Hai cominciato a studiare l’ebraico? Stai facendo i tuoi primi passi in questa meravigliosa strada dello studio di una lingua nuova, ma antica allo stesso tempo? Qui troverai tutte le domande sulla lingua ebraica 2 che forse volevi chiedere ma non hai mai osato!
Come si scrive e si legge l’alfabeto ebraico?
Per leggere in ebraico dovresti imparare un nuovo (ma il realtà molto vecchio) alfabeto, che è l’alfabeto ebraico. In ebraico si legge da destra a sinistra. L’ebraico è una lingua semitica e, come la maggior parte delle lingue semitiche antiche, l’alfabeto non ha le vocali. Quindi per cominciare ad imparare a leggere si utilizza il ‘Nikud ‘.
Cosa è il 'Nikud '? E' un sistema di indicazione con puntini e trattini, tracciati sopra e sotto le lettere. Questo metodo serve per indicare come bisogna pronunciare correttamente le parole e in un certo senso 'sostituiscono' la presenza delle vocali.
Questo sistema è utilizzato nel Tanah (Il vecchio Testamento), ma anche nei libri per i bambini e per gli studenti principianti di ebraico. I madrelingua ebraico non utilizzano il Nikud e scrivono e leggono senza di esso.
Tutte le domande sulla lingua ebraica 2: Come scrivono gli israeliani?
La maggior parte degli israeliani scrivono in ebraico. Gli israeliani scrivono da destra a sinistra con l'alfabeto ebraico. molto facile!
Cosa vuol dire Aleph?
Aleph o Alef è la prima lettera dell'alfabeto ebraico, chiamato anche Alef - Bet (o Aleph - Beit).
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Tutte le domande sulla lingua ebraica 2: Chi parla ebraico?
Culturalmente, la lingua ebraica è considerata la lingua del popolo ebraico. L’ebraico moderno è una delle lingue ufficiali dello stato di Israele (assieme all’arabo e all’inglese), pertanto è utilizzata dai 9 milioni di abitanti di Israele, tra cui ebrei, cristiani, musulmani ed altri, e inoltre la parlano circa 550.000 israeliani che vivono all’estero.
Tutte le domande sulla lingua ebraica 2: Cosa vuol dire "Baruch Ha Shem"?
Baruch Ha Shem - בָּרוּךְ הַשֵּׁם è un'espressione di gratitudine a Dio e, anche una risposta positiva quando si chiede a una persona come sta.
Come si dice "auguri" in ebraico?
In ebraico la parola auguri dipende dal motivo per cui si fa gli auguri.
Ad esempio, se vorresti fare gli auguri per il compleanno 'Mazal Tov' - מַזָּל טוֹב sarà il modo giusto per farli. Altri motivi per i quali si può dire Mazal Tov (o Mazel Tov, come lo dicono di solito gli americani) potrebbero essere la nascita del bambino o anche la laurea.
Invece, se vorresti fare gli auguri per una delle festività del calendario ebraico dovresti dire 'Hag Sameah' - חַג שָׂמֵחַ.
La ghimatria è un sistema numerico in cui le lettere dell’alfabeto ebraico corrispondono a numeri. Cosi si può esprimere ogni numero tramite le 22 lettere dell'alfabeto ebraico!
Come si calcola la gematria?
Ci sono diversi modi per calcolare il valore numerico delle lettere nell’alfabeto ebraico. Il metodo principale consiste nell’assegnare a ogni lettera un suo valore specifico.
Le prime dieci lettere dell’alfabeto hanno i valori 1-10; la lettera Alef uguale a 1, Bet a 2, Gimmel a 3 e così via fino alla Yud, la decima lettera dell’alfabeto, uguale a 10.
Le prossime 9 lettere hanno i valori 20, 30, 40…100 e le restanti lettere hanno i valori di 200, 300 e 400.
La lettera, Kaf, quindi è uguale a 20, poi Lamed, uguale a 30 e così via fino alla Kuf, che ha il valore di 100. Le ultime tre lettere, Resh, Shin, Taf, uguali a 200, 300 e 400 in corrispondenza.
Esistono anche degli eserciziper praticare questo metodo!
Tutte le domande sulla lingua ebraica 2: Quando si dice "Shalom"?
Si può dire Shalom sia quando si incontra sia per il saluto d'addio. Inoltre si può scrivere come un saluto all'inizio o alla fine di una lettera.
Quando si dice "Chag Sameah"?
Si dice Chag Sameah - חַג שָׂמֵחַ, quando si augura una buona festa, utilizzata per qualsiasi festività ebraica!
Lezioni di ebraico - dove le posso trovare?
Le lezioni di ebraico si possono trovare facilmente online. Esistono lezioni private e di gruppo e puoi anchestudiare ebraico da autodidatta, consultando il nostro sito per qualsiasi domanda che potresti avere lungo gli studi! Inoltre ci sono tanti corsi online, che potrai fare nel tuo tempo libero, negli orari che sono comodi per te e direttamente da casa tua!
Hai cominciato a studiare l’ebraico? Stai facendo i tuoi primi passi in questa meravigliosa strada dello studio di una lingua nuova, ma antica allo stesso tempo? Qui troverai tutte le domande sulla lingua ebraica che forse volevi chiedere ma non hai mai osato!
Come si scrive in ebraico? Come si scrivono le lettere ebraiche?
Del primo alfabeto ebraico si ha notizia in epoca biblica ed è strettamente correlato all’alfabeto fenicio, l’alfabeto verificato più antico del mondo. A differenza della maggioranza delle lingue, in quali si scrive da sinistra a destra, in ebraico si scrive da destra a sinistra. Nell’alfabeto della lingua ebraica moderna ci sono 22 lettere. Non esistono lettere maiuscole e minuscole in ebraico e, alcune lettere in ebraico si scrivono in modo diverso a seconda della loro posizione nella parola. Inoltre, in ebraico ci sono lettere diverse per una scrittura a mano e per la stampa , un po’ come lo stampatello e il corsivo in italiano.
Come si chiama l'alfabeto israeliano?
L'alfabeto Israeliano è l'alfabeto ebraico. L'alfabeto ebraico si chiama Alef - Bet, con il nome delle prime due lettere in esso.
Quanto è difficile imparare l'ebraico?
L’ebraico è facile! Ma come? Ti starai chiedendo: la lingua con le lettere quadrate strane che si scrive da destra a sinistra è facile?! D’accordo, l’ebraico ha anche alcuni elementi diversi, particolari rispetto alle altre lingue, come qualsiasi altra nuova lingua. Però non è tutto cosi spaventoso come potrebbe sembrare e l’ebraico è più semplice di quanto pensi!
Il primo motivo perché questa lingua è facile è perché l’alfabeto ebraico è facile. Ci sono soltanto 22 lettere da imparare. Tra queste lettere solo 5 hanno anche una “forma finale”. Vuol dire che hanno un aspetto diverso se si presentano alla fine della parola, rispetto a quando sono collocate in altre posizioni. Questo fa sì che ci sono solo 27 nuovi simboli da imparare a riconoscere.
Inoltre, non ci sono tante parole nella lingua moderna ebraica, c’è solo UN articolo e soltanto 3 tempi verbali. L’ ebraico è una lingua con tanta logica nella sua costruzione e, inoltreha preso in prestito tante parole da altre lingue. Per tutti questi motivi, qualsiasi persona può imparare facilmente la lingua ebraica!
Le domande sulla lingua ebraica: Come si ringrazia in ebraico?
Forse la parola più importante che dovrai sapere in ebraico: 'TODA' - תּוֹדָה
Per dire 'grazie mille' potresti dire semplicemente: 'TODA RABA' - תּוֹדָה רַבָּה
E se proprio vuoi far vedere le tue conoscenze della lingua potresti utilizzare i termini 'ROV TODOT' - רוֹב תּוֹדוֹת, oppure 'RAV TODOT' - רַב תּוֹדוֹת per dire 'grazie mille' in modo più formale.
Le domande sulla lingua ebraica: Come si risponde a "Shalom"?
Che cosa vuol dire 'SHALOM' - שָׁלוֹם ? Shalom è una parola di saluto, detta quando ci si incontra o ci si separa. Shalom vuol dire anche 'Pace'.
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Cosa si risponde allora quando qualcuno vi dice la parola 'Shalom'? Puoi semplicemente rispondere con la stessa parola 'Shalom'. Oppure utilizzare lo slang, dicendo 'Hey' - הַיְי o 'Ahalan' - אַהֲלֶן (Aabbiamo già detto che in ebraico si utilizzano anche tante parole di altre lingue?:)
Se invece vuoi mostrare la tua vera padronanza della lingua ebraica, potresti rispondere 'SHALOM U BRA'HA' - שָׁלוֹם וּבְרָכָה, una risposta semplice ed elegante!
Come si dice "buongiorno" in ebraico?
Quando vuoi augurare a qualcuno il Buongiorno, puoi dire semplicemente:
'BOKER TOV' - בֹּוקֶר טוֹב
Un altro modo elegante per dire buongiorno, oppure rispondere se qualcuno dice 'BOKER TOV' è con l'espressione 'BOKER OR' - בֹּוקֶר אוֹר (letteralmente 'una mattina di luce').
Le domande sulla lingua ebraica: Cosa vuol dire "Mazel Tov"?
Mazel tov , o come si dice correttamente in ebraico 'Mazal Tov' - מַזָּל טוֹב , è una benedizione per esprimere gli auguri per un evento felice e significativo. In poche parole, vuol dire semplicemente 'Auguri'!
Cosa vuol dire Shanah Tova? Quando si dice "Shanah Tovah"?
SHANAH TOVA - שָׁנָה טוֹבָה è l'augurio che si fa per il capodanno ebraico. Se vuoi dirlo come un vero israeliano, puoi fare una bella figura dicendo:
'SHANAH TOVA U METUKA' - שָׁנָה טוֹבָה וּמְתוּקָה (auguri di un anno buono e dolce).
Qual è il valore numerico delle lettere ebraiche?
Ogni lettera ebraica corrisponde ad un valore numerico, e può essere utilizzata per scrivere numeri e per un’interpretazione numerica delle parole.
Il fatto di poter convertire le lettere in numeri e viceversa ha portato, nella mistica ebraica, al metodo interpretativo chiamato “Ghimatria”. Nella ghimatria (o Ghematria) si cercano relazioni tra parole e nomi della Bibbia, correlandone i valori numerici e viceversa.
La ghimatria o ghematria è un sistema numerico in cui le lettere dell’alfabeto ebraico corrispondono a numeri. La ghimatria calcola l’equivalente numerico di parole e frasi sommando i numeri delle lettere. Questo fa sì che si può “fare lo spelling” delle parole con i numeri . Inoltre i numeri che corrispondono alle lettere possono sommarsi nelle parole ottenendo nuovi valori numerici.
Le domande sulla lingua ebraica: Quando si dice "Refua Shalema"?
Si dice 'REFUA SHLEMA' - רְפוּאָה שְׁלֵמָה quando si fanno gli auguri di guarigione ad una persona malata o ferita. Altri modo per dire REFUA SHLEMA possono essere
Avete cominciato adimparare l’ ebraico? State valutando se cominciare a studiare questa magica lingua? Qui potete avere un assaggio dei 10 proverbi in ebraico che dovete assolutamente conoscere!
1. עַל טַעַם וְעַל רֵיחַ אֵין לְהִתְוַכֵּחַ – Al Ta’am Ve Reah Ein Lehitvakeah (Proverbi in ebraico)
Traduzione: non si discute dell’odore e del gusto.
Significato: Ogni persona ha il proprio gusto e non esiste un’unica verità . A qualcuno può piacere il mare e all’altro la montagna. Una persona adora mangiare l’ Hummused a un’altra persona invece piace la Tahina.
2. טוֹב לִהְיוֹת זָנָב לָאֲרָיוֹת מֵאֲשֶׁר רֹאשׁ לַשּׁוּעָלִים – Tov Lihiyoth Zanav La Arayoth Ma’asher Rosh La Shu’alim
Traduzione: Meglio essere la coda dei leoni che la testa delle volpi
Per capire questo proverbio bisognerebbe utilizzare un po’ di immaginazione. Praticamente significa che è meglio essere un membro minore di un buon gruppo che un leader prominente di un gruppo cattivo.
3. כָּל הַפּוֹסֵל בְּמוּמוֹ פּוֹסֵל – Kol Ha Possel Be Mumo Possel (Proverbi in ebraico)
Traduzione: Chi critica un altro, critica se stesso
L’origine di questo proverbio è nel Talmud Bavli. Significa che il ‘difettoso’ che vedi nell’altro è quello che non va in te stesso. Ad esempio, una persona che si lamenta di un’altra persona che è disordinata, in realtà ha un grande “casino” a casa sua.
4. אַל תִּסְתַּכֵּל בַּקַּנְקַן אֶלָּא בְּמָה שֶׁבְּתוֹכוֹ – Al tistakel ba qanqan, ela be ma she be toho
Traduzione: Non guardare il barattolo, ma cosa c’è dentro.
Significa che la maggior parte delle persone guarda le cose superficialmente, invece di cercarne il valore reale. Ad esempio, una persona molto bella e carina, ma con un carattere molto antipatico – bisognerebbe giudicarla secondo il carattere e non dalla sua apparenza.
5. וְאָהַבְתָּ לְרֵעֲךָ כָּמוֹךָ – Ve Ahavta Le Reaha Kamoha (Proverbi in ebraico)
Traduzione: Ama il tuo prossimo come te stesso
L’origine del proverbio è nel libro Levitico del Vecchio Testamento. Il significato è che bisogna trattare sempre le persone nello stesso modo in cui vorresti essere trattato tu.
6. אֵין הַנַּחְתֹּם מֵעִיד עַל עִסָּתוֹ - Eyn Ha nah’tom Meid Al Issato
Traduzione: Il fornaio non dovrebbe commentare il suo impasto
Perché il fornaio non dovrebbe commentare il suo impasto? Perchè non è capace di guardare in modo obiettivo il suo lavoro. In pratica, significa di non metterti in mostra. Lascia che il tuo lavoro parli da solo.
7. סַיֵּג לְחֹכְמָה שְׁתִיקָה - Syag Le Hokhma Shtikah
Traduzione: Il silenzio è il recinto della saggezza
L'origine di questo proverbio è nel libro "Pirkei Avot", e significa che è meglio tacere che parlare ed essere considerato uno sciocco.
Purim è una delle feste più gioiose tra le feste nel calendario ebraico. Il proverbio significa che non ogni giorno c'è una festa, ci sono giorni buoni e ci sono giorni meno buoni.
9. מֵרוֹב עֵצִים לֹא רוֹאִים אֶת הַיַּעַר - Merov Etzim Lo Ro’im Et Ha Ya’ar
Traduzione: Non si vede la foresta a causa degli alberi
Il significato è che qualcuno è concentrato sugli alberi, invece che sulla foresta. Sta guardando i dettagli e per questo motivo perde il quadro generale.
10. אֵין דָּבָר הָעוֹמֵד בִּפְנֵי הָרָצוֹן - Ein Davar Ha Omed Bifney Ha Ratzon
Traduzione: Nessuna cosa può resistere alla volontà
L'origine di questo proverbio è nel libro dello Zohar. Vuol dire che quando qualcuno vuole qualcosa davvero, non c'è niente che lo può fermare. Dove c'è la volontà, si trova un modo. Per esempio, se qualcuno vi chiede come siete riusciti ad imparare a scrivere e leggere in ebraico, voi potete rispondere utilizzando questa frase!
Quando cominciamo ad imparare l’ebraico, una delle prime cose nuove che dobbiamo apprendere è un nuovo alfabeto. Vediamo insieme le fasi dello sviluppo dell’alfabeto ebraico negli anni, fino ad arrivare all’ebraico moderno, dall’invenzione delle lettere fino ad oggi.
Le prime forme scritte
Fino all’invenzione dei primi simboli scritti, la gente parlava la loro lingua e trasmetteva e insegnava la lingua esclusivamente a voce.
Le prime forme scritte (non contando i disegni antichi nelle caverne, che rappresentavano in se’ un modo di scrittura), risalgono a circa 5000 anni fa. Derivano dalla Mesopotamia, dove è stato utilizzato l’alfabeto samaritano.
L’alfabeto samaritano era costituito da simboli, ciascuno di quali rappresentava un termine. Un’altra scrittura antica è quella egiziana con i famosi geroglifici egizi. La scrittura cinese è stata inventata circa 4000 anni fa, ed è un tipo di scrittura che utilizza i simboli e non le lettere.
L’alfabeto ebraico negli anni
Come è usuale nei primi alfabeti, l’alfabeto ebraico antico presenta diverse varianti locali e mostra anche lo sviluppo nel tempo. Qui vedremo come è cambiato l’alfabeto ebraico negli anni.
L’alfabeto, che poi fu adottato, con modifiche successive, dalla maggior parte del mondo, e che originò i vari alfabeti utilizzati ancora oggigiorno, deriva dall’alfabeto protocananeo (alfabeto proto-sinaitico). E’ uno dei più antichi alfabeti conosciuti.
Dall’alfabeto protocananeo fu sviluppato l’alfabeto fenicio, che divenne uno dei maggiori sistemi di scrittura, diffuso in Europa e Medio Oriente. La maggior parte degli alfabeti moderni si basano su questo alfabeto, incluso l’alfabeto greco, quello latino, il cirillico, l’arabo e ovviamente l’alfabeto ebraico.
L’alfabeto ebraico, quindi, è una delle forme sviluppate dell’alfabeto protocananeo. Dall’alfabeto protocananeo si è sviluppato l’alfabeto fenicio, che costituiva la base per la scrittura dell’alfabeto paleo-ebraico, utilizzata fino all’epoca del secondo tempio. L’alfabeto paleo-ebraico, cosi come anche l’ebraico moderno, aveva 22 lettere, avente solo consonanti, ed era scritto da destra a sinistra.
L’alfabeto paleo-ebraico e quello fenicio si svilupparono dall’alfabeto protocananeo. L’alfabeto paleo- ebraico era in uso durante l’età del bronzo. Questo alfabeto fu rimpiazzato dall’alfabeto aramaico (anch’esso derivato dall’alfabeto protocananeo).
L’alfabeto ebraico moderno apparentemente era derivato dall’alfabeto aramaico piuttosto che dall’alfabeto alfabeto paleo- ebraico, ma nondimeno era fortemente influenzato da quest’ultimo.
La variante quadrata, alla base dell’alfabeto ebraico moderno, si sviluppò a partire dall’alfabeto aramaico. Fu utilizzato dall’epoca del secondo tempio in poi, quando ha sostituito l’alfabeto paleo-ebraico.
Confronto tra l’alfabeto paleo-ebraico e quello moderno:
Una piccola curiosità riguardo l’alfabeto greco
Quando l’alfabeto fenico fu adottato dal greco, sono avvenute alcune modifiche dell’alfabeto. Alcune delle lettere hanno cambiato direzione (scritte da sinistra a destra e non viceversa):
( ב, ג, ה, כ, ר);
altre sono state ruotate di 90 gradi ( א, ד, ל, ש).
Alcune lettere non sono state modificate o modificate solo minimamente (ח, ט, נ, ע, ו);
inoltre si sono aggiunte tre lettere (φ, χ, ψ).
I nomi delle lettere non sono stati modificati in modo significativo.
Col tempo, l’alfabeto greco divenne la radice per lo sviluppo di altri diversi alfabeti.
L’alfabeto ebraico negli anni – tutte le lettere
Vediamo insieme l’origine dei nomi antichi delle lettere dell’alfabeto.
Dal nome originale della lettera (dall’alfabeto protocananeo) attraverso i cambiamenti che lettere hanno subito (in seguito alle modifiche della scrittura di queste lettere, o semplicemente per semplificare la loro pronuncia).
Una parte delle lettere dell’alfabeto ebraico ha lo stesso nome da più di 4000 anni!
Alef – א
La prima lettera dell’alfabeto protocananeo probabilmente era chiamata all’inizio “Etsba” (אֶצְבַּע- dito) nel 18 esimo secolo a.C.
300 anni dopo la prima lettera dell’alfabeto protocananeo cambia forma e si chiama “Alef”, che all’epoca significava un “bue”. Nel 13esimo secolo a.C. la lettera si scriveva a forma di un tipo di triangolo, attraversato da una riga, quali simboleggiavano le corna.
I scrittori antichi cercavano un modo più comodo per scrivere questa lettera. Così intorno al 10imo secolo a.C. il triangolo viene posizionato in orizzontale. I greci adottano la lettera e la mettono verticalmente, in modo in cui conosciamo oggi la lettera A. Il simbolo di questa lettera passa poi cosi come è al lattino e alle altre lingue derivanti.
Bet - ב
E’ nata circa 4000 anni fa e si chiamava “Bet”, derivante dalla parola “bait” (בַּיִת - casa). Dal 12esimo secolo a.C. il modo di scrivere la lettera è cambiato, senza lasciare traccia del simbolo della casa, però il nome della lettera è rimasto uguale.
Quando i greci adottarono la scrittura cnaanita, intorno al 10-9 secolo a.C., chiamano la seconda lettera dell’alfabeto beta (Ββ).
Gimel - ג
In principio fu chiamata probabilmente con il nome del cammello “gamal” (גָּמָל). Nelle scritture antiche non è presente un disegno di cammello ma solo due righe che ricordono presubimente il collo e la testa del cammello.
La terza lettera dell’alfabeto greco, la gamma, ha la forma simile a quella dell’alfabeto protocananeo (Г).
Dalet - ד
E’ nata sotto il nome “Dag” (דָּג - pesce), nei secoli successivi ha cambiato forma per semplificare la sua scrittura e ha preso una forma di triangolo. In seguito ha cambiato anche il nome ed è diventata “delet” (דֶּלֶת - porta), probabilmente essendo il simbolo simile ad una porta antica, forse porta di una tenda. In seguito il nome “delet” è stato modificato con il nome “dalet”, utilizzato ancora oggi, per semplificare la pronuncia.
Hei - ה
Il nome nell’alfabeto protocananeo era “He”, che oggigiorno si pronuncia “hu” (הוּא - “lui”, per indicare una persona) e, infatti, aveva la forma di una persona. Ha preso la forma della lettera di oggi dall’11esimo secolo a.C. in poi.
Vav -ו
E’ stata chiamata “vav” (וָו), l’appendino. La vav antica era a forma di un chiodo grande.
Zain - ז
Probabilmente il suo nome nell’alfabeto protocananeo era “zanav” (זָנָב - coda). Nell’11esimo secolo a.C. la lettera ha cambiato forma e anche il nome, diventando “zain” (זַיִן - nella lingua cnaanita significava una parte della lama dell’arma, o del coltello).
Het - ח
Con l’invenzione dell’alfabeto protocananeo la lettera è stata chiamata “Halon” (חַלּוֹן – finestra). Intorno al 10° secolo a.C. il nome della lettera cambia e diventa “het” (combinando la prima lettera della parola con l’ultima lettera dell’alfabeto חת), probabilmente per facilitare la pronuncia del nome della lettera. Il numero delle linee nella lettera si riduce pian piano (in greco, infatti, diventa la H, con una sola linea orizzontale).
Tet - ט
Probabilmente chiamata all’inizio “Tabur” (all’epoca significava "il centro", "in mezzo"). Anche in questo caso il nome della lettera è stato modificato e diventato “Tet” (combinando anche qui la prima lettera della parola con l’ultima lettera dell’alfabeto טת), che poi è diventato טית.
Yod – י
Questa lettera è stata chiamata “mano” (יָד - Yad), che poi, durante gli anni, è diventata Yod oppure Yud.
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Kaf - כ
Prende il suo nome dal palmo della mano “Kaf yad” (כַּף יָד). Nell’alfabeto fenicio sono state disegnate solo le dita (togliendo la linea lunga che rappresentava il resto del braccio). I greci l’hanno adottata come la lettera Kappa (con un simbolo che ricorda quattro dita).
Lamed – ל
Probabilmente fu chiamata all’inizio “lula’a” לוּלָאָה (un nodo). In seguito il nome è diventato Lamed, un cambiamento che è stato completato al 10esimo secolo a.C.. Il braccio sinistro della lettera è diventato più lungo, assomigliando ad un attrezzo di guida per il bestiame, chiamato “melamed bakar” (מְלַמֵּד בָּקָר), all’epoca chiamato “lamed bakar”. Da qui presubilmente deriva anche il nome della lettera.
Mem - מ
Probabilmente chiamata all’inizio Maim (acqua- מַיִם). In seguito è stata aggiunta una linea dritta alla forma dell’acqua, con diverse varietà. La trasformazione del nome della lettera da Maim a Mem (togliendo la Yud), è stato fatto per facilitare la pronuncia.
Nun - נ
Il primo nome della lettera era Nahash (serpente - נָחָשׁ). Durante gli anni la lettera ha subito diverse modifiche e cosi è stato cambiato anche il nome della lettera ed è diventato Nun.
Sameh - ס
Nell’alfabeto protocananeo si chiamava “Semeh” con la forma di un palo con tre gradini (si presume che fosse un attrezzo fatto di legno). Il nome Semeh si è trasformato in Sameh per facilitare la pronuncia del nome della lettera. I greci l’hanno chiamata Xi (Ξ). La forma della lettera non è stata trasformata dal greco ad altre lingue. In latino è stata utilizzata la lettera X.
Ain - ע
Chiamata “Occhio” (Ain – עַיִן). Durante gli anni la forma della lettera è stata trasformata diverse volte, in un cerchio con un puntino in mezzo, e poi come un cerchio senza puntino, rimanendo solo un cerchio. Da questo lettera nel Greco derivano due lettere, sia l’omicron che l’omega.
Peh - פ
Si chiamava “Peh” (bocca – פֶּה). Qualche centinaia di anni dopo una delle labbra della bocca è stata “rimossa” e ancora dopo è stata posizionata in modo verticale. I greci l’hanno trasformata in Pi (Π), la lettera in latino ha preso la forma della lettera greca Rho.
Tzadi - צ
Si presume che all’inizio si chiamava “Tzipor” (uccello – צִפּוֹר). Dopodiché, con il passare degli anni, il nome è diventato “Tzemah” (una pianta – צֶמַח), e la forma della lettera assomigliava ad un fusto con due foglie. La forma della lettera è cambiata diverse volte, cosi come anche il suo nome, che alla fine si è trasformato in Tzadi di oggi. I greci non utilizzavano questa lettera e non è stata presa nel loro alfabeto.
Kof - ק
Ha preso il suo nome dal disegno antico di una scimmia “Kof” (קוֹף), dove si vedeva un corpo e una testa, senza braccia e faccia. Con il passato degli anni il simbolo diventò una linea con un cerchio poggiato sopra. I greci l’hanno trasformata nella lettera qoppa Ϙ, che poi è stata cancellata dall’alfabeto greco, e invece, si è ritrovata nel quello latino come la Ǫ, diventando poi la Q di oggi.
Resh - ר
In principio fu chiamata "Rosh" (testa – רֹאשׁ), in seguito il disegno di una testa è stato sostituito con una forma di un cerchio poggiato su una linea, per diventare dopo un disegno di una linea con un triangolo da una parte. I greci l’hanno utilizzata come la lettera rho p. Per facilitare la pronuncia del nome della lettera, esso fu modificato in Resh.
Shin - ש
Il primo nome della lettera Shin probabilmente era "Shadaim" (i seni – שָׁדַיִם), con una forma che ricorda i seni della donna. Durante gli anni le line arrotondate della lettera diventassero sempre più rettilinee, finché dal 10imo secolo a.C. la forma si stabilizza e diviene W. Probabilmente allo stesso tempo fu cambiato anche il nome della lettera, diventando Shinaim (denti – שִׁנַּיִים), e la forma della lettera ricordava due denti. In seguito il nome è stato accorciato a Shin. I greci, adottandola, l’hanno ruotato di 90 gradi, diventando la Sigma (Σ) e da lì è nata la S Latina.
Tav - ת
Il nome significava all’epoca un “segno” o un “simbolo”, e si scriveva +. In seguito, circa al 9° secolo a.C., è stata ruotata per facilitare la sua scrittura (X). I greci la adottarono come Tau (con una scrittura simile a quella originale dell’alfabeto protocananeo (T). Da lì la lettera è passata al latino e a tutte le lingue derivanti da essa.
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Se sei tra coloro che hanno iniziato a studiare l’ebraico da soli, forse ti starai chiedendo se è davvero possibile imparare l’ebraico da autodidatta e riuscire ad impararlo bene davvero?
E’ possibile imparare l’ebraico da autodidatta?
Il sogno di imparare una lingua da autodidatta, facendo delle lezioni con comodità da casa, proseguendo al tuo ritmo e in base ai tuoi impegni, è molto comune tra chi inizia lo studio di una lingua. In questo articolo vedremo metodi e consigli per imparare l’ebraico da soli.
Innanzitutto rispondiamo alla domanda: imparare l’ebraico da autodidatta è possibile? La risposta è: sì!
Studiare l’ebraico da soli non è un’impresa impossibile, al contrario. In realtà è molto più faciledi quello che pensi. Si tratta, semplicemente, di trovare il metodo migliore per studiare che sarà il metodo che meglio si adatta a te.
Vediamo quali sono i punti importanti. Qui troverai alcuni consigli davvero utili su come imparare l’ebraico da autodidatta, fino alla totale padronanza, e su come farlo in modo rapido e piacevole.
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La guida completa di come imparare l’ebraico da autodidatta
1. Fissa degli obiettivi per lo studio dell’ebraico
Quando si tratta di imparare l’ebraico si tratta di un processo. E’ importante quindi fissare fin da subito degli obiettivi chiari e raggiungibili.
Alcune domande che puoi porti sono: da che livello parti? Che livello vuoi raggiungere? In quanto tempo? Un’altra domanda potrebbe essere: quanto tempo hai a disposizione per studiare? Per esempio, puoi decidere che vorresti aumentare il tuo vocabolario di un tot di parole in un determinato tempo.
Pensa a come puoi integrare questi obiettivi nella tua routine. Io consiglio di studiare intorno ai 20-30 minuti tutti i giorni, o almeno con un programma regolare. Devi definire il tempo che intendi dedicare al tuo studio ogni giorno (secondo i tuoi impegni) e rispettare questa tua decisione secondo i tempi da te prestabiliti.
L’importante è che sia sostenibile nel lungo termine e che tu riesca a mantenere il ritmo. La costanza è la chiave dell’apprendimento.
Studiare in modo costante (anche se poco tempo a volta) ti permette di allenare costantemente la lingua e memorizzarla più in fretta.
2. Identifica quale sia il metodo di studio che fa per te da autodidatta
Non tutti imparano allo stesso modo. Una volta che hai iniziato a studiare l’ebraico da solo, ti renderai conto di quali siano le attività da cui trai maggiore beneficio.
Ci sono persone che apprendono più facilmente ascoltando i film o le canzoni in ebraico e imparando le parole che sentono. Altri preferiscono delle conversazioni in ebraico, esercizi, lettura e tant’altro.
Per imparare l’ebraico da autodidatta, identifica quale sia il metodo di studio o la combinazione di metodi che funziona meglio per te. Prova a sperimentate i vari metodi e prova a dedicarti ad attività che ti piacciono di più.
Bisogna essere curiosi e pratici. L’importante è cimentarsi costantemente alla lingua e praticarla.
3. Lavora su tutti gli aspetti della lingua per imparare l’ebraico
Studiare l’ebraico non equivale solo a mettersi per ore davanti a un testo di grammatica e imparare parole e regole a memoria. Non potrai mai conoscere veramente la lingua ebraica se focalizzi il tuo studio esclusivamente sulla grammatica.
Ci sono altri aspetti che compongono la lingua ebraica e che sono ugualmente importanti. Quindi non pensare a mezz’ora di ripetitivi e noiosi esercizi grammaticali. I libri di grammatica sono una risorsa preziosa, ma vanno utilizzati come testi di riferimento per chiarire i dubbi che incontri mentre impari la lingua ebraica.
L’ebraico si impara ascoltando, parlando, leggendo e scrivendo. Bisogna sempre cercare di integrare queste attività nella tua quotidianità, così che diventino parte della tua routine.
א) L’ascolto
Nel XXI secolo, grazie ad internet, le fonti sono praticamente infinite. Hai accesso a tantissime risorse, canzoni in ebraico (impara le parole e puoi cantare le tue canzoni preferite in ebraico); puoi ascoltare la radio trasmessa in Israele, audiolibri e podcast israeliani. Puoi guardare la televisione, film e serie TV che trovi facilmente in streaming (per i più coraggiosi vi consiglio mettere i sottotitoli sempre in ebraico).
Imparerai nuove parole e frasi mentre eserciterai le tue capacità di comprensione, facendo qualcosa che ti piace! Basta scegliere in base ai tuoi interessi per rendere lo studio più piacevole.
Non preoccuparti se non capisci ogni singola parola fin da subito, lo scopo è di abituarsi al suono dell’ebraico e quando verrà il momento di parlare, questo renderà tutto più semplice.
ב) Il parlato
Parlare è probabilmente la competenza più difficile da sviluppare, perciò cerca di parlare fin da subito.
Parla da solo, funziona, sul serio. Quando cominci a studiare ebraico parlare in ebraico ti aiuta a fare dei grandi progressi. Puoi cominciare ripetendo a te stesso parole e frasi che hai sentito prima e provando a riformulare frasi sentite parlando a te stesso ad alta voce.
Quando parli, non pensare troppo alla grammatica, la grammatica è importante, ma quando provi a parlare in ebraico concentrati piuttosto sul riuscire a comunicare il tuo messaggio nel miglior modo possibile. Se non ti viene una parola, cerca di trovare un sinonimo o un modo alternativo per esprimerti.
E’ meglio esercitarsi il più possibile utilizzando l'ebraico nelle conversazioni. Una buona idea è incontrare altre persone che stanno imparando anche loro l’ebraico oppure con praticarlo con persone madrelingua. Se ti senti a disagio parlando ebraico con altre persone, prova a dire fin da subito che stai imparando e che sei ancora alle prime armi. La persona dall'altra parte capirà la situazione e ti sentirai meno sotto pressione.
Un vantaggio sarebbe praticare con qualcuno che ha un livello di ebraico più avanzato del tuo. In questo modo potrebbe correggere i tuoi errori e tu potresti imparare delle nuove parole e nuove espressioni. Inoltre, è un buon metodo per allenare la tua pronuncia e mettere in pratica fin da subito quello che hai appreso studiando.
ג) La lettura
La lettura ha un ruolo importante nell'apprendimento e nella comprensione dell’ebraico.
Leggere, a mente o, ancora meglio, ad alta voce, ti permette di studiare la lingua ebraica molto meglio. Si impara a riconoscere quelle strutture grammaticali studiate nella teoria, oltre a nuovi vocaboli e le espressioni colloquiali. Io raccomando sempre di rileggere lo stesso testo diverse volte, cosi ci si allena e le parole e le frasi rimangono nella memoria più facilmente.
Leggere in ebraico ti aiuterà a vedere la grammatica al di fuori degli esercizi e delle spiegazioni teoriche e ti permetterà di ampliare il tuo lessico. In più se leggi ad alta voce, questo aiuterà a migliorare la tua pronuncia.
Ovviamente è importante scegliere testi che siano adatti al tuo livello e che sono di tuo interesse. Bisogna imparare gradualmente, cominciando dalle pagine di un libro di facile comprensione per fare i primi passi.
Ti consiglio di iniziare a leggere qualcosa che ti è familiare. Quando sei già a livelli più avanzati, se hai un romanzo che hai già letto in italiano e ti piace, potrai leggerlo in ebraico! Fidati, leggere qualcosa di familiare è molto più facile che leggere un testo completamente nuovo. Un altro modo efficace e divertente per imparare l'ebraico da solo è leggere gli articoli dei giornali in ebraico.
ד) La scrittura
La scrittura è il momento in cui puoi esercitare tutto quello che avevi studiato e, a differenza di quando parli, hai anche il tempo per ragionarci su con calma.
Cerca di dedicarti alla scrittura in ebraico almeno una volta a settimana, scrivendo almeno qualche riga. Se hai dei dubbi, puoi verificare la grammatica e il vocabolario.
Puoi scrivere di quello che fai nella vita, dei tuoi hobby, di quello che fai durante la settimana o nei weekend. Puoi semplicemente descrivere un film che avevi visto durante il weekend o anche scrivere la tua lista della spesa in ebraico.
Inoltre, ti consiglio di scrivere un elenco di parole che hai imparato ogni giorno. Non deve essere un elenco con ordine a caso. Impara le parole nel contesto.
Hai ascoltato una canzone e hai imparato il suo testo? Scrivi alcune parole principali del testo nel ordine in cui le hai viste dentro il testo della canzone. Hai imparato delle parole che sono legate al vestiario? Scrivi le parole principali nell’ordine in cui le hai imparate.
Cerca di scegliere parole che ti servono davvero, quelle più semplici e più comuni. Limita lo studio a poche parole al giorno, per riuscire a ricordarle meglio.
4. Immergiti nella lingua ebraica
Impara l'ebraico da solo in qualsiasi situazione. La verità è che puoi imparare l'ebraico in qualsiasi momento e che ci sono tante opportunità per vivere l’ebraico.
Per fortuna, oggi, grazie alla tecnologia, sei in grado di avere sempre qualcosa da leggere/ascoltare in lingua ebraica, senza vivere in Israele.
La strategia che ho visto funzionare di più è quella di immergersi completamente nella lingua ebraica, sfruttando tutti gli strumenti a tua disposizione. Fai qualsiasi cosa per entrare in contatto con la lingua il più frequentemente e a lungo possibile.
Per esempio, quando ordini qualcosa online, cerca di leggere la descrizione del prodotto in ebraico, dove possibile. Stai digitando unnumero di telefono? Componilo ripetendo mentalmente le cifre in ebraico. Stai facendo l’elenco della spesa? Scrivila in ebraico. Sei un appassionato di sport? Segui una partita di qualche sport con telecronisti Israeliani. Guarda i tuoi cartoni animati preferiti in ebraico.
Puoi facilmente leggere il giornale su internet o ascoltare la radio in ebraico e guardare il telegiornale e i canali televisivi Israeliani su internet. Si può fare tutto questo anche semplicemente dal telefonino. Sfrutta materiale in ebraico, come film e romanzi. Poni libri e riviste in ebraico a portata di mano dalla tua scrivania o il letto, così tra un momento e l’altro potrai praticare l’ebraico.
Vivi la lingua e assorbila pian piano nella tua quotidianità. E’ importante che l’ebraico ti circondi ogni giorno, tutti i giorni. Anche mentre lavori o fai altre cose, un sottofondo di ebraico è utile per il tuo apprendimento.
Ti consiglio di frequentare contesti sociali dove puoi circondarti di persone che parlano ebraico. La cosa migliore da fare è vedersi con delle persone che parlano ebraico o che lo stanno imparando ed esprimersi solo in ebraico!
Trascorrere del tempo in un luogo in cui la lingua parlata principale è l'ebraico è il modo migliore per imparare la lingua, in questo modo sarai costretto a usare la lingua in varie situazioni.
Essere in un luogo in cui la lingua parlata è l'ebraico ti farà usare la lingua e la assorbirai di più, migliorerai le tue abilità e diventerai più sicuro del tuo ebraico parlato. Se sei stanco dal mondo online e vuoi immergerti davvero nella lingua ebraica, il posto migliore per farlo è ovviamente andare in Israele.
5. Pensa in ebraico
Per esprimerti in ebraico prova a costruire la frase direttamente in ebraico, senza tradurre la frase dall’italiano. Non tutte le parole italiane corrispondono alle parole in ebraico e non tutti i modi di dire e le espressioni sono simili in tutte e due le lingue. Sarà un buon allenamento con risultati evidenti in poco tempo.
6. Divertiti
Forse questo è il consiglio più importante!
Il modo migliore per imparare la lingua ebraica è impararla in un contesto interessante. Le parole più necessarie sono le più interessanti e le parole più interessanti sono quelle che rimarranno a lungo termine nella memoria. Guarda i tuoi programmi TV e i tuoi film preferiti in ebraico. Fai tutto quello che ti piace il più possibile in ebraico.
Se ti stai divertendo, avrai un apprendimento migliore della lingua migliorando ogni giorno di più la conoscenza dell’ebraico.
Nonostante sia un paese abbastanza piccolo, Israele ha tantissimo da offrire ai visitatori. Qui vediamo insieme i posti più belli da vedere quando vai a visitare Israele e le parole che ti serviranno per il tuo voagio.
VISITARE ISRAELE: I POSTI PIÙ BELLI DA VEDERE E LE PAROLE PER IL TUO VIAGGIO
Come noto, in Israele si trovano alcuni dei luoghi religiosi più famosi al mondo; il paese è spesso riconosciuto come meta di pellegrinaggio. Dopo tutto, è qui che si dice che siano accaduti alcuni degli eventi principali per la gente di fede ebraica, cristiana e musulmana. Tuttavia, quando si parla di visistare Israele non si tratta solo di siti religiosi. A parte i siti religiosi, ci sono tantissime altre cose da fare in Israele. Dal deserto al mare, in Israele non ci si annoia mai.
Israele è ricca di siti archeologici risalenti a migliaia di anni fa, di rovine romane, castelli dei crociati, ville ottomane ed edifici Bauhaus. In Israele puoi trovare una vita notturna vivace e una scena gastronomica di livello mondiale, spiagge sabbiose, il mar morto (una bizzarra meraviglia naturale dove galleggi facilmente), un mix di culture e il panorama del deserto incontaminato.
Per aiutarti a cominciare a pianificare il tuo viaggio, ti presento la lista dei posti assolutamente da visitare quando sei in Israele. Ci sono dei siti religiosi e dei siti storici e paesaggi naturali mozzafiato.
In più troverai nell’articolo le parole e le frasi in ebraico più importanti da sapere durante il tuo bellissimo viaggio!
VISITARE ISRAELE – I posti da vedere in Israele
1. GERUSALEMME –(Yerushalaim)יְרוּשָׁלַיִם
La capitale di Israele, Gerusalemme è sicuramente la prima città che viene in mente quando si parla della Terra Santa ed è uno dei posti più importanti da vedere in Israele. Con una storia che risale a più di 3000 anni, Gerusalemme è una delle città più antiche, più belle ed affascinanti al mondo. E’ una città di ineguagliabile significato religioso e storico, considerata una “città santa” per le tre grandi religioni monoteistiche. Gerusalemme riunisce etnie, religioni e culture ed è un vero e proprio museo a cielo aperto.
Una passeggiata a Gerusalemme è un viaggio nella storia. La città Vecchia di Gerusalemme è divisa in quattro quartieri: Ebraico, Cristiano, Armeno e Musulmano.
Qui potresti percorrere la Via Crucis, sulle orme dei passi di Gesù; andare al Muro del Pianto, il luogo più sacro per la religione Ebraica, dove puoi lasciare un bigliettino con un tuo desiderio. Potrai visitare la Basilica del Santo Sepolcro, il luogo più sacro del mondo per i cristiani, vedere la Cupola della Roccia, visitare il Monte degli Ulivi, dove troverai anche il Giardino del Getsemani. Potrai vedere la città di Davide (il sito originale di Gerusalemme) e la Torre di Davide.
Gerusalemme è una città che fonde perfettamente il vecchio e il nuovo. Fuori dalla città vecchia, ti aspetta una metropoli moderna con musei di livello mondiale: il Museo d’Israele, il Museo della Memoria dell’Olocausto (Yad Vashem). Il colorato mercato di Mahane Yehuda è un’intricata rete di vicoli e bancarelle piene di pita, falafel, halva e altro. Di notte il posto si riempie dei visitatori dei bar, dei ristoranti e delle caffetterie locali.
La città Vecchia – (Ha Ir Ha Atika) הָעִיר הָעַתִּיקָה
Muro del Pianto – (Ha Kotel) הַכֹּתֶל
Monte degli Ulivi – (Har Ha Zeitim) הַר הַזֵּיתִים
La città di Davide – (Ir David) עִיר דָּוִד
Torre di Davide – (Migdal David) מִגְדַּל דָּוִד
Città – (Ir) עִיר
Museo – (Muzeon) מוּזֵאוֹן
Mercato – (Shuk) שׁוּק
2. MAR MORTO E MASADA – (Yam Ha Melah, Mezada) יָם הַמֶּלַח וּמְצָדָה
Situato a 430 metri sotto il livello del mare, il posto più basso al mondo, il Mar Morto, è una vera meraviglia naturalistica e uno dei posti più famosi da visitare in Israele.
I suoi paesaggi affascinano qualsiasi viaggiatore. Ha un contenuto di sale molto elevato, dieci volte quello nell’oceano, rendendolo un ambiente in cui la vita è impossibile. Da qui deriva il nome del posto, anche se in ebraico si chiama semplicemente “Yam Ha Melah”, il mare di sale. Allo stesso tempo l’acqua salatissima fa sì che i bagnanti galleggiano sulla superficie dell’acqua senza nessun sforzo.
Quando sei lì, prenditi cura del corpo spalmandoti il famoso fango del Mar Morto, e trascorri una giornata galleggiando nel mare salato all’insegna del totale relax. L’acqua e il fango del mar morto hanno dei benefici dal punto di vista medico ed inoltre i minerali e il sale del Mar Morto sono utilizzati ormai da miglia di anni per la preparazione di cosmetici.
Vicino al Mar Morto si possono trovare diversi posti bellissimi, tra cui Ein Gedi e la famosa Masada.
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Masada- (Mezada) מְצָדָה - Visitare Israele
E’ una fortezza costruita da Erode il Grande, in cima ad un monte con vista sul Mar Morto.
Masada è un’attrazione culturale ed archeologica da non perdere durante il tuo viaggio in Israele. Oggi Masada è un simbolo dell’Israele antica e uno dei migliori esempi di fortificazioni romane. Il tempo migliore per visitare Masada è all’ alba con un panorama fantastico del Mar Morto che si ammira dalla montagna.
Estesa lungo un'ampia spiaggia sabbiosa del Mediterraneo, Tel Aviv è la città che non si ferma mai. E’ una città vivace, nota per la sua vita notturna e l’ambiente giovanile e divertente.
Qui c’è di tutto, lungo le strade puoi trovare dei bar, enoteche e birrifici artigianali e discoteche. Puoi visitare gallerie d’arte e di design. La città è animata da musica dal vivo e da spettacoli tutto l’anno. La proposta culinaria è ricca ed innovativa, e mescola la cucina tradizionale israeliana con i gusti di tutto il mondo. In più puoi apprezzare lo “street art” e l’architettura in stile Bauhaus (patrimonio Unesco).
Le sue spiagge mediterranee sono tra le migliori al mondo e sono bellissime (soprattutto durante il tramonto).
Jaffa è la città antica a sud di Tel Aviv, che offre una tregua in stile antico dal trambusto moderno di Tel Aviv. Lì è situato il porto di Jaffa, il mercato delle pulci, un quartiere di artisti, ristoranti buonissimi, e da lì puoi ammirare uno skyline bellissimo della città di Tel Aviv.
Spiaggia – (Hof) חוֹף
Mar Mediterraneo – (Ha Yam Ha Tihon) הַיָּם הַתִּיכוֹן
Vita notturna – (Hayei Laila) חַיֵּי לַיְלָה
Notte - (Laila) לַיְלָה
Tramonto – (Shkia) שְׁקִיעָה
Porto – (Namal) נָמֵל
Mercato delle pulci – (Shuk Ha pishpeshim) שׁוּק הַפִּשְׁפְּשִׁים
Ristorante - (Mis’ada) מִסְעָדָה
4. LAGO DI TIBERIADE- MAR DI GALILEA – (Kineret) כִּנֶּרֶת
Il lago più grande d’acqua dolce di Israele, il posto dove Gesù camminò sull’acqua.
Oggi è un importante luogo di pellegrinaggio cristiano. E’ una delle principali fonti d'acqua di Israele e un luogo popolare per rilassarsi sulle sue spiagge, andare in bicicletta o camminare. Questo luogo è unico, incredibilmente bello e allo stesso tempo ricco di storia.
Lago – (Agam) אֲגַם
Acqua – (Maim) מַיִם
Bicicletta – (Ofanayim) אוֹפַנַּיִם
5. NAZARET - (Nazrat) נָצְרַת
Oggi la città di Nazaret è un importante luogo di pellegrinaggio cristiano dove nella sua città vecchia si trova la Chiesa dell'Annunciazione, la più grande chiesa cattolica del Medio Oriente.
Prenditi anche del tempo per passeggiare tra le strade pittoresche e visitare il colorato mercato locale.
Ci troverai dei mercati, siti biblici, grandi ville ottomane e piccoli bar per rinfrescarti.
Chiesa – (Knesiya) כְּנֵסִיָּה
Cristianesimo – (Natsrut) נַצְרוּת
Medio Oriente – (Ha Mizrah Ha Tihon) הַמִּזְרָח הַתִּיכוֹן
6. CRATERE RAMON – (Mahtesh Ramon) מַכְתֵּשׁ רָמוֹן
Il deserto del Negev copre la metà meridionale di Israele e si estende per oltre 13.000 chilometri quadrati, occupando il 55% dell'intero paese.
Il cratere Ramon (Mahtesh Ramon) è il più grande dei tre crateri trovati nel deserto del Negev. Circondato da montagne, il cratere è profondo più di 450 metri e lungo quasi 40 km. E’ un posto assolutamente meraviglioso che puoi osservare andando in bicicletta, in auto oppure per viaggiatori avventurosi, si può esplorare la bellezza del posto camminando intorno al cratere Ramon e attraverso la valle di Ein Avdat.
Deserto – (Midbar) מִדְבָּר
Sabbia – (Hol) חוֹל
Cratere – (Mahtesh) מַכְתֵּשׁ
7. CAESAREA– (Keisaria) קיסריה
Caesarea è stata costruita dal Erode il Grande in onore dell’imperatore romano Ottaviano Augusto. Il parco nazionale archeologico di Cesarea si trova sul mare e lì potrai ammirare la Porta dei Crociati, il Cardo e i resti della città, l’anfiteatro di Erode e l’ippodromo, che era in grado di ospitare circa centomila persone.
In vicinanza del parco archeologico potrai passeggiare sulla bellissima spiaggia dove troverai i resti dell’acquedotto, che ai tempi dei romani portava l'acqua da sorgenti situate a quasi 16 km a nord-est e le convogliava sin dentro la città.
1. L’alfabeto ebraico (chiamato ALEPH-BET) è composto da 22 lettere
Del primo alfabeto ebraico si ha notizia in epoca biblica ed è strettamente correlato all’alfabeto fenicio, l’alfabeto verificato più antico del mondo. Nell’alfabeto della lingua ebraica moderna ci sono 22 lettere.
2. In ebraico ogni lettera ha anche un valore numerico
Ogni lettera ebraica corrisponde ad un valore numerico, e può essere utilizzata per scrivere numeri e per un’interpretazione numerica delle parole. Questo fa sì che si può “fare lo spelling” delle parole con i numeri e che i numeri che corrispondono alle lettere possono sommarsi nelle parole ottenendo nuovi valori numerici. Il fatto di poter convertire le lettere in numeri e viceversa ha portato, nella mistica ebraica, al metodo interpretativo chiamato “Ghimatria” (o “Gematria“), dove si cercano relazioni tra parole e nomi nella Bibbia, correlandone i valori numerici e viceversa.
Le prime 10 lettere dell’alfabeto hanno i valori 1-10; le prossime 9 lettere hanno i valori 20, 30, 40…100 e le restanti lettere hanno i valori di 200, 300 e 400. Nella maggior parte dei casi in ebraico moderno si utilizza i numeri “normali” (0,1,2,3…9), esattamente come in italiano, però in alcuni casi vengono utilizzate le lettere per indicare valori numerici.
In Israele oggi, quest’utilizzo è diffuso in testi religiosi e nella Bibbia, scrivendo le date del calendario ebraico e per numerare elenchi. Spesso gli israeliani utilizzano lo stesso metodo per indicare i giorni della settimana, per esempio, il martedì si chiama “yom shlishi” (letteralmente “il terzo giorno”) ma spesso è indicato come “yom Ghimel” (perché la lettera Ghimel ha il valore numerico tre).
3. Le lettere in ebraico si possono scrivere in modo diverso a seconda della loro posizione nella parola
La lingua ebraica ha 5 “lettere finali” (le lettere finali: khaf, mem, nun, pey e tzadik); quando queste lettere si presentano alla fine della parola sono scritte in modo diverso rispetto a quando si occupano altre posizioni dentro la parola. Le 5 lettere ebraiche che hanno 2 forme: צ ,פ ,נ ,מ e כ si scrivono in questo modo quando si trovano all’inizio o in mezzo della parola. Però le stesse lettere sono scritte ץ ,ף ,ן ,ם e ך quando sono le ultime lettere della parola in cui sono presenti.
4. E' una lingua "senza vocali"
Tecnicamente parlando, non ci sono vocali nell’alfabeto ebraico. L’ebraico è una lingua semitica. Cosi come anche l’arabo e l’aramaico, e come la maggior parte delle lingue semitiche antiche, l’alfabeto non ha le vocali. L’alfabeto ha 22 lettere, tutte consonanti. Nell’ebraico moderno alcune lettere possono fungere sia da consonante sia da vocale.
Come facciamo a sapere come pronunciare le parole senza che ci siano le vocali?
Esiste un sistema di indicazione con puntini e trattini, tracciati sopra e sotto le lettere, che si chiama “Nikud”. Questo metodo serve per indicare come bisogna pronunciare correttamente le parole. Questo sistema è utilizzato nel Tanah (Il vecchio Testamento), ma anche nei libri per i bambini e per gli studenti principianti di ebraico. I madrelingua ebraico non utilizzano il Nikud e scrivono e leggono senza di esso.
Un esempio rapido:
con Nikud: שָׁלוֹם
senza Nikud: שלום
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5. Si scrive da destra a sinistra
A differenza della maggioranza delle lingue, nelle quali si scrive da sinistra a destra, in ebraico si scrive da destra a sinistra.
Ma sapete perché?
Nessuno conosce il motivo, ma esiste una teoria diffusa la quale sostiene che la scrittura da destra a sinistra deriva dal fatto che la gente che scalpellava le parole su tavolette di pietre teneva lo scalpello con la mano dominante (tipicamente la destra), ed era più facile spostare lo scalpello da destra a sinistra piuttosto che da sinistra a destra.L'ebraico è una lingua davvero interessante con una ricca storia!
Siccome si scrive da destra a sinistra i libri in ebraico cominciano dal lato destro (la prossima volta che vedete un testo in ebraico guardatelo da destra e non da sinistra!).
6. Non esistono lettere maiuscole e minuscole in ebraico
7. In ebraico ci sono lettere diverse per una scrittura a mano e per la stampa
Ci sono principalmente due modi di scrivere in ebraico: la scrittura “Dfus”, paragonabile alle lettere in stampatello, che hanno una forma più quadrata. Invece nella scrittura “Chtav”, paragonabile alle lettere in corsivo, le lettere sono più “arrotondate”. Ogni lettera ha la sua versione in Dfud e una sua versione in Chtav. Le lettere che vedete nei libri sono le lettere in stampatello, con cui è scritta anche la Torah e la maggior parte dei testi stampati. Quando scriviamo a mano in ebraico usiamo la versione Chtav.
Per esempio:
8. La lingua ebraica risale al secondo millennio a.C.
I primi testi in ebraico risalgono al secondo millennio a.C. Il Vecchio Testamento è scritto in ebraico, e quando D-o disse "Sia la luce" lo disse in ebraico. L’ebraico è stato utilizzato sia come lingua scritta sia come lingua parlata fino alla caduta di Gerusalemme nel 587 a.C. Successivamente, per più di 2000 anni, fino al 19esimo secolo, l'ebraico fu usato principalmente come lingua letteraria che era utilizzata nella liturgia ebraica e nei testi rabbinici. Gli ebrei sparsi per il mondo parlavano le lingue locali, creando anche nuovi linguaggi (come lo yiddish e il ladino). L’ebraico sebbene non sia mai stato attivamente parlato, non ha mai smesso di essere usato come lingua scritta.
9. Dopo più di 2000 anni la lingua ebraica rinasce
Il ripristino dell'ebraico come lingua parlata fu quasi miracoloso. Come già accennato, l’ebraico non è stato parlato per 2 millenni. Nonostante questo, alla fine del 19esimo secolo, gli ebrei dell’Europa, che sognavano un rinascimento culturale, hanno cominciato a riutilizzare la lingua. Eliezer Ben Yehuda è considerato il padre dell’ebraico moderno. Ha scritto il primo dizionario di ebraico moderno, che includeva parole dell’ebraico antico con l’aggiunta di nuove parole create da lui.
Grazie alla ricca letteratura conservata per più di 2000 anni, utilizzata come la base per creare la lingua moderna e grazie alla nascita dello stato di Israele, di cui l’ebraico è diventato la lingua ufficiale nel 1948, è stato possibile tornare ad utilizzare questa lingua. L’ebraicoora è parlato come una lingua moderna da oltre 9 milioni di persone. Per alcune persone l'ebraico è ancora comunemente considerato una lingua santa e molti ultra-ortodossi la usano solo per la preghiera.
10. La lingua ebraica èregolata da un’accademiaufficiale
L’accademia della lingua ebraica fornisce le linee guida per la grammatica ed è l’organo ufficiale che decide quali parole vengono aggiunte al dizionario della lingua. Non è detto però che tutti gli israeliani seguono tali indicazioni e il linguaggio parlato spesso ha delle sue caratteristiche.
DOVE POSSO IMPARARE L'EBRAICO?
Comprendere la lingua ebraica è un modo per riconnetterci alla cultura ebraica, ad Israele e al Vecchio Testamento. Una delle grandi cose dei nostri giorni ed età è che anche se non riesci a trovare una scuola che ti insegni la lingua ebraica moderna ed antica,i corsi online possono offrirti un'opportunità unica per imparare l'ebraico.
Se vuoi saperne di più sulla lingua ebraica moderna, puoi provare i nostri corsi di ebraico online da corsoebraico.com.
Scopri con noi perché imparare la lingua ebraica è facile e divertente!
Corsoebraico.com è un importante mezzo di apprendimento dell'ebraico che offre corsi online on-demand (al momento in aggiornamento), e materiali per l'apprendimento dell'ebraico.
Imparare l’ebraico: La lingua ebraica è una delle lingue più antiche al mondo, con una tradizione letteraria che va indietro più di 3000 anni. L’ebraico moderno deriva dall’ebraico antico, la lingua in cui è scritto il Tanach, il vecchio testamento.
Imparare l’ebraico: La lingua Ebraica
L’ebraico è una lingua unica: dopo 2000 anni nei quali non veniva parlata, è risorta a vita piena e ora viene utilizzata nella vita quotidiana; infatti al giorno d’oggi puoi dire in questa lingua antica qualsiasi cosa che puoi dire in italiano, o in qualsiasi altra lingua moderna ed Imparare l’ebraico è facile e divertente.
Dove si parla in ebraico?
Culturalmente, la lingua ebraica è considerata la lingua del popolo ebraico. L’ebraico moderno è una delle lingue ufficiali dello stato di Israele (assieme all’arabo e all’inglese), pertanto è utilizzata dai 9 milioni di abitanti di Israele, tra cui ebrei, cristiani, musulmani ed altri, e inoltre la parlano approssimativamente i 550.000 israeliani che vivono all’estero.
Perché la lingua ebraica è importante?
Ancora prima della sua rinascita, l’ebraico serviva per connettere varie comunità intorno al mondo, e questo rappresenta un interessante e potente esempio della capacità di una lingua di unire le persone attraverso il tempo e lo spazio. Imparare l’ebraico offre un grande potenziale per conoscere a fondo la vita e la cultura di Israele, ma non è l’unico motivo per imparare questa lingua.
Tecnologia e affari
L’ebraico, come già accennato in precedenza, è la lingua ufficiale di Israele, una delle economie high-tech in più rapida crescita al mondo; un paese riconosciuto in tutto il mondo per l’avanguardia dell’industria che sviluppa la tecnologia del futuro ed è un paese di costante importanza nella scena mondiale. Questo fa sì che l’ebraico sta diventando sempre più importante nel mondo degli affari internazionali, assieme all’espansione dell’influenza di Israele sui mercati mondiali; infatti, Israele è al terzo posto nel mondo per il numero maggiore delle società quotate alla borsa NASDAQ e Tel-Aviv è la città con la densità più alta di start-up al mondo.
Carriere
L’ebraico è anche una lingua spesso richiesta per coloro che intraprendono una carriera negli ambiti di diplomazia e relazioni internazionali, ma non solo! Per chi lavora negli ambiti di archeologia oppure è interessato alla ricerca sul medio oriente, o per chiunque è interessato a lavorare in Israele, la conoscenza dell’ebraico è inestimabile.
Viaggiare
Israele è una destinazione molto ambita per i turisti da tutto il mondo, attrae viaggiatori con la sua storia, archeologia, tradizione, siti religiosi, cultura, cucina, deserto e spiagge. La conoscenza dell'ebraico consente alle persone che visitano Israele di andare oltre le attrazioni turistiche tipiche e di immergersi maggiormente e più facilmente nella cultura locale; inoltre, permette di viaggiare più facilmente in Israele e anche di comunicare con gli israeliani all’estero.
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La cultura ebraica
Attraverso lo studio dell’ebraico si può ottenere una nuova visione e conoscenza della storia del popolo ebraico e la sua cultura. Imparando la lingua si acquisisce una comprensione ed un apprezzamento per la storia di Israele e la sua cultura, una storia di una nazione moderna costruita su radici storiche, che ha attraversato tanto per sopravvivere fino ad oggi.
Religione
L’ebraico è la lingua del Vecchio Testamento, che rappresenta sia dal punto di vista religioso che culturale, una delle opere letterarie più impressionanti del mondo e di un’influenza incommensurabile, specialmente se letta nella sua lingua originale. Imparare l’ebraico moderno è la via più semplice per avvicinarsi al Vecchio Testamento. Per quanto riguarda il Cristianesimo, lo studio dell’ebraico consente un nuovo sguardo sul significato e sul contesto del nuovo testamento. Tante persone di religione cristiana viaggiano o desiderano viaggiare nella Terra Santa; avere una conoscenza basica della lingua ebraica è di grande beneficio per visitare i luoghi sacri in Israele.
La cultura Israeliana
Nonostante la sua breve storia, ci sono tanti scrittori famosi che provengono da Israele, per nominarli alcuni, il vincitore del Nobel Shai Agnon, il vincitore del International Booker Prize David Grossman, o come Yehuda Amichai, Amos Oz, A.B. Yehoshua, Eshkol Nevo, Meir Shalev e tanti altri. Questi scrittori hanno affrontato nelle loro opere le questioni più controverse e importanti dello stato di Israele, la storia della nascita dello stato, le gioie e le difficoltà della vita quotidiana in Israele, la memoria dell’olocausto, il conflitto del medio oriente e tant’altro. Imparando l’ebraico e leggendo nella lingua originale le loro opere, permette di vedere davvero cosa rende grandi questi scrittori. La conoscenza della lingua permette inoltre di guardare tanti programmi TV acclamati dalla critica, trasmesse da Netflix, HBO e Amazon Prime, ad esempio “Fauda”, “Shtisel”, “Hit and Run”, ”Teheran”, “Quando gli eroi volano”, “Hostages”, “Mosad 101” e “In Treatment”.
Divertimento
L’ebraico è divertente! Studiare l’ebraico è veloce e piacevole; inoltre è una lingua facile e agevole. Infatti, questo ha fatto sì che le tante persone di nazioni diverse arrivate in Israele riuscissero a comunicare attraverso l’ebraico in tempi brevi.
DOVE POSSO IMPARARE L'EBRAICO?
Comprendere la lingua ebraica è un modo per riconnetterci alla cultura ebraica, ad Israele e al Vecchio Testamento. Una delle grandi cose dei nostri giorni ed età è che anche se non riesci a trovare una scuola che ti insegni la lingua ebraica moderna ed antica,i corsi online possono offrirti un'opportunità unica per imparare l'ebraico.
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