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ALFABETO EBRAICO – COME SI LEGGE IN EBRAICO?

Imparare una nuova lingua vuol dire affrontare le nuove sfide e superarle. Quando si comincia ad imparare la lingua ebraica, una di queste sfide potrebbe essere lo studio di un nuovo alfabeto, l’alfabeto ebraico.

Hai cominciato ad imparare l’ebraico, ma ti trovi in difficoltà con il nuovo alfabeto da imparare? Stai considerare di fare un corso di ebraico online e vuoi cominciare già ora ad apprendere le basi per scrivere e leggere in ebraico? Stai studiando il Vecchio Testamento e vorresti leggerlo in lingua originale? In questo articolo troverai tutte le informazioni di base che riguardano l’alfabeto ebraico moderno ed antico.

l'alfabeto ebraico  - come si scrive in ebraico?

Cosa dovete assolutamente sapere prima di cominciare a studiare l’alfabeto ebraico?

Una delle prime cose da fare, quando si impara l’ebraico online o di persona, è imparare l’alfabeto ebraico. In ebraico si utilizza un alfabeto diverso da quello italiano. Ma come è fatto l’alfabeto ebraico?

L’alfabeto ebraico si chiama alef-bet, a causa delle prime due lettere di esso, Alef (Aleph) e Bet. Non è un caso che la parola ‘alef-bet’ suoni così simile all’ ‘alfabeto’ italiano. L’antico alfabeto ebraico aveva una stretta affinità con l’alfabeto fenicio, e gli antichi greci l’hanno utilizzato come base del loro alfabeto. Le prime due lettere dell’alfabeto ebraico e dell’antico alfabeto fenicio erano aleph e bet, che nell’antico alfabeto greco presero la forma di alfa e beta, nomi che alla fine diedero origine alla parola italiana ‘alfabeto’.

Infatti, molte lettere dell’alfabeto greco hanno nomi simili e si trovano nello stesso ordine (anche se non sempre assomigliano a quelle ebraiche): Alpha, Beta, Gamma, Delta … Zeta … Theta, Kappa, Lambda, Mu , Nu, Pi, Rho, Sigma, Tau.

A differenza della lingua italiana, in ebraico si scrive da destra a sinistra. Questa transizione all’inizio potrebbe essere strana, ma gli alunni del corso di ebraico si abituano molto rapidamente.

Ci sono 22 lettere di base nell’alfabeto ebraico e in più, cinque forme finali (per le lettere kaf, mem, nun, pei e tzadik), che sono presenti solo alla fine (il lato sinistro) di una parola.

Le lettere ebraiche hanno valori numerici. Il metodo di assegnare valori numerici alle lettere dell’alfabeto ebraico si chiama Ghimatria (o Gematria o Ghematria). La Ghimatria è anche un metodo per ricavare intuizioni mistiche e nuove interpretazioni dei testi sacri e ampiamente utilizzato nella cabbala. L’alfabeto ebraico è un sistema straordinariamente adattabile per trasmettere il pensiero. Inoltre, ispira ancora una calligrafia meravigliosa e c’è un intero folklore dedicato a spiegare il significato spirituale di ogni lettera.

Ci sono alcuni suoni che potrebbero essere nuovi da pronunciare per gli alunni italiani. Questi suoni provengono principalmente dalla parte posteriore della gola. Ma non ti preoccupare con un po’ di pratica della pronuncia ci si esercita e riuscirai a pronunciare tutte le lettere!

Tutte le lettere possono servire da consonanti, sebbene quattro lettere possano essere usate anche come vocali. Le vocali da utilizzare nella parola sono indicate da un sistema di segni che si chiama Nikud (o NikKud o Niqqud). Il Nikkud indica ai lettori quali vocali devono utilizzare.  

Esistono diversi stili di scrittura ebraica. La forma stampata dell’alfabeto ebraico, con le lettere quadrate classiche è nota come stampatello (Dfus) e viene utilizzata per libri, il Vecchio Testamento, giornali e segnali stradali. La forma corsiva (Chtav) è utilizzata per scrivere a mano e le lettere sono più rotonde delle lettere in stampatello. Tuttavia, sia i caratteri in stampatello sia in corsivo non sono collegati, come ad esempio succede in italiano. Tutte le lettere rimangono sempre separate.

L’alfabeto ebraico non è usato solo per l’ebraico. Altre lingue che sono scritte usando l’alfabeto ebraico includono l’ yiddish, il ladino e l’ aramaico.

stampatello - alfabeto ebraico

I primi passi per imparare l’alfabeto ebraico

Il primo passo per imparare l’ebraico richiede di memorizzare l’alfabeto in ordine. Dovrai anche imparare i nomi delle lettere ebraiche, come viene pronunciata ogni lettera. Se sei appassionato della Ghimatria potrai imparare anche il valore numerico delle lettere.

Ecco una tabella con il nome e la pronuncia di ogni lettera ebraica nell’alfabeto:

Alfabeto ebraico - corso di ebraico online

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Le vocali – cosa è il Nikud?

Come già accentato prima, per indicare che vocale dobbiamo utilizzare si usa il Nikud. Esso consiste in un sistema dei punti e trattini, messi sopra e sotto (e a volte a lato) della lettera alla quale dobbiamo aggiungere la vocale.

Il Nikud è usato principalmente nel Tanach ( il Vecchio Testamento), nel siddur (libro di preghiere), nei libri per i bambini e nei libri per lo studio della lingua ebraica. Tuttavia, nell’uso quotidiano delle lettere ebraiche, così come nei libri e giornali, il Nikud non viene utilizzato.

Gli israeliani e madrelingua in ebraico non utilizzano il Nikud, non ne hanno bisogno. Chi parla ebraico sa leggere le parole in base al contesto e al riconoscimento delle parole. Anche chi studia ebraico impara pian piano di riconoscere le parole e pronunciarle e leggere senza i puntini. Conoscendo le parole non c’è più bisogno delle indicazioni su come pronunciarle e si può imparare a leggere senza il Nikud.

Nikkud

Il Daghesh – il puntino dentro la lettera

Il Daghesh è il puntino che a volte compare all'interno di una lettera per ragioni grammaticali. Può apparire in quasi tutte le lettere in ebraico. Con la maggior parte delle lettere, il Daghesh non influisce in modo significativo sulla pronuncia della lettera. Nelle lettere Bet, Kaf e Pei, invece, il Daghesh indica che la lettera dovrebbe essere pronunciata con il suo suono duro (b, k, p) piuttosto che con il suo suono morbido (v, h, f). Ad esempio: Bet con un Daghesh si pronuncia Bet, invece senza il Daghesh diventa Vet; Kaf senza Daghesh si pronuncia Haf; Pei senza Daghesh si pronuncia Fei.

Alfabeto ebraico - Le lettere finali in ebraico

Cinque delle lettere ebraiche hanno forme finali. Vale a dire, quando una di queste lettere si trova alla fine di una parola, è scritta in modo diverso rispetto a quando appare all'inizio o nel mezzo di una parola. La modifica della forma di una lettera, tuttavia, non ne cambia la pronuncia o la traslitterazione. Le 5 forme finali sono elencate di seguito:

Forme finali delle lettere ebraiche

Le lettere gutturali

Quattro delle lettere ebraiche sono chiamate gutturali. Sono chiamati gutturali perché sono pronunciati nella parte posteriore della gola. Le consonanti gutturali sono ה, ע, א e ח.

La pronuncia delle lettere ebraiche Alef e Ayin

Alef א e Ayin ע sono muti, privi di qualsiasi valore fonetico. Quindi come dovresti pronunciarli quando si presentano con parole ebraiche?

Quando queste due consonanti si incontrano in una parola, nessuna delle due consonanti avrà un valore fonetico; verranno pronunciate solo le vocali assegnate. Ciò significa che se a una א o ע viene assegnata una vocale "a", verrà pronunciata solo quella vocale. A questo punto, quindi, è solo importante sapere che א e ע sono muti e solo le vocali loro assegnate avranno un valore fonetico.

Le lettere che sono facilmente confondibili

Per lo studente principiante, alcune coppie o gruppi di consonanti a volte possono assomigliarsi e confondersi. Probabilmente avrai anche notato che alcune lettere ebraiche possono suonare allo stesso modo.

Lettere che hanno un aspetto simile, ma non uguale!

  1. ב (Bet) - כ (Kaf)
  2. ה (Hei) - ח (Ḥet) - ת (Tav)
  3. שׂ (Sin) - שׁ (Shin)
  4. ם (Mem nella sua forma finale) - ס (Samek)
  5. ד (Dalet) - ר (Resh)
  6. ו (Vav) - ז (Zayin)
  7. ו (Vav) - ן (Nun nella sua forma finale)
  8. ך (Kaf nella sua forma finale) – ר (Resh)

Consonanti in ebraico che si pronunciano in modo uguale

  1. ט (Tet) - ת (Tav)
  2. כּ (Kaf) - ק (Kof)
  3. ס (Sameh) - שׂ (Sin)
  4. כ (Haf) - ח (Het)
  5. א (Alef) - ע (Ayin)

Cosa sono i numeri ebraici?

L'ebraico non ha un insieme separato di caratteri per rappresentare i numeri e si utilizzano i numeri come in Italia. Piuttosto, come già accennato prima, si utilizza la Ghimatria, un metodo dove  ogni lettera dell'alfabeto ebraico rappresenta un valore numerico. Questi valori possono essere usati come numeri, in modo simile al modo in cui i romani usavano alcune delle loro lettere (I, V, X, L, C, D, M) come numeri. Le consonanti da א a ט rappresentano i numeri 1–9. Le consonanti da י a צ rappresentano i numeri 10–90 (10, 20, 30, ecc.). E da ק a ת rappresentano i numeri 100, 200, 300 e 400.

Poiché ogni lettera dell'alfabeto ha un valore numerico, ogni parola ha anche un valore numerico. Il valore numerico di una parola è determinato sommando i valori di ogni lettera. L'ordine delle lettere all'interno della parola è irrilevante per il loro valore.

Per fare gli esercizi di Ghimatria, clicca qui.

Gematria - Ghimatria - Ghematria

DOVE POSSO IMPARARE L'ALFABETO EBRAICO?

Comprendere la lingua ebraica è un modo per riconnetterci alla cultura ebraica, ad Israele e al Vecchio Testamento. Una delle grandi cose dei nostri giorni ed età è che anche se non riesci a trovare una scuola che ti insegni la lingua ebraica moderna ed antica, i corsi online possono offrirti un'opportunità unica per imparare l'ebraico.

Se vuoi saperne di più sulla lingua ebraica moderna, puoi provare i  nostri corsi di ebraico online da corsoebraico.com.

Corsoebraico.com è un importante mezzo di apprendimento dell'ebraico che offre corsi online on-demand (al momento in aggiornamento), e materiali per l'apprendimento dell'ebraico.

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Sukkot

SUKKOT – LA FESTA E LE SUE PAROLE

Sukkot è la festa delle capanne ed è la più gioiosa delle tre feste di pellegrinaggio dell’epoca biblica. Qui vediamo insieme alcuni fatti interessanti su questa festa antica e vediamo cosa è esattamente Sukkot – la festa e le sue Parole!

Il significato – Che cosa è Sukkot?

In ebraico, Sukkot, vuol dire ‘capanne’, che è la forma plurale di Sukka (o Sukkah – capanna). Le capanne sono le strutture temporanee che si costruiscono e in cui ci si festeggia durante la settimana in cui cade la festa.

Sukkot – סוּכּוֹת

Sukka / Sukkah – סוּכָּה

Festa – (Hag) – חַג

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Che cosa si festeggia a Sukkot?

Le capanne sono costruite per ricordare ed assomigliare alle capanne che gli ebrei usavano per dormire mentre camminavano nel deserto per 40 anni. Così come afferma il versetto, “Le [vostre] generazioni successive dovrebbero sapere che ho fatto vivere i figli d’Israele in rifugi quando li ho portati fuori dal paese d’Egitto”.

Infatti, le Sukkot sono le prime versioni delle nostre moderne tende da campeggio. Dopo che D-o liberò gli ebrei dalla schiavitù, loro costruirono strutture robuste ma non permanenti che erano facilmente trasportabili e vi si rifugiarono durante il loro viaggio che durò 40 anni verso la Terra d'Israele. In commemorazione di questo fatto, si costruiscono le capanne.

Un altro nome della festa è Hag Ha Assif - la festa del raccolto. Sukkot ha anche una connotazione agricola, segnando il momento in cui sono stati conclusi i raccolti ed è terminata la vendemmia.

Egitto - (Mitzraim) - מִצְרַיִם

Schiavitù - (Avdut) - עַבְדוּת

Hag Ha Assif - חַג הָאָסִיף

Quando cade la festa delle capanne?

Sukkot è la terza delle quattro feste nel mese di Tishrei del calendario ebraico e, viene celebrata cinque giorni dopo lo Yom Kippur e quindici giorni dopo Rosh HaShana. Inizia al calar della notte del 15 (ט"ו in Ghimatria) del mese di Tishrei, quando la luna è piena e dura fino al 21 ( כ"א) di Tishrei.

Yom Kippur - יוֹם כִּפּוּר

Luna - (Yare'ah) - יָרֵחַ

Sukkah

Come costruire una Sukka?

Prima della festa si costruiscono delle capanne e gran parte di Sukkot viene passato dentro di esse.

Una sukka può essere costruita praticamente ovunque, a condizione che sia sotto il cielo. Infatti, passeggiando per le strade in Israele durante questo periodo, si possono vedere le capanne costruite dappertutto.

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Ci sono numerose regole da seguire quando si costruisce una sukka. Le regole e i regolamenti sono descritti in dettaglio nello Shulchan Aruch, la più importante raccolta di leggi ebraiche. Ad esempio, ci dovrebbero essere almeno 3 pareti che misurano almeno 28 pollici di lunghezza e 40 pollici di altezza. Il tetto deve essere realizzato con materiali naturali con alcune parti aperte al cielo. Inoltre, bisogna essere in grado di vedere le stelle attraverso il tetto. Se non vi piace costruire una sukka da soli, potete acquistare un kit- sukka già pronto.

L'interno della sukka è da decorare! Molte capanne sono adornate con disegni fatti dai bambini. Ad esempio, le immagini di frutta e verdura stampate su cartoncino e colorate dai bambini possono essere facilmente appese al tetto della sukka. Anche le catene di carta sono molto utilizzate!

Cielo - (Shamaim) - שָׁמַיִם

Stelle - (Kohavim) - כּוֹכָבִים

Tetto - (Gag) - גַּג

Frutta - (perot) - פֵּרוֹת

Verdura - (Yerakot) - יְרָקוֹת

Cosa si fa durante la festa di Sukkot?

Durante la festa, la capanna diventa la seconda casa, e viene trattata e rispettata come la propria casa. Si trascorre più tempo possibile nella sukka.

Mangiare e dormire dentro la sukka è obbligatorio per i maschi adulti. Si mangiano tutti i pasti, si studia e si passa il tempo libero dentro la Sukka. La famiglia dorme, a volte, tutti insieme, dentro la Sukka.

Casa - (Bait) - בַּיִת

Mangiare - (Le'echol) - לֶאֱכֹל

Dormire - (Lishon) - לִישֹׁון

Che cosa si mangia a Sukkot?

Tra i cibi tradizionali della sukka si possono trovare la challah, piatti in pentola comodi da trasferire nella sukka, a base di una selezione di verdure autunnali. Spesso si mangiano delle zuppe e dei cibi ripieni.

Come si festeggia la fesa di Sukkot?

Sukkot è una festa gioiosa nella tradizione ebraica. Quale modo migliore per festeggiare se non cantando e ballando?

Inoltre è la festa in cui tutti invitano gli amici e i parenti (e anche gli estranei) per stare insieme a loro nella loro Sukka. Si è ospitali con tutti!

Ogni giorno di Sukkot (oltre allo Shabbat) si prende un lulav (ramo verde di palma), tre hadasim (mirti) e due aravot (salici), insieme ad un etrog (cedro). Li si tiene uniti, si benedice e li si scuotono dolcemente in sei direzioni. Questo è spesso indicato come "lulav ed etrog" o "Arba'a Minim" - "le quattro specie".

Cantare - (Lashir) - לַשִּׁיר

Ballare - (Lirkod) - לִרְקֹוד

Le quattro specie - (Arba'at Ha Minim) - אַרְבַּעַת הַמִּינִים

Sukkot - le quattro specie -  lulav, hadas, arava, etrog

Sukkot - simboli

Le quattro specie sono descritte nel terzo libro della Torah, in Levitico 23:40. Il lulav e l'etrog sono benedetti e scossi nella sukka nelle ore mattutine di ciascuno dei sette giorni di Sukkot. Sebbene ci siano numerose interpretazioni dietro il simbolismo di questa coreografia, la più nota è la rappresentazione che la presenza di Dio è continuamente intorno a noi.

Ciascuno delle quattro specie contiene un simbolismo e rappresenta una parte diversa del corpo umano: le foglie di mirto assomigliano agli occhi, il salice indica le labbra e il ramo di palma indica la spina dorsale. L'etrog simboleggia il cuore.

Occhi - (Einayim) - עֵינַיִים

Labbra - (Sfataim) - שְׂפָתַיִים

Spina dorsale - (Amud Shidra) - עַמּוּד שִׁידְרָה

Cuore - (Lev) - לֵב

Festa di pellegrinaggio - Cosa era la festa delle Capanne?

La festa delle capanne è una delle tre feste di pellegrinaggio prescritte nella Torà.

Quali sono le feste del pellegrinaggio? La Torah obbliga gli ebrei a recarsi in pellegrinaggio al Tempio tre volte l'anno - Pesach, Shavuot e Sukkot - portando sacrifici e altre donazioni.

Quanto dura la festa delle capanne?

La risposta è 'dipende'. Come anche alcune altre feste ebraiche, la durata della festa dipende da dove vi trovate. Sei siete in Israele Sukkot dura 7 giorni, se vivete fuori da Israele Sukkot dura 8 giorni. Questa pratica probabilmente derivava dalla difficoltà di comunicare nei tempi antichi. Le feste ebraiche erano tradizionalmente basate sugli avvistamenti della luna. Se vi foste trovati nella diaspora, ci sarebbe voluto del tempo per sapere quando effettivamente avrebbe avuto inizio la festa. Con due date di inizio, si poteva essere abbastanza certi che almeno una di esse fosse corretta. La voce si diffonde molto più rapidamente al giorno d'oggi, ma l'usanza è ormai diventata tradizione.

Dipende - (Talui) - תָּלוּי

Tradizione - (Masoret) - מָסֹורֶת

Cosa è Simchat Torah?

Gli ultimi giorni di Sukkot vengono celebrati in modo molto diverso a seconda di dove abitate.

Immediatamente dopo i sette giorni di Sukkot, entriamo in Shemini Atzeret e Simchat Torah. Nella diaspora, questa festa si estende per due giorni, in Israele è limitata a un solo giorno.

In Israele, il giorno dopo Sukkot vengono celebrate assieme sia Simchat Torah, che il Shemini Atzeret.

Fuori da Israele, Shemini Atzeret viene celebrato il giorno dopo la fine di Sukkot e Simchat Torah ha il suo giorno separato!

Simchat Torah festeggia l'inizio del ciclo annuale della lettura della Torah. La Simchat Torah viene celebrata ballando e cantando con la Torah, mentre si terminano gli ultimi versi dell'ultimo libro del Deuteronomio e, si iniziano a cantare i primi versi della Genesi.

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Hag Sameah - !חַג שָׂמֵחַ

Hag Sameah - !חג שמח

TUTTE LE DOMANDE SULLA LINGUA EBRAICA – parte 2

Hai cominciato a studiare l’ebraico? Stai facendo i tuoi primi passi in questa meravigliosa strada dello studio di una lingua nuova, ma antica allo stesso tempo? Qui troverai tutte le domande sulla lingua ebraica 2 che forse volevi chiedere ma non hai mai osato!

Tutte le domande sulla lingua ebraica 2

Come si scrive e si legge l’alfabeto ebraico?

Per leggere in ebraico dovresti imparare un nuovo (ma il realtà molto vecchio) alfabeto, che è l’alfabeto ebraico. In ebraico si legge da destra a sinistra. L’ebraico è una lingua semitica e, come la maggior parte delle lingue semitiche antiche, l’alfabeto non ha le vocali. Quindi per cominciare ad imparare a leggere si utilizza il ‘Nikud ‘.

Cosa è il 'Nikud '? E' un sistema di indicazione con puntini e trattini, tracciati sopra e sotto le lettere. Questo metodo serve per indicare come bisogna pronunciare correttamente le parole e in un certo senso 'sostituiscono' la presenza delle vocali.

Questo sistema è utilizzato nel Tanah (Il vecchio Testamento), ma anche nei libri per i bambini e per gli studenti principianti di ebraico. I madrelingua ebraico non utilizzano il Nikud e scrivono e leggono senza di esso.

Tutte le domande sulla lingua ebraica 2: Come scrivono gli israeliani?

La maggior parte degli israeliani scrivono in ebraico. Gli israeliani scrivono da destra a sinistra con l'alfabeto ebraico. molto facile!

L'alfabeto ebraico
L'alfabeto ebraico

Cosa vuol dire Aleph?

Aleph o Alef è la prima lettera dell'alfabeto ebraico, chiamato anche Alef - Bet (o Aleph - Beit).

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Tutte le domande sulla lingua ebraica 2: Chi parla ebraico?

Culturalmente, la lingua ebraica è considerata la lingua del popolo ebraico. L’ebraico moderno è una delle lingue ufficiali dello stato di Israele (assieme all’arabo e all’inglese), pertanto è utilizzata dai 9 milioni di abitanti di Israele, tra cui ebrei, cristiani, musulmani ed altri, e inoltre la parlano circa 550.000 israeliani che vivono all’estero.

Tutte le domande sulla lingua ebraica 2: Cosa vuol dire "Baruch Ha Shem"?

Baruch Ha Shem - בָּרוּךְ הַשֵּׁם è un'espressione di gratitudine a Dio e, anche una risposta positiva quando si chiede a una persona come sta.

Come si dice "auguri" in ebraico?

In ebraico la parola auguri dipende dal motivo per cui si fa gli auguri.

Ad esempio, se vorresti fare gli auguri per il compleanno 'Mazal Tov' - מַזָּל טוֹב sarà il modo giusto per farli. Altri motivi per i quali si può dire Mazal Tov (o Mazel Tov, come lo dicono di solito gli americani) potrebbero essere la nascita del bambino o anche la laurea.

Invece, se vorresti fare gli auguri per una delle festività del calendario ebraico dovresti dire 'Hag Sameah' - חַג שָׂמֵחַ.

Come si scrivono i numeri in ebraico?

I numeri in ebraico si scrivono esattamente come in italiano! 🙂 Esiste però un altro modo con il quale potete scrivere i numeri e si chiama la Gematria (o la Ghimatria).

La ghimatria è un sistema numerico in cui le lettere dell’alfabeto ebraico corrispondono a numeri. Cosi si può esprimere ogni numero tramite le 22 lettere dell'alfabeto ebraico!

Come si calcola la gematria?

Ci sono diversi modi per calcolare il valore numerico delle lettere nell’alfabeto ebraico. Il metodo principale consiste nell’assegnare a ogni lettera un suo valore specifico.

Le prime dieci lettere dell’alfabeto hanno i valori 1-10; la lettera Alef uguale a 1, Bet a 2, Gimmel a 3 e così via fino alla Yud, la decima lettera dell’alfabeto, uguale a 10.

Le prossime 9 lettere hanno i valori 20, 30, 40…100 e le restanti lettere hanno i valori di 200, 300 e 400.  

La lettera, Kaf, quindi è uguale a 20, poi Lamed, uguale a 30 e così via fino alla Kuf, che ha il valore di 100. Le ultime tre lettere, Resh, Shin, Taf, uguali a 200, 300 e 400 in corrispondenza.

1 - Aleph - א
2 - Bet - ב
3 - Gimel - ג
4 - Daleth - ד
5 - Heh - ה
6 - Vav - ו
7 - Zayin - ז
8 - Het - ח
9 - Tet - ט
10 - Yud - י
20 - Kaf - כ
30 - Lamed - ל
40 - Mem - מ
50 - Nun - נ
60 - Samech - ס
70 - Ayin - ע
80 - Peh - פ
90 - Tzady - צ
100 - Koof - ק
200 - Reish - ר
300 - Shin - ש
400 - Taf - ת
500 - Kaf (finale) - ך
600 - Mem (finale) - ם
700 - Nun (finale) - ן
800 - Peh (finale) - ף
900 Tzady (finale) ץ

Esistono anche degli esercizi per praticare questo metodo!

Tutte le domande sulla lingua ebraica 2: Quando si dice "Shalom"?

Si può dire Shalom sia quando si incontra sia per il saluto d'addio. Inoltre si può scrivere come un saluto all'inizio o alla fine di una lettera.

Quando si dice "Chag Sameah"?

Si dice Chag Sameah - חַג שָׂמֵחַ, quando si augura una buona festa, utilizzata per qualsiasi festività ebraica!

Lezioni di ebraico - dove le posso trovare?

Le lezioni di ebraico si possono trovare facilmente online. Esistono lezioni private e di gruppo e puoi anche studiare ebraico da autodidatta, consultando il nostro sito per qualsiasi domanda che potresti avere lungo gli studi! Inoltre ci sono tanti corsi online, che potrai fare nel tuo tempo libero, negli orari che sono comodi per te e direttamente da casa tua!

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TUTTE LE DOMANDE SULLA LINGUA EBRAICA – parte 1

Hai cominciato a studiare l’ebraico? Stai facendo i tuoi primi passi in questa meravigliosa strada dello studio di una lingua nuova, ma antica allo stesso tempo? Qui troverai tutte le domande sulla lingua ebraica che forse volevi chiedere ma non hai mai osato!

TUTTE LE DOMANDE SULLA LINGUA EBRAICA

Come si scrive in ebraico? Come si scrivono le lettere ebraiche?

Del primo alfabeto ebraico si ha notizia in epoca biblica ed è strettamente correlato all’alfabeto fenicio, l’alfabeto verificato più antico del mondo. A differenza della maggioranza delle lingue, in quali si scrive da sinistra a destra, in ebraico si scrive da destra a sinistra. Nell’alfabeto della lingua ebraica moderna ci sono 22 lettere. Non esistono lettere maiuscole e minuscole in ebraico e, alcune lettere in ebraico si scrivono in modo diverso a seconda della loro posizione nella parola. Inoltre, in ebraico ci sono lettere diverse per una scrittura a mano e per la stampa , un po’ come lo stampatello e il corsivo in italiano.

Come si chiama l'alfabeto israeliano?

L'alfabeto Israeliano è l'alfabeto ebraico. L'alfabeto ebraico si chiama Alef - Bet, con il nome delle prime due lettere in esso.

TUTTE LE DOMANDE SULLA LINGUA EBRAICA - Come si scrive in ebraico? Come si scrivono le lettere ebraiche?

Quanto è difficile imparare l'ebraico?

L’ebraico è facile! Ma come? Ti starai chiedendo: la lingua con le lettere quadrate strane che si scrive da destra a sinistra è facile?! D’accordo, l’ebraico ha anche alcuni elementi diversi, particolari rispetto alle altre lingue, come qualsiasi altra nuova lingua. Però non è tutto cosi spaventoso come potrebbe sembrare e l’ebraico è più semplice di quanto pensi!

Il primo motivo perché questa lingua è facile è perché l’alfabeto ebraico è facile. Ci sono soltanto 22 lettere da imparare. Tra queste lettere solo 5 hanno anche una “forma finale”. Vuol dire che hanno un aspetto diverso se si presentano alla fine della parola, rispetto a quando sono collocate in altre posizioni. Questo fa sì che ci sono solo 27 nuovi simboli da imparare a riconoscere.

Inoltre, non ci sono tante parole nella lingua moderna ebraica, c’è solo UN articolo e soltanto 3 tempi verbali. L’ ebraico è una lingua con tanta logica nella sua costruzione e, inoltre ha preso in prestito tante parole da altre lingue. Per tutti questi motivi, qualsiasi persona può imparare facilmente la lingua ebraica!

Le domande sulla lingua ebraica: Come si ringrazia in ebraico?

Forse la parola più importante che dovrai sapere in ebraico: 'TODA' - תּוֹדָה

Per dire 'grazie mille' potresti dire semplicemente: 'TODA RABA' - תּוֹדָה רַבָּה

E se proprio vuoi far vedere le tue conoscenze della lingua potresti utilizzare i termini 'ROV TODOT' - רוֹב תּוֹדוֹת, oppure 'RAV TODOT' - רַב תּוֹדוֹת per dire 'grazie mille' in modo più formale.

Le domande sulla lingua ebraica: Come si risponde a "Shalom"?

Che cosa vuol dire 'SHALOM' - שָׁלוֹם ? Shalom è una parola di saluto, detta quando ci si incontra o ci si separa. Shalom vuol dire anche 'Pace'.

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Cosa si risponde allora quando qualcuno vi dice la parola 'Shalom'? Puoi semplicemente rispondere con la stessa parola 'Shalom'. Oppure utilizzare lo slang, dicendo 'Hey' - הַיְי o 'Ahalan' - אַהֲלֶן (Aabbiamo già detto che in ebraico si utilizzano anche tante parole di altre lingue?:)

Se invece vuoi mostrare la tua vera padronanza della lingua ebraica, potresti rispondere 'SHALOM U BRA'HA' - שָׁלוֹם וּבְרָכָה, una risposta semplice ed elegante!

TUTTE LE DOMANDE SULLA LINGUA EBRAICA - parte 1 - Shalom, Hey, Ciao

Come si dice "buongiorno" in ebraico?

Quando vuoi augurare a qualcuno il Buongiorno, puoi dire semplicemente:

'BOKER TOV' - בֹּוקֶר טוֹב

Un altro modo elegante per dire buongiorno, oppure rispondere se qualcuno dice 'BOKER TOV' è con l'espressione 'BOKER OR' - בֹּוקֶר אוֹר (letteralmente 'una mattina di luce').

Le domande sulla lingua ebraica: Cosa vuol dire "Mazel Tov"?

Mazel tov , o come si dice correttamente in ebraico 'Mazal Tov' - מַזָּל טוֹב , è una benedizione per esprimere gli auguri per un evento felice e significativo. In poche parole, vuol dire semplicemente 'Auguri'!

Cosa vuol dire Shanah Tova? Quando si dice "Shanah Tovah"?

SHANAH TOVA - שָׁנָה טוֹבָה è l'augurio che si fa per il capodanno ebraico. Se vuoi dirlo come un vero israeliano, puoi fare una bella figura dicendo:

'SHANAH TOVA U METUKA' - שָׁנָה טוֹבָה וּמְתוּקָה (auguri di un anno buono e dolce).

Qual è il valore numerico delle lettere ebraiche?

Ogni lettera ebraica corrisponde ad un valore numerico, e può essere utilizzata per scrivere numeri e per un’interpretazione numerica delle parole.

Il fatto di poter convertire le lettere in numeri e viceversa ha portato, nella mistica ebraica, al metodo interpretativo chiamato “Ghimatria”. Nella ghimatria (o Ghematria) si cercano relazioni tra parole e nomi della Bibbia, correlandone i valori numerici e viceversa.

La ghimatria o ghematria è un sistema numerico in cui le lettere dell’alfabeto ebraico corrispondono a numeri. La ghimatria calcola l’equivalente numerico di parole e frasi sommando i numeri delle lettere. Questo fa sì che si può “fare lo spelling” delle parole con i numeri . Inoltre i numeri che corrispondono alle lettere possono sommarsi nelle parole ottenendo nuovi valori numerici.

Le domande sulla lingua ebraica: Quando si dice "Refua Shalema"?

Si dice 'REFUA SHLEMA' - רְפוּאָה שְׁלֵמָה quando si fanno gli auguri di guarigione ad una persona malata o ferita. Altri modo per dire REFUA SHLEMA possono essere

'HA'HLAMA MEHIRA' - הַחְלָמָה מְהִירָה, oppure 'TIHIYE BARI' תִּהָיֶה בָּרִיא.

Dove si studia l'ebraico?

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TUTTE LE DOMANDE SULLA LINGUA EBRAICA - parte 1
Lag BaOmer - la festa e le sue parole

LAG BAOMER – LA FESTA E LE SUE PAROLE

Cosa vuol dire Lag BaOmer?

Lag BaOmer viene festeggiato al 33esimo giorno del conteggio dell’Omer, che è il periodo di lutti di sette settimane (49 giorni) che trascorre tra Pesach fino alla festività di Shavuot. Nel periodo di Omer tante attività sono proibite, tra cui i matrimoni, ballare e cantare e anche tagliare i capelli.

Il 33esimo giorno dell’Omer è invece un giorno festivo, che cade sempre il giorno 18 del mese Iyar nel calendario ebraico, nel periodo di aprile – maggio del calendario gregoriano; in questo giorno si possono fare tutte le attività proibite durante il resto del conteggio dell’Omer.

Ogni lettera ebraica ha il suo valore numerico, seguendo le regole della Ghimatria, la somma della lettere Lamed (30 – ל) e Ghimel (3 – ג), che messe insieme si leggono ‘lag’ (ל”ג). ‘Ba Omer’ (בעומר) vuol dire in ebraico ‘nell/dell’Omer’, perciò Lag BaOmer significa semplicemente il ’33esimo giorno dell’Omer’.

Conteggio dell’Omer – (Sfirat ha Omer) סְפִירַת הָעוֹמֶר

Matrimonio – (Hatuna) חֲתונָּה

Ballare – (Lirkod) לִרְקוֹד

Cantare – (Lashir) לַשִּׁיר

Tagliare i capelli – (Lehistapèr) לְהִסְתַּפֵּר

Perché e quando si festeggia Lag BaOmer?

Si festeggia questa festa per ricordare due principali avvenimenti:

1 –  In questo giorno è mancato Rabbi Shimon bar Yochai, uno dei più brillanti allievi di Rabbi Akiva. Rabbi Shimon bar Yochai fu il primo ad insegnare pubblicamente la dimensione mistica della Torah, conosciuta come la Kabbalah, e scrisse anche il testo classico della Kabbalah, lo Zohar. In quel giorno, prima della sua morte, rivelò numerosi segreti Kabbalastici. Inoltre, prima della sua morte egli chiese espressamente che il giorno dell’anniversario della sua morte diventasse un giorno di festeggiamento.

2 – Il secondo motivo per i festeggiamenti arriva dal Talmud (uno dei testi sacri dell’ebraismo), che racconta che durante questa stagione una piaga, o misteriosa malattia, uccise 24 mila di studenti di Rabbi Akiva perché si mancavano di rispetto tra di loro. Altre fonti indicano come causa della morte di così tanti studenti la rivolta di Bar Kokhba (nella quale Rabbi Akiva ebbe un ruolo di primo piano). Si dice che il conteggio dell’Omer, il periodo di lutto, viene osservato in memoria degli studenti e della loro punizione. Questa piaga cessò al Lag BaOmer, il 33° giorno dell’Omer, e di conseguenza, divenne un giorno felice, segnando una pausa di 24 ore nel periodo di lutto.

Kabbalah – קַבָּלָה

Segreto – (Sod) סוֹד

Festa – (Hag) חַג

Malattia – (Mahala) מַחֲלָה

Rispetto – כָּבוֹד

Lutto – (Evel) אֵבֶל

Però, ma – (Aval) אֲבָל

Festa di Lag BaOmer

Chi è stato Rabbi Akiva?

Prima di diventare un rabbino, Akiva era un povero pastore, sposato con una donna di nome Rachel. Lei gli convisse di studiare e in seguito lui divenne un rabbino molto saggio e rispettoso.

Circa 2000 anni fa l’esercito romano invase Israele e distrusse il secondo tempio di Gerusalemme. Agli ebrei fu proibito di praticare l’ebraismo e di studiare la Torah. Nonostante ciò alcuni rabbini rifiutarono di obbedire alle regole dei romani ed insegnavano la Torah di nascosto.

Rabbi Akiva era uno di quei rabbini, e continuava ad insegnare ai suoi alunni la Torah. Venuti a conoscenza del fatto, i romani cominciarono a cercarlo, così Akiva inizio a pensare ad un modo per proteggersi e proteggere i suoi alunni mentre  insegnava loro la Torah.

Egli chiese agli alunni di portare archi, frecce e pranzi al sacco. Gli alunni passarono dai campi e fecero finta di andare a caccia e non a studiare con il rabbino. I soldati romani, quando videro gli alunni che andavano ‘a caccia’ li fecero passare.

Così Rabbi Akiva e i suoi alunni (travestiti da cacciatori) andavano nei campi e nei boschi e si nascondevano in una caverna, dove studiavano insieme la Torah.

Pastore – (Roe Tzon) רוֹעֵה צֹאן

Studiare – (Lilmod) לִלְמוֹד

Insegnare – (Lelamed)   לְלַמֵּד

Andare a caccia – (Latzud) לָצוּד

Cacciatore, freccia ed arco

Chi è stato Rabbi Shimon Bar Yochai?

Shimon Bar Yochai era uno dei migliori alunni di Rabbi Akiva e ha scritto tanti testi ebraici di grande importanza. Durante la persecuzione dei romani, egli era determinato ad assicurarsi che la Torah non sarebbe stata dimenticata. I romani l’hanno condannato a morte e quindi fu costretto a nascondersi.

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Rabbi Shimon e suo figlio Elazar scapparono insieme al nord di Israele. Non avevano nè cibo nè acqua, ma accadde un miracolo ed un carrubo germogliò nella caverna in cui si nascondevano, assieme ad una fonte di acqua.

Così Rabbi Shimon e il figlio Elazar trascorsero 12 anni, studiando tutti i giorni la Torah. La storia narra che un giorno arrivò il profeta Eliyahu, annunciando che il leader dei romani era mancato e che Rabbi Shimon non fosse più in pericolo.

Rabbi Shimon diventò il più grande maestro ed insegnante di Torah della sua generazione. All’ultimo giorno della sua vita, chiamò tutti i suoi alunni e raccontò per tutta la giornata tutti i segreti della Torah e della Kabbalah. Si narra di quella giornata che Rabbi Shimon era circondato da fuoco e luce e nessuno poteva avvicinarlo mentre raccontava i segreti della Kabbalah. Alla fine della giornata il fuoco finalmente si spense e riuscirono a vedere il suo volto, era già morto, e sorrideva.

Figlio – (Ben) בֵּן

Cibo – (Ohel) אוֹכֶל

Acqua – (Maim) מַיִם

Fuoco – (Esh) אֵשׁ

Caverna – (Me’ara) מְעָרָה

La caverna di rabbi Shimon Bar Yochai e suo figlio Elazar

 Come si festeggia Lag Baomer?

Nel corso degli anni, Lag BaOmer è diventata una festa celebrata in vari modi. È un giorno in cui si tengono matrimoni ebraici, si accendono falò e si tagliano persino i capelli. Molte persone fanno anche sport o escono per i picnic e festeggiano con le loro famiglie.

I falò

Per celebrare la festa gli ebrei di tutto il mondo accendono dei falò. I falò sono fatti in ricordo del fuoco che circondava Rabbi Shimon, e per festeggiare la grande luce che Rabbi Shimon Bar Yochai ha portato nel mondo. In Israele i bambini raccolgono dei legni già settimane prima della festa, per preparare dei falò più grandi possibile.Si tengono grandi feste pubbliche e si bruciano le torri di legno.Le città israeliane sono piene di torce e falò nelle strade.

Falò – (Medura) מְדוּרָה

Luce – (Or) אוֹר

Tagli di capelli

È usanza di alcuni ebrei di non tagliare i capelli ai maschi fino all’età di tre anni. Durante il conteggio dell’Omer è proibito tagliare i capelli, ad eccezione della festa di Lag BaOmer. C'è sempre un gran numero di ragazzi che hanno compiuto 3 anni e che sono in attesa per il primo taglio di capelli, ma non l'hanno ancora fatto, ciò significa che durante Lag baOmer c'è sempre un numero altissimo di bambini di 3 anni che tagliano i capelli per la prima volta.

Bambini – (Yeladim) יְלָדִים

Capelli – (Sear) שֵׂיעָר

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Hag Sameah! !חַג שָׂמֵחַ

Lag BaOmer - Hag Sameah לג בעומר שמח

L’ALFABETO EBRAICO NEGLI ANNI

l'alfabeto ebraico lungo la storia

Lo sviluppo dell’alfabeto ebraico negli anni

Quando cominciamo ad imparare l’ebraico, una delle prime cose nuove che dobbiamo apprendere è un nuovo alfabeto. Vediamo insieme le fasi dello sviluppo dell’alfabeto ebraico negli anni, fino ad arrivare all’ebraico moderno, dall’invenzione delle lettere fino ad oggi.

Le prime forme scritte

Fino all’invenzione dei primi simboli scritti, la gente parlava la loro lingua e trasmetteva e insegnava la lingua esclusivamente a voce.

Le prime forme scritte (non contando i disegni antichi nelle caverne, che rappresentavano in se’ un modo di scrittura), risalgono a circa 5000 anni fa. Derivano dalla Mesopotamia, dove è stato utilizzato l’alfabeto samaritano.

L’alfabeto samaritano era costituito da simboli, ciascuno di quali rappresentava un termine. Un’altra scrittura antica è quella egiziana con i famosi geroglifici egizi. La scrittura cinese è stata inventata circa 4000 anni fa, ed è un tipo di scrittura che utilizza i simboli e non le lettere.

L’alfabeto ebraico negli anni

Come è usuale nei primi alfabeti, l’alfabeto ebraico antico presenta diverse varianti locali e mostra anche lo sviluppo nel tempo. Qui vedremo come è cambiato l’alfabeto ebraico negli anni.

L’alfabeto, che poi fu adottato, con modifiche successive, dalla maggior parte del mondo, e che originò i vari alfabeti utilizzati ancora oggigiorno, deriva dall’alfabeto protocananeo (alfabeto proto-sinaitico). E’ uno dei più antichi alfabeti conosciuti.

Dall’alfabeto protocananeo fu sviluppato l’alfabeto fenicio, che divenne uno dei maggiori sistemi di scrittura, diffuso in Europa e Medio Oriente. La maggior parte degli alfabeti moderni si basano su questo alfabeto, incluso l’alfabeto greco, quello latino, il cirillico, l’arabo e ovviamente l’alfabeto ebraico.

L’alfabeto ebraico, quindi, è una delle forme sviluppate dell’alfabeto protocananeo. Dall’alfabeto protocananeo si è sviluppato l’alfabeto fenicio, che costituiva la base per la scrittura dell’alfabeto paleo-ebraico, utilizzata fino all’epoca del secondo tempio. L’alfabeto paleo-ebraico, cosi come anche l’ebraico moderno, aveva 22 lettere, avente solo consonanti, ed era scritto da destra a sinistra.

L’alfabeto paleo-ebraico e quello fenicio si svilupparono dall’alfabeto protocananeo. L’alfabeto paleo- ebraico era in uso durante l’età del bronzo. Questo alfabeto fu rimpiazzato dall’alfabeto aramaico (anch’esso derivato dall’alfabeto protocananeo).

L’alfabeto ebraico moderno apparentemente era derivato dall’alfabeto aramaico piuttosto che dall’alfabeto alfabeto paleo- ebraico, ma nondimeno era fortemente influenzato da quest’ultimo. 

La variante quadrata, alla base dell’alfabeto ebraico moderno, si sviluppò a partire dall’alfabeto aramaico. Fu utilizzato dall’epoca del secondo tempio in poi, quando ha sostituito l’alfabeto paleo-ebraico.

Confronto tra l’alfabeto paleo-ebraico e quello moderno:

Confronto tra l’alfabeto paleo-ebraico e quello moderno - L'ALFABETO EBRAICO NEGLI ANNI

Una piccola curiosità riguardo l’alfabeto greco

Quando l’alfabeto fenico fu adottato dal greco, sono avvenute alcune modifiche dell’alfabeto. Alcune delle lettere hanno cambiato direzione (scritte da sinistra a destra e non viceversa):

( ב, ג, ה, כ, ר);

altre sono state ruotate di 90 gradi ( א, ד, ל, ש).

Alcune lettere non sono state modificate o modificate solo minimamente (ח, ט, נ, ע, ו);

inoltre si sono aggiunte tre lettere (φ, χ, ψ).

I nomi delle lettere non sono stati modificati in modo significativo.

Col tempo, l’alfabeto greco divenne la radice per lo sviluppo di altri diversi alfabeti.

L’alfabeto ebraico negli anni – tutte le lettere

Vediamo insieme l’origine dei nomi antichi delle lettere dell’alfabeto.

Dal nome originale della lettera (dall’alfabeto protocananeo) attraverso i cambiamenti che lettere hanno subito (in seguito alle modifiche della scrittura di queste lettere, o semplicemente per semplificare la loro pronuncia).

Una parte delle lettere dell’alfabeto ebraico ha lo stesso nome da più di 4000 anni!

Alef – א

La prima lettera dell’alfabeto protocananeo probabilmente era chiamata all’inizio “Etsba” (אֶצְבַּע- dito) nel 18 esimo secolo a.C.

300 anni dopo la prima lettera dell’alfabeto protocananeo cambia forma e si chiama “Alef”, che all’epoca significava un “bue”. Nel 13esimo secolo a.C. la lettera si scriveva a forma di un tipo di triangolo, attraversato da una riga, quali simboleggiavano le corna.

I scrittori antichi cercavano un modo più  comodo per scrivere questa lettera. Così  intorno al 10imo secolo a.C. il triangolo viene posizionato in orizzontale. I greci adottano la lettera e la mettono verticalmente, in modo in cui conosciamo oggi la lettera A. Il simbolo di questa lettera passa poi cosi come è al lattino e alle altre lingue derivanti.

La lettera Alef - L'ALFABETO EBRAICO NEGLI ANNI

Bet - ב

E’ nata circa 4000 anni fa e si chiamava “Bet”, derivante dalla parola “bait” (בַּיִת - casa). Dal 12esimo secolo a.C. il modo di scrivere la lettera è cambiato, senza lasciare traccia del simbolo della casa, però il nome della lettera è rimasto uguale.

Quando i greci adottarono la scrittura cnaanita, intorno al 10-9 secolo a.C., chiamano la seconda lettera dell’alfabeto beta (Ββ).

La lettera Beit - L'ALFABETO EBRAICO NEGLI ANNI

Gimel - ג

In principio fu chiamata probabilmente con il nome del cammello “gamal” (גָּמָל). Nelle scritture antiche non è presente un disegno di cammello ma solo due righe che ricordono presubimente il collo e la testa del cammello.

La terza lettera dell’alfabeto greco, la gamma, ha la forma simile a quella dell’alfabeto protocananeo (Г).

La lettera Gimel - L'ALFABETO EBRAICO NEGLI ANNI

Dalet - ד

E’ nata sotto il nome “Dag” (דָּג - pesce), nei secoli successivi ha cambiato forma per semplificare la sua scrittura e ha preso una forma di triangolo. In seguito ha cambiato anche il nome ed è diventata “delet” (דֶּלֶת - porta), probabilmente essendo il simbolo simile ad una porta antica, forse porta di una tenda. In seguito il nome “delet” è stato modificato con il nome “dalet”, utilizzato ancora oggi, per semplificare la pronuncia.

La lettera Dalet - L'ALFABETO EBRAICO NEGLI ANNI

Hei - ה

Il nome nell’alfabeto protocananeo era “He”, che oggigiorno si pronuncia “hu” (הוּא - “lui”, per indicare una persona) e, infatti, aveva la forma di una persona. Ha preso la forma della lettera di oggi dall’11esimo secolo a.C. in poi.

La lettera Hei - L'ALFABETO EBRAICO NEGLI ANNI

Vav -ו

E’ stata chiamata “vav” (וָו), l’appendino. La vav antica era a forma di un chiodo grande.

La lettera Vav - L'ALFABETO EBRAICO NEGLI ANNI

Zain - ז

Probabilmente il suo nome nell’alfabeto protocananeo era “zanav” (זָנָב - coda). Nell’11esimo secolo a.C. la lettera ha cambiato forma e anche il nome, diventando “zain” (זַיִן - nella lingua cnaanita significava una parte della lama dell’arma, o del coltello).

La lettera Zain - L'ALFABETO EBRAICO NEGLI ANNI

Het - ח

Con l’invenzione dell’alfabeto protocananeo la lettera è stata chiamata “Halon” (חַלּוֹן – finestra). Intorno al 10° secolo a.C. il nome della lettera cambia e diventa “het” (combinando la prima lettera della parola con l’ultima lettera dell’alfabeto חת), probabilmente per facilitare la pronuncia del nome della lettera. Il numero delle linee nella lettera si riduce pian piano (in greco, infatti, diventa la H, con una sola linea orizzontale).

La lettera Het - L'ALFABETO EBRAICO NEGLI ANNI

Tet - ט

Probabilmente chiamata all’inizio “Tabur” (all’epoca significava "il centro", "in mezzo"). Anche in questo caso il nome della lettera è stato modificato e diventato “Tet” (combinando anche qui la prima lettera della parola con l’ultima lettera dell’alfabeto טת), che poi è diventato טית.

La lettera Tet - L'ALFABETO EBRAICO NEGLI ANNI

Yod – י

Questa lettera è stata chiamata “mano” (יָד - Yad), che poi, durante gli anni, è diventata Yod oppure Yud.

La lettera Yud

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Kaf - כ

Prende il suo nome dal palmo della mano “Kaf yad” (כַּף יָד). Nell’alfabeto fenicio sono state disegnate solo le dita (togliendo la linea lunga che rappresentava il resto del braccio). I greci l’hanno adottata come la lettera Kappa (con un simbolo che ricorda quattro dita).

La lettera Kaf

Lamed – ל

Probabilmente fu chiamata all’inizio “lula’a”  לוּלָאָה (un nodo). In seguito il nome è diventato Lamed, un cambiamento che è stato completato al 10esimo secolo a.C.. Il braccio sinistro della lettera è diventato più lungo, assomigliando ad un attrezzo di guida per il bestiame, chiamato “melamed bakar” (מְלַמֵּד בָּקָר), all’epoca chiamato “lamed bakar”. Da qui presubilmente deriva anche il nome della lettera.

La lettera Lamed

Mem - מ

Probabilmente chiamata all’inizio Maim (acqua- מַיִם). In seguito è stata aggiunta una linea dritta alla forma dell’acqua, con diverse varietà. La trasformazione del nome della lettera da Maim a Mem (togliendo la Yud), è stato fatto per facilitare la pronuncia.

La lettera Mem - L'ALFABETO EBRAICO NEGLI ANNI

Nun - נ

Il primo nome della lettera era Nahash (serpente  - נָחָשׁ). Durante gli anni la lettera ha subito diverse modifiche e cosi è stato cambiato anche il nome della lettera ed è diventato Nun.

La lettera Nun - L'ALFABETO EBRAICO NEGLI ANNI

Sameh - ס

Nell’alfabeto protocananeo si chiamava “Semeh” con la forma di un palo con tre gradini (si presume che fosse un attrezzo fatto di legno). Il nome Semeh si è trasformato in Sameh per facilitare la pronuncia del nome della lettera. I greci l’hanno chiamata Xi (Ξ). La forma della lettera non è stata trasformata dal greco ad altre lingue. In latino è stata utilizzata la lettera X.

La lettera Sameh - L'ALFABETO EBRAICO NEGLI ANNI

Ain - ע

Chiamata “Occhio” (Ain – עַיִן). Durante gli anni la forma della lettera è stata trasformata diverse volte, in un cerchio con un puntino in mezzo, e poi come un cerchio senza puntino, rimanendo solo un cerchio. Da questo lettera nel Greco derivano due lettere, sia l’omicron che l’omega.

La lettera Ain - L'ALFABETO EBRAICO NEGLI ANNI

Peh - פ

Si chiamava “Peh” (bocca – פֶּה).  Qualche centinaia di anni dopo una delle labbra della bocca è stata “rimossa” e ancora dopo è stata posizionata in modo verticale. I greci l’hanno trasformata in Pi (Π), la lettera in latino ha preso la forma della lettera greca Rho.

La lettera Peh - L'ALFABETO EBRAICO NEGLI ANNI

Tzadi - צ

Si presume che all’inizio si chiamava “Tzipor” (uccello – צִפּוֹר). Dopodiché, con il passare degli anni, il nome è diventato “Tzemah” (una pianta – צֶמַח), e la forma della lettera assomigliava ad un fusto con due foglie. La forma della lettera è cambiata diverse volte, cosi come anche il suo nome, che alla fine si è trasformato in Tzadi di oggi. I greci non utilizzavano questa lettera e non è stata presa nel loro alfabeto.

La lettera Tzadi

Kof - ק

Ha preso il suo nome dal disegno antico di una scimmia “Kof” (קוֹף), dove si vedeva un corpo e una testa, senza braccia e faccia. Con il passato degli anni il simbolo diventò una linea con un cerchio poggiato sopra. I greci l’hanno trasformata nella lettera qoppa Ϙ, che poi è stata cancellata dall’alfabeto greco, e invece, si è ritrovata nel quello latino come la Ǫ, diventando poi la Q di oggi.

La lettera Kof - L'ALFABETO EBRAICO NEGLI ANNI

Resh - ר

In principio fu chiamata "Rosh" (testa – רֹאשׁ), in seguito il disegno di una testa è stato sostituito con una forma di un cerchio poggiato su una linea, per diventare dopo un disegno di una linea con un triangolo da una parte. I greci l’hanno utilizzata come la lettera rho p. Per facilitare la pronuncia del nome della lettera, esso fu modificato in Resh.

La lettera Resh - L'ALFABETO EBRAICO NEGLI ANNI

Shin - ש

Il primo nome della lettera Shin probabilmente era "Shadaim" (i seni – שָׁדַיִם), con una forma che ricorda i seni della donna. Durante gli anni le line arrotondate della lettera diventassero sempre più rettilinee, finché dal 10imo secolo a.C. la forma si stabilizza e diviene W. Probabilmente allo stesso tempo fu cambiato anche il nome della lettera, diventando Shinaim (denti – שִׁנַּיִים), e la forma della lettera ricordava due denti. In seguito il nome è stato accorciato a Shin. I greci, adottandola, l’hanno ruotato di 90 gradi, diventando la Sigma (Σ) e da lì è nata la S Latina.

La lettera Shin - L'ALFABETO EBRAICO NEGLI ANNI

Tav - ת

Il nome significava all’epoca un “segno” o un “simbolo”, e si scriveva +. In seguito, circa al 9° secolo a.C., è stata ruotata per facilitare la sua scrittura (X). I greci la adottarono come Tau (con una scrittura simile a quella originale dell’alfabeto protocananeo (T). Da lì la lettera è passata al latino e a tutte le lingue derivanti da essa.

La lettera Tav

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L'ALFABETO EBRAICO NEGLI ANNI

10 curiosità sulla lingua ebraica

10 CURIOSITA’ SULLA LINGUA EBRAICA

10 Curiosità sulla lingua ebraica

1. L’alfabeto ebraico (chiamato ALEPH-BET) è composto da 22 lettere

Del primo alfabeto ebraico si ha notizia in epoca biblica ed è strettamente correlato all’alfabeto fenicio, l’alfabeto verificato più antico del mondo. Nell’alfabeto della lingua ebraica moderna ci sono 22 lettere.

L'alfabeto ebraico
L’alfabeto ebraico

2. In ebraico ogni lettera ha anche un valore numerico

Ogni lettera ebraica corrisponde ad un valore numerico, e può essere utilizzata per scrivere numeri e per un’interpretazione numerica delle parole. Questo fa sì che si può “fare lo spelling” delle parole con i numeri e che i numeri che corrispondono alle lettere possono sommarsi nelle parole ottenendo nuovi valori numerici. Il fatto di poter convertire le lettere in numeri e viceversa ha portato, nella mistica ebraica, al metodo interpretativo chiamato “Ghimatria” (o “Gematria“), dove si cercano relazioni tra parole e nomi nella Bibbia, correlandone i valori numerici e viceversa.

Le prime 10 lettere dell’alfabeto hanno i valori 1-10; le prossime 9 lettere hanno i valori 20, 30, 40…100 e le restanti lettere hanno i valori di 200, 300 e 400. Nella maggior parte dei casi in ebraico moderno si utilizza i numeri “normali” (0,1,2,3…9), esattamente come in italiano, però in alcuni casi vengono utilizzate le lettere per indicare valori numerici.

In Israele oggi, quest’utilizzo è diffuso in testi religiosi e nella Bibbia, scrivendo le date del calendario ebraico e per numerare elenchi. Spesso gli israeliani utilizzano lo stesso metodo per indicare i giorni della settimana, per esempio, il martedì si chiama “yom shlishi” (letteralmente “il terzo giorno”) ma spesso è indicato come “yom Ghimel” (perché la lettera Ghimel ha il valore numerico tre).

La Ghimatria nella lingua ebraica
Ghimatria

3. Le lettere in ebraico si possono scrivere in modo diverso a seconda della loro posizione nella parola

La lingua ebraica ha 5 “lettere finali” (le lettere finali: khaf, mem, nun, pey e tzadik); quando queste lettere si presentano alla fine della parola sono scritte in modo diverso rispetto a quando si occupano altre posizioni dentro la parola. Le 5 lettere ebraiche che hanno 2 forme: צ ,פ ,נ ,מ e כ si scrivono in questo modo quando si trovano all’inizio o in mezzo della parola. Però le stesse lettere sono scritte ץ ,ף ,ן ,ם e ך quando sono le ultime lettere della parola in cui sono presenti.

Le due forme della lettera "Nun"
Le due forme della lettera "Nun"

4. E' una lingua "senza vocali"

Tecnicamente parlando, non ci sono vocali nell’alfabeto ebraico. L’ebraico è una lingua semitica. Cosi come anche l’arabo e l’aramaico, e come la maggior parte delle lingue semitiche antiche, l’alfabeto non ha le vocali. L’alfabeto ha 22 lettere, tutte consonanti. Nell’ebraico moderno alcune lettere possono fungere sia da consonante sia da vocale.

Come facciamo a sapere come pronunciare le parole senza che ci siano le vocali?

Esiste un sistema di indicazione con puntini e trattini, tracciati sopra e sotto le lettere, che si chiama “Nikud”. Questo metodo serve per indicare come bisogna pronunciare correttamente le parole. Questo sistema è utilizzato nel Tanah (Il vecchio Testamento), ma anche nei libri per i bambini e per gli studenti principianti di ebraico. I madrelingua ebraico non utilizzano il Nikud e scrivono e leggono senza di esso.

Un esempio rapido:

con Nikud: שָׁלוֹם

senza Nikud: שלום

Testo con Nikud nella lingua ebraica

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5. Si scrive da destra a sinistra

 A differenza della maggioranza delle lingue, nelle quali si scrive da sinistra a destra, in ebraico si scrive da destra a sinistra.

Ma sapete perché?

Nessuno conosce il motivo, ma esiste una teoria diffusa la quale sostiene che la scrittura da destra a sinistra deriva dal fatto che la gente che scalpellava le parole su tavolette di pietre teneva lo scalpello con la mano dominante (tipicamente la destra), ed era più facile spostare lo scalpello da destra a sinistra piuttosto che da sinistra a destra. L'ebraico è una lingua davvero interessante con una ricca storia!

Siccome si scrive da destra a sinistra i libri in ebraico cominciano dal lato destro (la prossima volta che vedete un testo in ebraico guardatelo da destra e non da sinistra!).

Uomo che scrive sulla pietra

6. Non esistono lettere maiuscole e minuscole in ebraico

7. In ebraico ci sono lettere diverse per una scrittura a mano e per la stampa                  

Ci sono principalmente due modi di scrivere in ebraico: la scrittura “Dfus”, paragonabile alle lettere in stampatello, che hanno una forma più quadrata. Invece nella scrittura “Chtav”, paragonabile alle lettere in corsivo, le lettere sono più “arrotondate”. Ogni lettera ha la sua versione in Dfud e una sua versione in Chtav. Le lettere che vedete nei libri sono le lettere in stampatello, con cui è scritta anche la Torah e la maggior parte dei testi stampati. Quando scriviamo a mano in ebraico usiamo la versione Chtav.

Per esempio:

Alef in stampatello e in corsivo
A destra la lettera "Alef" in stampatello ("Dfus"), e a sinistra in corsivo ("Chtav")
Shalom, in ebraico

8. La lingua ebraica risale al secondo millennio a.C.

I primi testi in ebraico risalgono al secondo millennio a.C. Il Vecchio Testamento è scritto in ebraico, e quando D-o disse "Sia la luce" lo disse in ebraico. L’ebraico è stato utilizzato sia come lingua scritta sia come lingua parlata fino alla caduta di Gerusalemme nel 587 a.C. Successivamente, per più di 2000 anni, fino al 19esimo secolo, l'ebraico fu usato principalmente come lingua letteraria che era utilizzata nella liturgia ebraica e nei testi rabbinici. Gli ebrei sparsi per il mondo parlavano le lingue locali, creando anche nuovi linguaggi (come l’yiddish e il ladino). L’ebraico sebbene non sia mai stato attivamente parlato, non ha mai smesso di essere usato come lingua scritta.

Un vecchio testo nella lingua ebraica
Un vecchio testo

9. Dopo più di 2000 anni la lingua ebraica rinasce

Il ripristino dell'ebraico come lingua parlata fu quasi miracoloso. Come già accennato, l’ebraico non è stato parlato per 2 millenni. Nonostante questo, alla fine del 19esimo secolo, gli ebrei dell’Europa, che sognavano un rinascimento culturale, hanno cominciato a riutilizzare la lingua. Eliezer Ben Yehuda è considerato il padre dell’ebraico moderno. Ha scritto il primo dizionario di ebraico moderno, che includeva parole dell’ebraico antico con l’aggiunta di nuove parole create da lui.

Grazie alla ricca letteratura conservata per più di 2000 anni, utilizzata come la base per creare la lingua moderna e grazie alla nascita dello stato di Israele, di cui l’ebraico è diventato la lingua ufficiale nel 1948, è stato possibile tornare ad utilizzare questa lingua. L’ebraico ora è parlato come una lingua moderna da oltre 9 milioni di persone. Per alcune persone l'ebraico è ancora comunemente considerato una lingua santa e molti ultra-ortodossi la usano solo per la preghiera.

Uomo che sta pregando davanti al muro del pianto
Uomo davanti al muro del pianto

10. La lingua ebraica è regolata da un’accademia ufficiale

L’accademia della lingua ebraica fornisce le linee guida per la grammatica ed è l’organo ufficiale che decide quali parole vengono aggiunte al dizionario della lingua. Non è detto però che tutti gli israeliani seguono tali indicazioni e il linguaggio parlato spesso ha delle sue caratteristiche.

DOVE POSSO IMPARARE L'EBRAICO?

Comprendere la lingua ebraica è un modo per riconnetterci alla cultura ebraica, ad Israele e al Vecchio Testamento. Una delle grandi cose dei nostri giorni ed età è che anche se non riesci a trovare una scuola che ti insegni la lingua ebraica moderna ed antica, i corsi online possono offrirti un'opportunità unica per imparare l'ebraico.

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Studiare ebraico è divertente
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