna anche bere 4 bicchieri di vino o succo d’uva, una bevanda per festeggiare la libertà. Un quinto bicchiere viene riempito (e rimane non toccato) per il Profeta Eliyahu, che si crede dovrebbe passare durante la notte.

Bicchieri di vino – (kosot yain) כּוֹסוֹת יַיִן

Succo d’uva – (Mitz anavim) מִיץ עֲנָבִים

Altri piatti tipici che si consumano durante il Seder e che sono presenti sulla Ke’ara (il vassoio del Seder):

Ke'ara di Seder


Zeroa – זְרוֹעַ : Lo stinco di agnello o il collo di pollo arrosto, a ricordo del sacrificio pasquale dell’agnello.

Il Karpas – כַּרְפַּס (generalmente sedano, prezzemolo o una patata), che nella parola ebraica ha le stesse lettere della parola “inutile” (pareh), come il lavoro con cui gli egiziani opprimevano gli ebrei. Viene immersa in acqua salata per rappresentare le lacrime e il dolore che sentivano gli schiavi.

Beitza – בֵּיצָה: L’uovo sodo, simbolo del sacrificio che si portava al Tempio in aggiunta all’agnello.

Maror – מָרוֹר, Hazeret – חָזֶרֵתּ: Le erbe amare, gambi di lattuga romana o cren (maròr e chazeret), a memoria delle sofferenze patite in Egitto,

La Charoset – חרוסת:  una marmellata dolce, l’impasto di mele, pere, noci e vino, simile nell’aspetto alla malta con cui gli ebrei producevano mattoni in Egitto.

Ci sono anche dei canti tradizionali, cantati verso la fine dell’Haggadah e ci sono anche dei giochi.  Durante il seder, una matza viene spezzata in due, una di queste due meta si chiama Afikoman. Spesso l’Afikoman viene avvolto da un tovagliolo e viene nascosto ai bambini, che devono cercarlo durante il Seder. Quando lo trovano e lo riportano alla persona che conduce il Seder, vengono ricompensati con dei regali.

Afikoman – אֲפִיקוֹמָן

Regalo – (Matana) מַתָּנָה

Poche occasioni sono più adatte per andare a visitare Israele, che durante questa festa. Pesach è un periodo di primavera, con un bel tempo e tantissime attività per i giorni di festa. Pesach è un evento molto importante nel calendario ebraico, ed è una festa molto sentita in Israele. I giorni intermedi durante la settimana di Pesach, sono spesso giorni di vacanza, in cui le famiglie vanno a fare le gite e vengono organizzati degli eventi importanti per tutti gli israeliani. Tanti usano questi giorni per andare al mare, visto che in questo periodo in Israele fa già caldo.

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Pesach Sameah!

Vi auguro Pesach Sameach! !פֶּסַח שָׂמֵחַ