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Le lettere ebraiche e la Gematria - I misteri dei numeri ebraici

LE LETTERE EBRAICHE E LA GEMATRIA – I misteri dei numeri ebraici

La Gematria (o Ghimatria) è un sistema nel quale ad ogni lettera dell’alfabeto ebraico corrisponde un valore numerico. Sommando i valori numerici delle lettere nelle diverse parole, otteniamo dei valori numerici, che assumono diversi significati nella cultura ebraica e, anche nella mistica ebraica, la Kabbakah (o Cabala). In Israele oggi, l’utilizzo della ghimatria è diffuso in testi religiosi e nella Bibbia, scrivendo le date del calendario ebraico, per numerare elenchi e, a volte, anche per segnalare i numeri sugli orologi. Vediamo quali sono i valori numerici delle lettere ebraiche e la Gematria, e scopriamo insieme i misteri dei numeri nella cultura ebraica.

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Le lettere ebraiche e la Gematria – i numeri più importanti nella cultura ebraica

4

La lettera Dalet ד  dell’alfabeto ebraico corrisponde al valore 4 secondo il sistema della Gematria.

Le lettere ebraiche e i numeri ebraici

Quattro è un numero ricorrente nella tradizione ebraica.  La Torah e il Talmud (uno dei testi sacri dell'ebraismo) forniscono molti esempi del significato di questo numero. Tra questi significati possiamo trovare le quattro matriarche e le quattro mogli di Ya’acov (Giacobbe).

Il Seder di Pesah è strutturato attorno al numero quattro: le quattro domande, i quattro figli e i quattro calici di vino.

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7

Secondo i valori della Gematria, la lettera ebraica Zain ז = 7. Sette è uno dei più importanti numeri nell' ebraismo, che rappresenta la creazione, la buona fortuna e la benedizione.

Una parola ebraica che significa “fortuna”, Mazal, equivale a 77 nella Gemaria
(מזל = מ + ז + ל = 40+7+30 ).

Le festività di Pesah e Sukkot sono celebrate in Israele ognuna per sette giorni.

La festa di Shavuot (che letteralmente significa "settimane") è celebrata dopo la fine di Sfirat Ha Omer (ספירת העומר), che sono i giorni che si contano, cominciando da Pesah, per 7 settimane
(7*7 = 49 giorni).

Shabbat  cade il settimo giorno della settimana.

La Menorah del  Grande Tempio di Gerusalemme aveva sette rami.

In un matrimonio ebraico, la sposa, tradizionalmente fa dei giri attorno allo sposo sette volte sotto il baldacchino nuziale (Hupah) e vengono fatte sette benedizioni. 

Israele è noto per sette prodotti speciali che possiede: grano, orzo, uva, melograni, fichi, olive e datteri (שבעת המינים).

Il primo versetto della Torah ha sette parole.

Quando muore un parente stretto, gli ebrei fanno sette giorni di lutto per sette giorni, che si chiamano Shiv’a (che significa letteralmente “sette”).

La Terra d’Israele deve rimanere incolta per un anno ogni sette anni - leggete qui >>>

Il numero 7 nella cultura ebraica

13

Nella parola “Amore” in ebraico אהבה (Ahava) sommando tutte le lettere secondo i principi della Ghimatria, si ottiene il valore 13.
א + ה + ב + ה
1 + 5 + 2 + 5

18

Uno dei numeri più importanti e noti nell’ebraismo è 18. Il numero 18 in Gematria è costituito dalle lettere Yud י  e Het ח = ח"י (10+8=18).

Leggendo le due lettere assieme si ha la parola חי – Hai. Hai significa "vita" ed è considerato il più fortunato di tutti i numeri.

I regali in denaro sono spesso dati in multipli di diciotto. Gli amuleti composti dalle lettere Het e Yud sono spesso indossati come portafortuna.

Il numero 40 - le lettere ebraiche e la Ghimatria Gematria

26

26 è la somma delle lettere che costituiscono la parola D-o in ebraico. יהוה (10+5+6+5).
Anche il valore della parola “Amore”, raddoppiato, dà il valore 26, il valore numerico di uno dei nomi di  D-o).

Anche i numeri 86 e 314 assumono importanza per lo stesso motivo.
86 è la somma delle lettere della parola  אלהים
314 è la somma delle lettere della parola   שד"י
Anche queste due parole sono nomi di D-o.

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40 - Le lettere ebraiche e i numeri

Come accennato in precedenza, il numero 4 ha un significato speciale nella cultura ebraica.  Poiché 40 è un multiplo di 4, assume anche questo numero dei significati importanti.

Quando gli ebrei, lasciarono l’Egitto e la schiavitù, furono condotti attraverso il deserto per 40 anni. Questi anni furono seguiti dai 40 giorni che Mosè trascorse sul monte Sinai.

Nella storia di Noè, il diluvio durò per 40 giorni. Nel Talmud, un Mikveh (bagno rituale), deve avere 40 Seah (un'antica forma di misurazione) di acqua.  Proprio come il mondo era considerato puro dopo 40 giorni di pioggia, così anche l'individuo è considerato puro dopo essere uscito dalle acque del Mikveh.

La parola “Acqua” in ebraico (מים), presenta 2 volte la lettera מ, che nella Gematria ha il valore di 40. Nella Kabbalah questo valore rappresenta il potere della creazione e del rinnovamento nella creazione.

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Le lettere ebraiche - dove si possono imparare?

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Il numero 40 - le lettere ebraiche e la Ghimatria Gematria
SLANG EBRAICO

SLANG EBRAICO

Stai studiando l’ebraico, ma vuoi sapere come gli israeliani parlano davvero? Vuoi conoscere l’ebraico colloquiale? Vuoi parlare come uno del posto? Vuoi conoscere i modi di dire del ebraico moderno? Per comunicare con la gente del posto in Israele ti servirà sicuramente questo elenco di slang ebraico.

12 Parole ed espressioni dello slang ebraico per tutti (+bonus)

Lo slang ebraico è una componente importante del lessico nell’utilizzo quotidiano. Quando si pensa a parole ed espressioni gergali nell’ebraico moderno a parte il gergo militare, ci sono numerose fonti di espressioni di slang in ebraico.

La cosa bella dello slang ebraico è che alcune espressioni comunemente usate oggi risalgono alla rivitalizzazione della lingua e sono un misto di ebraico, yiddish, arabo e inglese. Comprendere lo slang è cruciale per parlare la lingua ebraica. Ma non ti preoccupare, qui potrai imparare tutto sul fantastico slang ebraico.

Un misto di Ebraico, Yiddish, Arabo, Inglese

Se vorrai fare un viaggio in Israele, queste espressioni ti aiuteranno a sentirti meno come un turista e più come uno del posto e potrai comunicare più facilmente con la gente del posto.

Lo slang introduce sempre nuove parole ed espressioni in ebraico.
La lingua ebraica è una lingua molto dinamica e ha certamente la sua grande dose di slang di strada; lo slang è una parte integrale della lingua parlata e conoscerlo è anche molto divertente.

Parlare slang ebraico

E ora impariamo un po’ di slang, che potresti sentire continuamente in Israele.

L’elenco delle parole dello slang ebraico che devi assolutamente conoscere:

1.   SABABA – סַבַּבָּה

Sababa è una delle parole più usate in ebraico, può anche essere pronunciata come sababi o sababush (perché ad alcuni israeliani piace aggiungere “ush” alla fine delle parole, quando utilizzano lo slang).

Slang in ebraico corso di ebraico online

La parola Sababa è la versione in ebraico moderno per la parola inglese “cool” (presa dall’arabo). Vuol dire anche fantastico, bello, e anche va bene, ok, a posto (dipende dal contesto). Il più delle volte è usato per feedback positivi e rassicurazioni e può essere utilizzata per mostrare entusiasmo o felicità riguardo ad una situazione. Per esempio: come stai? Sababa. Vuoi andare al mare? Sababa.

Bonus:

Sababa le gamrei – סַבַּבָּה לְגַמְרֵיassolutamente, benissimo.

Sababa
SABABA

2. YALLA- יַאלְלָה

Ampiamente utilizzata sia in ebraico che in arabo (da cui viene presa). Letteralmente significa “andiamo”, e viene utilizzata per incoraggiare qualcuno a fare qualcosa. Yalla è usata nel linguaggio quotidiano per esprimere il proprio desiderio di far muovere le persone.

Per esempio: Yalla, bo kvar, anahnu meahrim le shiur ivrit

יַאלְלָה בּוֹא כְּבָר, אֲנַחְנוּ מֵאֲחֵרִים לְשִׁעוּר עִבְרִית– Yalla,vieni, siamo in ritardo per la lezione di ebraico.

Yalla, andiamo
YALLA

Bonus:

  • Yalla bye – יַאלְלָה בַּיי – Vado, ciao. Se saluti qualcuno.
  • Yalla balagan- יַאלְלָה בָּלָגָן – utilizzato per entusiasmare qualcuno (per esempio per andare ad una festa).
  • BALAGAN– בָּלָגָן: Un balagan è semplicemente un casino, un caos, quando non c'è ordine. Può riferirsi ad esempio ad un affollamento, traffico in autostrada o disordine a casa.
Yalla Balagan
YALLA BALAGAN

3. AHLA – אַחְלָה (Slang Ebraico)

La parola gemella di Sababa, anche Ahla può essere utilizzata come “Cool”, fantastico, bello. Serve per descrivere tutto ciò che è buono. Per esempio: Come è il pranzo? Ahla.

Ahla sefer be ivrit – אַחְלָה סֵפֶר בְּעִבְרִית– un bel libro in ebraico.

Ahla, slang Ebraico
AHLA

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4. TAHLES – תַּכְלֶס

Vuol dire “totalmente”, “in realtà”, “tutto sommato”, “alla fine dei conti”. Usato per arrivare subito al punto della discussione, o essere d'accordo con un punto di vista che in precedenza non avevi considerato.

Per esempio: - Tahles, Ha hofa’a haita mesha’amemet -

תַּכְלֶס, הַהוֹפָעָה הָיְתָה מְשַׁעֲמֶמֶת –Tahles (veramente, in realtà, tutto sommato), lo spettacolo era noioso

Bonus:

  • Anche DUGRI - דּוּגְרִי ha lo stesso significato. Descrive un comportamento schietto e si usa per dire le cose in modo diretto.
Tahles, Dugri, slang Ebraico
TAHLES

5. FADIHA – פָדִיחָה

Vuol dire una brutta figura, un fallimento imbarazzante, un pasticcio o un errore buffo.

Per esempio: Eize fadiha, nirdamti ba avoda!

אֵיזֶה פָדִיחָה, נִרְדַּמְתִּי בָּעֲבוֹדָה!– Che brutta figura, mi sono addormentato a lavoro.

Fadiha, slang Ebraico
FADIHA

6. HOFER/ET – חוֹפֵר /ת

Il verbo Lahfor – לַחְפֹּר vuol dire letteralmente scavare.

Ma nello slang israeliano quando si dice che qualcuno è Hofer (maschile) –חוֹפֵר o Hoferet (femminile) – חוֹפֶרֶת - qualcuno che scava, si riferisce a qualcuno che parla senza sosta, che non smette di parlare.

Il concetto dietro questa espressione è che ti scavino un buco nella testa con tutto il loro parlare.

Per esempio: Ha havera sheli hoferet– הַחֶבְרָה שֶׁלִּי חוֹפֶרֶת – La mia amica parla senza sosta.

Hoferet, slang Ebraico
HOFERET

7. AL HA PANIM – עַל הַפָּנִים

Panim – פָּנִים- faccia

Letteralmente si traduce “sulla faccia” e nello slang è utilizzato per dire terribile, quando qualcosa è veramente brutto o scadente.

Per esempio: ha mis’ada ha zot al ha panim – הַמִּסְעָדָה הַזֹּאת עַל הַפָּנִים– questo ristorante è terribile.

Al Ha Panim, slang ebraico
AL HA PANIM

8. LE’EHOL SRATIM – לֶאֱכֹל סְרָטִים

Le’ehol– לֶאֱכֹל– mangiare

Seret – סֶרֶט– film

(Sratim – סְרָטִים– film, plurale)

L’analogo dell’italiano “ti fai troppi film”. La traduzione letterale è “Mangiare film”. Vuol dire essere in ansia per qualcosa. Se qualcuno sta pensando al futuro e si preoccupa se le cose andranno bene e se nella sua mente stanno girando tanti "film" di quello che potrebbe accadere, questo è le’eholsratim.

Per esempio: Ani Ohel sratim legabei ha pgisha mahar

אֲנִי אוֹכֵל סְרָטִים לְגַבֵּי הַפְּגִישָׁה מָחָר– Sono in ansia per l’appuntamento di domani.

Bonus: altri espressioni con la parola Seret – סֶרֶט– film:

  • HAI BE SERET – חַי בְּסֶרֶט

Hai – חַי– vive

Seret – סֶרֶט– film

Conosci qualcuno che è un po' disconnesso dalla realtà? La traduzione letterale è “vive in un film”. Questo si riferisce a chiunque abbia aspettative non realistiche o stia vivendo in un mondo irrealistico, appunto, “in un film”. Se qualcuno è un po' troppo ottimista o troppo esigente anche lui “vive in un film”.

Huhai be seretsheanahnubaimelav – הוּא חַי בְּסֶרֶט שֶׁאֲנַחְנוּ בָּאִים אֵלָיו– luihai be seret (pensa in modo non realistico) che noi veniamo da lui.

  • EIZE SERET – אֵיזֶה סֶרֶט

Eize – אֵיזֶה– che, quale

La traduzione letterale è “che film”. Significa una serie di eventi fuori dal comune nella vita reale e solitamente intesi con una connotazione negativa. Oppure quando vuoi esprimere qualcosa di pazzesco che ti è successo.

Ata lo taamin ma kara li ha-yom, eize seret!

אַתָּה לֹא תַּאֲמִין מָה קָרָה לִי הַיּוֹם, אֵיזֶה סֶרֶט!– Non ci crederai cosa mi è successo oggi, eize seret!

LE'EHOL SRATIM, slang ebraico
LE'EHOL SRATIM

9. ANI MET/META ALEHA/ALAIH –
אֲנִי מֵת /ה עָליך

Un'altra versione di questa frase:

HOLE/A ALEHA/ALAIHחוֹלה עָליך.

Met – מֵת- morto (Meta – מֵתָה– morta)

Hole – חוֹלֶה– malato (Hola – חוֹלָה– malata)

Aleha (m) / Alaih (f) –עָליך  - letteralmente: “su di te”

Ma non ti preoccupare, nonostante la connotazione che può sembrare un po’ inquietante, in realtà viene ad esprimere una cosa molto buona! Letteralmente vuol dire “muoio su di te” / “sono malato su di te”. In italiano l’espressione analoga sarebbe “sono pazzo/a di te”.

META ALEHA, slang Ebraico
META ALEHA

 

10. HAVAL AL HA ZMAN – חֲבָל עַל הַזְּמַן

Haval – חֲבָל– peccato

Zman – זְמַן– tempo

L’ espressione  significa “Peccato per il tempo”. In realtà è il contrario, si usa questa frase quando siamo contenti di passare il tempo a fare un’attività. Si usa per descrivere una cosa molto buona, fantastica per la quale vale la pena perdere del tempo.

Ha shiur ha zemeule, haval al ha zman –

השיעור הזה מְעֻלֶּה, חֲבָל עַל  הַזְּמַןQuesta lezione è magnifica, haval al ha zman!

HAVAL AL HA ZMAN
HAVAL AL HA ZMAN

Bonus:

  • per gli avanzati: Spesso si usa l’acronimo di questa frase e si dice semplicemente Havlaz – חבל"ז.
  • Un'altra espressione con un significato simile:  SOF HA DEREH – סוֹף הַדֶּרֶךְ

Sof – סוֹף– fine

Dereh –דֶּרֶךְ - strada

“La fine della strada” vuol dire una cosa buona, fantastica.

Per esempio: Ha hummus ha zesof ha dereh!

הַחוּמוּס הַזֶּה סוֹף הַדֶּרֶךְ! – Questo humus è Sof ha dereh!

Hummus
HUMMUS

 

11. LO HA IPARON HA’HI HAD BA KALMAR – לֹא הָעִפָּרוֹן הֲכִי חַד בַּקַּלְמָר

Iparon –עִפָּרוֹן- matita

Had– חַד- affilata

Kalmar –קַּלְמָר - astuccio

“Non è la matita più affilata nell’ astuccio”. Quando usato come slang significa che qualcuno non è molto intelligente o ha fatto qualcosa di stupido.

 LO HA IPARON HA’HI HAD BA KALMAR
LO HA IPARON HA’HI HAD BA KALMAR

12. BA LI / LO BA LI – בָּא לִי / לֹא בָּא לִי

In italiano “mi va” e “non mi va” o voglio o non voglio (fare qualcosa). Per dirlo in ebraico si utilizza il verbo Lavo – לָבוֹא– venire.

Ba li lilmodivrit – בָּא לִי לִלְמֹד עִבְרִית – voglio imparare l’ebraico.

Lo ba li lalehet le beit ha sefer – לֹא בָּא לִי לָלֶכֶת לְבֵית הַסֵּפֶר – Non mi va andare a scuola.

BA LI LILMOD IVRIT
BA LI LILMOD IVRIT

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Molto bene, Tov meod – טוֹב מְאֹד - Slang Ebraico

Ora che conosci un po’ di parole ed espressioni dello slang ebraico, potrai utilizzarle per parlare in ebraico come uno del posto e capire più a fondo la lingua parlata nel quotidiano!

Slang Ebraico, festa

Be Hazlaha

!בְּהַצְלָחָה

Le parole della cucina Israeliana

LE PAROLE DELLA CUCINA ISRAELIANA

Se visitate Israele e volete provare i piatti migliori della cucina israeliana, o semplicemente avete la nostalgia del cibo in Israele, vi consiglio di dare un’occhiata a questo elenco di piatti tipici e alle parole in ebraico della cucina israeliana.

Le parole della cucina Israeliana

Se mi chiedereste dove si trova il cibo migliore, vi risponderei assolutamente in Israele. C’è tanto da mangiare in Israele. Adoro la cucina israeliana per i suoi sapori, la sua freschezza e per i suoi cibi sani.

Cosa rende il cibo in Israele così speciale? La cucina israeliana moderna rappresenta una fusione culinaria tra la cucina ebraica tradizionale e la cucina portata dalla diaspora degli ebrei da tutto il mondo.

Questo paese è un mix di culture e popoli, perciò la sua cucina è un mix tra il calore e gli aromi del Medio Oriente e la freschezza della cucina mediterranea, influenzata dall’Asia, Africa e dalla cucina Europea. I cibi israeliani offrono una combinazione di sapori a cui solo pochi paesi al mondo possono avvicinarsi.

Questa è una lista dei migliori piatti israeliani e le parole della cucina israeliana associate.Grazie alle diverse influenze culturali e culinarie che esistono nella cucina israeliana, questo fa sì che sia una delle cucine migliori e più interessanti al mondo.

mangiare sano in israele

Inoltre la cucina israeliana è un paradiso per i vegetariani, vegani (è il paese più “vegan – friendly” al mondo!) e semplicemente per tutti coloro a cui piace mangiare in modo sano

Il cibo Israeliano è talmente buono che rappresenta già in sé un motivo per andare a visitare questo paese. Offre un mix di sapori e spezie, di gusti e colori e benessere. C’è semplicemente così tanto cibo buono da provare in questo paese!

mangiare insieme cibo israeliano

Pronto per scatenare il tuo appetito? Continua a leggere..

I cibi della cucina israeliana che dovresti assolutamente assaggiare!

Questa è una lista dei migliori piatti israeliani e le parole della cucina israeliana associate.

Buon appetito!

SHAKSHUKA – שַׁקְשׁוּקָה

La Shakshuka è uno dei piatti israeliani migliori ed è anche uno dei più famosi! 

Si tratta di una colazione tipica Israeliana ed è un modo nutriente e sano per cominciare la giornata. E’ composta da un sugo di pomodori (cucinato con olio d’oliva), peperoncini e cipolla tritata, con uova affogate sopra.  Speziata con cumino o zaatar, paprika, pepe e coriandolo.  La Shakshuka viene servita bollente in una padella, con il pane, un’insalata israeliana, Tahini, e con formaggi diversi. Sembra un piatto semplice, ma è veramente squisito.

La Shakshuka è uno dei piatti più amati della cucina israeliana, gli israeliani adorano la loro Shakshuuka e sono convinta che la adorerai anche tu!

Shakshuka – שַׁקְשׁוּקָה

Uovo – (Beitsa) בֵּיצָה

Pomodoro – (Agvaniya) עַגְבָנִיָּה

Cipolla – (Bazal) בָּצָל  

Pane – (Lehem)  לֶחֶם

Padella- (Mahvat) מַחֲבַת

Shakshuka
Shakshuka

HUMMUS – חוּמוּס

L’ Hummus esiste da secoli; non si sanno esattamente le origini dell’Hummus, ma una cosa è sicura, gli israeliani adorano mangiare il loro Hummus.

L’ Hummus è un pasto di base in Israele ed è fortemente presente nella cultura del cibo israeliano. E’ difficile trovare un Hummus buono come quello fatto in Israele, è molto diverso da quello che si trova di solito nel resto del mondo. Mentre in molti paesi può essere una salsa o un condimento, in Israele è un pasto principale completo. Ci sono tanti gusti diversi, dal semplice fino al piccante e pure l’Hummus alla barbabietola. Molto diffuso è l’Hummus con pinoli. Esso di solito è preparato da una passata di ceci, a cui vengono aggiunti la Tahini, succo di limone, olio d’oliva, sale e aglio.

Ci sono anche diversi ristoranti dedicati solamente all’ Hummus, che viene servito in vari gusti. Esistono tanti gusti diversi, dal semplice fino al piccante e pure l’Hummus alla barbabietola. Molto diffuso è l’Hummus con pinoli.

E’ servito con vari condimenti, con ceci interi, un filo d’olio d’oliva, succo di limone, prezzemolo e u po’ di paprika. Può anche essere servito con delle olive, cipolla, cetrioli sotto sale ed altro. Si mangia raccogliendo direttamente l’Hummus utilizzando un pane pita caldo.

Hummus- חוּמוּס

Tahini- (Thina) טְחִינָה

Ceci- (Hummus) חוּמוּס

Limone- (Limon) לִימוֹן

Aglio- (Shum) שׁוּם

Hummus
Hummus

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TAHINI – טְחִינָה nella cucina israeliana

La Tahini (o la Tahina, come la chiamano in Israele) è una pasta cremosa e saporita a base di semi di sesamo, con aggiunta di succo di limone, aglio e acqua. E’ un condimento israeliano molto popolare.

Gli israeliani possono mangiare la Tahini praticamente con tutto. Si può mettere sul tuo piatto di Falafel, nel Hummus, nel Baba Ganush e anche nella Halva o semplicemente mangiarla con il pane pita.

Si ritiene che la miglior Tahini debba avere un sapore leggero di semi di sesamo e una consistenza ricca.

Tahini- (T’hina) טְחִינָה

Sesamo – (Sumsum) שֻׂמְשׂוּם

Succo di limone- (Mits Limon) מִיץ לִימוֹן

Olio d’oliva – (Shemen Zait) שֶׁמֶן זַיִת

Sale- (Melah) מֶלַח

Tahini- Tahina
Tahini

FALAFEL – פָלָאפֶל

Il Falafel è un piatto tradizionale del medio oriente, e perciò anche un piatto tradizionale israeliano. E’ uno “street food” molto diffuso in Israele e lo potete trovare praticamente ad ogni angolo. Il Falafel è uno dei simboli della cucina Israeliana.

Le palline di Falafel sono preparate da ceci, fave o entrambi, fritti in olio abbondante, con aglio, prezzemolo ed altre erbe e spezie.

L’usanza israeliana è quella di servire il Falafel nel pane pita o Laffa, dove assieme al Falafel si mettono anche insalate diverse, Tahini e Hummus, cetrioli sotto sale, peperoni, melanzane fritte e patate fritte (che gli israeliani chiamano “cips”). Il Falafel può anche essere servito da solo come antipasto.

Falafel – פָלָאפֶל

Spezie – (Tavlinim) תַּבְלִינִים

Pane pita- (Pita) פִּתָּה

Melanzane- (Hazilim) חֲצִילִים

Falafel
Falafel

L’INSALATA ISRAELIANA – סָלָט יִשְׂרָאֵלִי

Quando mischi pomodori freschi tagliati, cetrioli, cipolle, peperoni e li condisci con succo di limone, olio d’oliva, Tahini, zaatar e prezzemolo, viene fuori una delle insalate più buone che tu abbia mai provato.

L’insalata israeliana (o “Salat Yerakot Katzutz”) è uno piatto standard nella cucina israeliana, e nessun pasto è completo senza un’insalata, neanche la colazione. L’insalata israeliana infatti è una parte fondamentale della colazione israeliana tradizionale. E’ un insalata piena di colori e non è solo buona ma anche sana.

Insalata- (Salat) סָלָט

Pomodoro- (Agvaniya) עַגְבָנִיָּה

Cipolla- (Batsal) בַּצֵּל

Cetriolo- (Melafefon) מְלָפְפוֹן

Peperone- (Pilpel) פִּלְפֵּל

Prezzemolo- (Petroziliya) פֶּטְרוֹזִילְיָה

L'insalata israeliana

BUREKAS – בּוּרֵקָס

Una pasta sfoglia fatta al forno con ripieno a tua scelta. Patate, funghi, spinaci, Burekas al gusto di pizza ed altri. Il più famoso in assoluto (e fidati, anche il più buono) è il Burekas con il ripieno di formaggio (che può essere la feta, il parmigiano o anche la ricotta).

I Burekas si possono trovare in qualsiasi panetteria o al mercato. Possono essere mangiati come uno snack oppure, quelli più grandi, possono essere serviti ripieni anche con uovo sodo e un sugo di pomodoro, come un piatto completo.

Burekas – בּוּרֵקָס

Patata – (Tapuah- Adama) תַּפּוּחַ- אֲדָמָה

Fungo – (Pitriya) פִּטְרִיָּה

Spinaci – (Tered) תֵּרֵד

Formaggio – (Gvina) גְּבִינָה

Burekas
Burekas

JACHNUN - גַּ'חְנוּן

Il Jachnun è stato portato in Israele dagli ebrei Yemeniti. E’ fatto da una pasta sottile che viene arrotolata e piegata in tronchetti, fatta al forno. Sembra un pancake fatto a strati e arrotolato su sé stesso. Il Jachnun è preparato il giorno prima e cuoce nel forno durante tutta la notte. Si presenta come una pasta arrotolata, fragrante e leggermente dolce al gusto, ma servita come piatto salato. Normalmente viene servita con un sugo di pomodori, uova e schug (sugo caldo, solitamente piccante).

Jachnun – גַּ'חְנוּן

Sugo di pomodoro – (Rotev Agvaniyot) רוֹטֵב עַגְבָנִיּוֹת

Uovo- (Beitsa) בֵּיצָה

Jachnun
Jachnun

IL PANE NELLA CUCINA ISRAELIANA

Ci sono diversi tipi di pane in Israele ma ci soffermiamo su due tipi che abbiamo accennato prima (vi ricordate l’Hummus e il Falafel?)

La Pita- פִּיתָּה

La Pita si può trovare in diverse varietà, Bianca, integrale ecc. E’ il pane migliore ad accompagnare il tuo Hummus o Falafel. Una pita ripiena di Falafel, verdure e Tahini è il piatto perfetto.

Pita
Pita

La Laffa – לַאַפָה

La Laffa è un pane tradizionale iracheno e del Medio Oriente e viene venduto come “street food” in Israele, anche assieme al Falafel.

La laffa appena sfornata, è una focaccia larga e sottile saporita ed aromatica. Tradizionalmente è servita con sughi ed insalate, può essere servita con condimento di olio d’oliva e lo zaatar. In alternativa può essere utilizzata per avvolgere piatti come Falafel, Shawarma o Sabich.

Laffa
Laffa

Farina- (Kemah) קֶמַח

Uova- (Beitzim) בֵּיצִים

I DOLCI DELLA CUCINA ISRAELIANA

HALVA- חָלְבָה

La Halva è un dessert tradizionale del medio oriente. La Halva Israeliana è preparata con la Tahini, al quale si aggiungono vari tipi di noci, il miele e lo zucchero. Ha una forma di una torta cilindrica, tagliata a fettine o a quadretti, che si sciolgono in bocca. E’ dolce, ma non troppo, con una consistenza soffice, friabile. Si presenta in gusti diversi, dal gusto al cioccolato e vaniglia fino al gusto al pistacchio, caffe, cocco, agrumi, cannella e tanti altri.

Halva- חָלְבָה

Cioccolato - (Shokolad) שׁוֹקוֹלָד

Pistacchio – (Fistuk) פִיסְטוֹק

Caffe- (Kafe) קָפֶה

Halva
Halva

I DATTERI MADJOOL - תָּמָר מג'הול

E’ un tipo di dattero grande e dolce, coltivato in Israele, famoso per la sua morbidezza, dolcezza e la succosità senza pari. Israele è la più grande esportatrice dei datteri Madjool al mondo.

Dattero – (Tamar) תָּמָר

Datteri Madjool
Datteri Madjool

BUON APPETITO! - (Be Teavon) בְּתֵאָבוֹן

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Buon appetito
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Ghimatria: la matematica delle lettere

GHIMATRIA: LA MATEMATICA DELLE LETTERE EBRAICHE

Che cosa è la Ghimatria? Durante gli studi dell’ebraico potresti aver notato che le lettere non sono sempre usate solo per costruire le parole. Forse hai visto un calendario ebraico, dove sono utilizzate le lettere per segnalare i giorni e le date. Oppure hai sentito parlare di Kabbala e hai visto che in certe situazioni le lettere erano usate come numeri e che questa associazione tra le lettere e i numeri nascondeva dei significati particolari.

Se vuoi approfondire il significato che le lettere ebraiche possano nascondere attraverso i numeri, questo articolo sulla ghimatria (o ghematria) fa per te.

Numeri, Ghimatria

Ghimatria: la matematica delle lettere

La ghimatria o ghematria è un sistema numerico in cui le lettere dell’alfabeto ebraico corrispondono a numeri. Ogni lettera dell’alfabeto ha un proprio significato e contemporaneamente un numero. La ghimatria calcola l’equivalente numerico di parole e frasi sommando i numeri delle lettere. 

L’ebraismo non è l’unica cultura a prendere in considerazione il concetto di ghimatria, è stato utilizzato anche in altre culture. Il termine ghimatria deriva dal greco γεωμετρία (trad. geometria), e questo concetto si può trovare nelle scritture del filosofo greco Platone.

Nella mistica ebraica, la Kabbala, utilizzando il metodo della ghimatria, cerca relazioni tra parole e nomi del Vecchio Testamento, correlandone i valori numerici e viceversa. Cosi la ghimatria è diventata uno strumento per l’interpretazione dei testi biblici.

Qui troverai degli esercizi di ghimatria!

Vecchio Testamento e una candela

Come funziona la Ghimatria?

Nella ghimatria (anche ghematria) ogni lettera ebraica corrisponde ad un numero.

Ci sono diversi modi per calcolare il valore numerico delle lettere nell’alfabeto ebraico. Il metodo principale consiste nell’assegnare a ogni lettera un suo valore specifico.

Le prime dieci lettere dell’alfabeto hanno i valori 1-10; la lettera Alef uguale a 1, Bet a 2, Gimmel a 3 e così via fino alla Yud, la decima lettera dell’alfabeto, uguale a 10.

Le prossime 9 lettere hanno i valori 20, 30, 40…100 e le restanti lettere hanno i valori di 200, 300 e 400.  

La lettera, Kaf, quindi è uguale a 20, poi Lamed, uguale a 30 e così via fino alla Kuf, che ha il valore di 100. Le ultime tre lettere, Resh, Shin, Taf, uguali a 200, 300 e 400 in corrispondenza.

kaf lettera finale
tzadi lettera finale

Bisogna considerare anche le forme delle lettere finali Kaf, Mem, Nun, Phei, Zadi, (utilizzate quando la lettera si presenta alla fine della parola). Spesso a queste lettere sono attribuiti i valori della loro forma standard. Invece, secondo alcuni metodi possono ricevere i valori di 500, 600, 700, 800 e 900.

Da qui si può calcolare il valore numerico della parola sommando i valori delle lettere della parola stessa.

Numeri, Ghimatria

I valori numerici delle lettere

1 - Aleph - א
2 - Bet - ב
3 - Gimel - ג
4 - Daleth - ד
5 - Heh - ה
6 - Vav - ו
7 - Zayin - ז
8 - Het - ח
9 - Tet - ט
10 - Yud - י
20 - Kaf - כ
30 - Lamed - ל
40 - Mem - מ
50 - Nun - נ
60 - Samech - ס
70 - Ayin - ע
80 - Peh - פ
90 - Tzady - צ
100 - Koof - ק
200 - Reish - ר
300 - Shin - ש
400 - Taf - ת
500 - Kaf (finale) - ך
600 - Mem (finale) - ם
700 - Nun (finale) - ן
800 - Peh (finale) - ף
900 Tzady (finale) ץ

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Orologio lettere ebraiche

La ghimatria è un sistema che assegna un valore numerico alle lettere, quindi, di conseguenza, alle parole e alle frasi. Ogni lettera ha un suo valore numerico, e questi valori possono essere sommati per ottenere il valore numerico della parola che costruiscono.

La ghimatria cerca di svelare la corrispondenza fra le parole e il loro valore numerico; essa consiste nello spiegare una parola o un gruppo di parole secondo il valore numerico delle lettere. Si crede che le parole e le frasi con i valori identici abbiano qualche connessione tra di loro. Si potrebbe poi utilizzare questa connessione per dimostrare conclusioni concettuali più ampie.

Ghimatria

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La Kabbala (CABALA)

La ghimatria a volte viene utilizzata per raggiungere una comprensione più spirituale dei testi del Vecchio Testamento. La ghimatria è un componente essenziale della Kabbala, la tradizione ebraica mistica.

Uno degli argomenti principali nel mondo di Kabbala e il suo utilizzo della ghimatria è il nome di D-o יהוה e altri nomi di D-o. Infatti, i numerosi nomi di D-o e le loro permutazioni nella Kabbala hanno dei valori numerici. Ad esempio il nome Elohim si somma al numero 86, uguale alla somma della parola Ha-teva (la natura). La conclusione che potrebbe essere dedotta è che Elohim si riferisce alla presenza divina e come si manifesta nel mondo fisico, al contrario del nome Yehova יהוה, il quale è connesso all’universo celeste.

Kabbala

L’esempio più noto della ghimatria in ebraico è la parola “Hai”  חי (vivo), la somma numerica delle lettere nella parola è 18. Questo ha fatto sì che il numero 18 è un numero fortunato nell’ebraismo. In Italia è anche un numero fortunato per gli studenti universitari;)  

18, Ghimatria

Un altro esempio che possiamo fare appartiene ai dieci comandamenti. Nel comandamento “Onora il padre e la madre” la parola onorare, rispettare כבוד “Kabed” (כבד) ha il valore di 26 ([כ=20, ב=2, ד=4, [20+2+4=26 ).

La ghimatria della parola “amore” “Ahava” אהבה è 13 ([א=1, ה=5, ב=2, ה=5, [1+5+2+5=13).

La ghimatria della parola “Kabed” (onora) è quindi il doppio della parola “Ahava” (amore), ed è stato concluso che uno onora i suoi genitori mostrando loro il suo amore.

26, Ghimatria
10 comandamenti
I 10 comandamenti

Nel corso della storia alcune persone credevano e credono tutt’oggi che la Torah contiene segreti che possano essere rilevati con la ghimatria e che la ghimatria possa anche essere utilizzata per prevedere alcuni eventi storici. 

La Torah
La Torah

La differenza tra la Ghimatria e tra la Numerologia

La numerologia è l’utilizzo dei numeri per interpretare il carattere di una persona o per cercare di prevedere il suo futuro. E’ basata sulla teoria che tutte le cose possono essere espresse con i numeri. Quindi, la numerologia moderna cerca il valore numerico del nome della persona, della sua data di nascita e da queste informazioni cerca di ricavare la natura della persona e le previsioni future. 

La ghimatria (o ghematria), invece, è un sistema in cui le lettere vengono sostituite con numeri, utilizzato nella Kabbala per ricavare interpretazioni mistiche nelle scritture sacre oppure per ottenere nuove interpretazioni dei testi, soprattutto per i testi che altrimenti sarebbero stati difficili da interpretare e per ricavarne un’analisi soddisfacente.

Numeri, Ghimatria

La Ghimatria dell'ebraico moderno

Nella maggior parte dei casi, nell’ ebraico moderno si utilizzano i numeri “normali” (0,1,2,3…9), esattamente come in italiano, però in alcuni casi vengono utilizzate le lettere per indicare valori numerici.

In Israele oggi, questo utilizzo è diffuso in testi religiosi e nella Bibbia, scrivendo le date del calendario ebraico, per numerare elenchi e, a volte, anche per segnalare i numeri sugli orologi.

Lettere ebraiche

Spesso gli israeliani utilizzano lo stesso metodo per indicare i giorni della settimana. A parte lo Shabbat, tutti gli altri giorni si chiamano a seconda del loro ordine nella settimana: “Yom Rishon”, il primo giorno (Domenica, il primo giorno nella settimana ebraica); “Yom Sheni” il secondo giorno (Lunedi) e così via, come vedrai nell’elenco di seguito.

In alternativa si utilizzano anche le lettere dell’alfabeto per indicare il giorno della settimana. “Yom Alef” (il primo giorno, come già accenato la lettera Alef dell’alfabeto ebraico corrisponde al numero 1, secondo la “Ghimatria”), “Yom Bet” (il secondo giorno) ecc.

I giorni indicati con le lettere sono chiamati:

  • Yom Rishòn, Yom Alef –primo giorno, domenica
  • Yom Shenì, Yom Bet –secondo giorno, lunedì
  • Yom Shlishì, Yom Ghimel – terzo giorno, martedì
  • Yom Revi’ì, Yom Dalet – quarto giorno, mercoledì
  • Yom Hamishì, Yom Hei – il quinto giorno, giovedì
  • Yom Shishì, Yom Vav – sesto giorno, venerdì
  • Yom Shabbàt – sabato
Giorno e notte

Per i curiosi, per calcolare il valore numerico delle parole, non solo in ebraico, esistono dei calcolatori online:)

Se sei interessato a capire meglio come funziona la ghimatria, vieni a praticare con noi, facendo gli esercizi del corsoebraico.com:

In fine, la pratica della ghimatria, rimane comunque utile nella vita quotidiana in Israele. E’ una parte interessante dello studio della lingua ebraica, offre una via per la comprensione della Torah, è stimolante intellettualmente oltre ad essere un buon allenamento per la mente!

Dove si può imparare l'ebraico e la Ghimatria?

Comprendere la lingua ebraica è un modo per riconnetterci alla cultura ebraica, ad Israele e al Vecchio Testamento. Una delle grandi cose dei nostri giorni ed età è che anche se non riesci a trovare una scuola che ti insegni la lingua ebraica moderna ed antica, i corsi online possono offrirti un'opportunità unica per imparare l'ebraico.

Se vuoi saperne di più sulla lingua ebraica moderna, puoi provare i  nostri corsi di ebraico online da corsoebraico.com.

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Ghimatria
L'ebraico e' facile

L’EBRAICO E’ FACILE? Imparare l’ebraico è più semplice che mai!

Se hai un interesse per la lingua ebraica, forse perché desideri andare in Israele, forse perché vuoi parlare ebraico con gli amici e i parenti, oppure vorresti esplorare l’ebraismo o per qualsiasi altro motivo, probabilmente ti chiedi “ma quanto è difficile da imparare questa lingua?”. Oppure forse ti chiedi “L’ebraico è facile da studiare?”

Cercheremo di vedere insieme e rispondere a queste domande e vedremo che in realtà imparare l’ebraico non è difficile come potrebbe sembrare.

I MOTIVI PER CUI L’EBRAICO È UNA LINGUA PIÙ FACILE DA IMPARARE DI QUANTO PENSI

L’ebraico è facile! Ma come? Chiederesti, la lingua con le lettere quadrate strane che si scrive da destra a sinistra è facile?! D’accordo, l’ebraico ha anche alcuni elementi diversi, particolari rispetto alle altre lingue, come qualsiasi altra nuova lingua; però non è tutto cosi spaventoso come potrebbe sembrare e l’ebraico è più semplice di quanto pensi!

L’ebraico è facile da studiare, non perdiamo tempo! Vediamo insieme alcuni aspetti che rendono l’ebraico una delle lingue più facili da imparare. Potresti essere davvero sorpreso da alcuni di questi!

Studiare ebraico, L’ebraico è facile

E’ una lingua fonetica

Analogamente all’italiano, l’ebraico è una lingua fonetica. Ogni lettera indica un suono costante, indipendentemente dalla combinazione con altre lettere e dalla sua posizione dentro la parola.

Questo rende la lettura in ebraico molto più facile, basta sapere qual è il suono di ogni lettera. Inoltre, questo facilita tanto anche la scrittura in ebraico, potendo intuire come si scrivono le parole.

Microfono

In ebraico c’è solo UN articolo

In ebraico c’è solo un articolo, che è costruito da una lettera sola: la ‘ה (la lettera ”Hey”). E’ un vantaggio abbastanza evidente in rapporto ad altre lingue. Per esempio, in italiano ci sono 12 articoli diversi.

L’articolo in ebraico rimane sempre uguale a prescindere dal genere (maschile o femminile) o il numero (singolare o plurale) degli oggetti che stiamo definendo.

Vuol dire che non c’è bisogno di imparare regole ed eccezioni, ma si impara una lettera e quando vogliamo mettere un articolo determinativo si mette questa lettere e basta, facilissimo!

La lettera 'ה
La lettera ‘ה

Ci sono soltanto 3 tempi verbali

Questo è un bel sollievo per uno studente della lingua ebraica. Pensate solo che nella lingua italiana ci sono 7 modi e 21 tempi verbali. A differenza di tante altre lingue l’ebraico si (e ci) accontenta di solo 3 tempi verbali: passato semplice, presente semplice e futuro semplice.

Puoi ancora esprimere tutte le stesse identiche cose che puoi dire in italiano, ma basandosi più sul contesto per capire meglio il significato.

Passato e futuro
Passato e futuro

Al presente non esiste il verbo “essere”

Pensa al verbo “essere” in italiano e tutte le sue declinazioni: è, sono, era, ecc. L’ebraico ha deciso di non complicare le cose e semplicemente non utilizza la parola “essere” al presente. Una scelta saggia e un argomento in meno da studiare!

Una copia felice di imparare l'ebraico

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Non ci sono tante parole nella lingua moderna ebraica

Dall’ informazione derivante dall’Accademia Ufficiale della lingua ebraica, le parole registrate nei vocabolari ebraici sono circa 45.000. Bisogna aggiungere anche combinazioni di parole varie, che sono stimate tra i 30-35 mila; per cui in totale siamo su 75-80.000 parole.

Per capire un po’ questo numero, pensate che secondo i dizionari attuali, i vocaboli dell’italiano sono tra i 200.000 e i 250.000. Molte parole in meno da imparare e più possibilità di usare le stesse parole per dire più cose!

Nonostante le parole dell’ebraico moderno non sono tantissime, va detto che l’ebraico compensa questo fatto essendo una lingua molto aperta all’introduzione di nuove parole. Essendo una lingua rinata negli ultimi 150 anni, la lingua ebraica si sviluppa e si rinnova più velocemente di tante altre lingue.

Un vocabolario ebraico

E’ una lingua basata su radici

Le radici delle parole giocano un ruolo fondamentale nella lingua ebraica. L’ ebraico è una lingua con tanta logica nella sua costruzione; è una lingua semitica e nelle lingue di questa famiglia le parole sono costruite con una base rappresentata da una radice.

Le radici sono composte da 3 o 4 lettere da cui possono essere create diverse parole, utilizzando dei modelli e schemi diversi. Questi modelli si creano aggiungendo o togliendo prefissi e suffissi ed altre consonanti mantenendo all’interno di essi la stessa radice. Ogni radice (di solito 3 lettere) ha un significato, un tema comune a tutte le parole che hanno come base la stessa radice.

Questo rende lo studio della lingua molto più facile. Quando studi l’ebraico riesci ad imparare a riconoscere modelli diversi di parole con la stessa radice all’interno; dopo aver imparato questi modelli potresti applicarli su un’altra radice; questo è bellissimo, logico e divertente!

Radici

L’alfabeto ebraico è facile

Bisogna imparare un nuovo alfabeto, scritto in una direzione probabilmente diversa da quella a cui sei abituato.

Tante volte un alfabeto diverso da quello latino è visto come una sfida, già evidente all’inizio degli studi. Ma ci sono anche aspetti positivi dell’alfabeto ebraico: ci sono soltanto 22 lettere da imparare. Tra cui solo 5 hanno anche una “forma finale”, cioè hanno un aspetto diverso se si presentano alla fine della parola, rispetto a quando sono collocate in altre posizioni dentro di essa. Questo fa sì che ci sono solo 27 nuovi simboli da imparare a riconoscere.

Ovviamente bisogna prendere in considerazione che dovrai anche abituarti a leggere e a scrivere da destra a sinistra. Il motivo, si pensa, deriva dal fatto che si tratta di una lingua antica. Il proto-ebraico era originariamente scolpito o inciso nella roccia o nell'argilla. La maggior parte delle persone sono destre, ed era più facile tenere lo scalpello con la mano sinistra e il martello con la destra.

Il corsivo nell’ebraico moderno, assomiglia nella maggior parte delle lettere allo stampatello. La forma scritta a mano è dovuta alla comodità, le lettere rotonde sono più facili da scrivere rispetto a quelle quadrate.

Lettere dell'alfabeto ebraico, L'EBRAICO E' FACILE
Lettere dell'alfabeto ebraico

Le vocali

L’ebraico, nella scrittura fornisce al lettore solo le consonanti. Le vocali possono essere rappresentate dal Nikud, che sono puntini e trattini messi sopra e sotto le lettere per indicare la vocale giusta che bisogna utilizzare.

Nella scrittura quotidiana il Nikud non si mette e bisogna conoscere la parola e dedurre come si legge. Nei pochi casi in cui non è molto chiaro come si legge la parola, anche gli israeliani madrelingua aggiungono qualche volta qualche puntino e trattino per evitare equivochi.

Ma non ti abbattere! Non avere il Nikud nei testi semplifica spesso lo studio dell’ebraico moderno. Quando si studia l’ebraico biblico bisogna approfondire ed imparare le regole del Nikud, che sono delle regole abbastanza complicate. Invece, studiando l’ebraico moderno si può semplicemente “saltare” questa parte; basta sapere come si legge il Nikud e puoi cominciare a praticare!

Le vocali

L'ebraico ha preso in prestito tante parole da altre lingue

Israele è un paese che geograficamente si trova tra tre continenti, Europa, Asia ed Africa e rappresenta un incontro di varie culture. Ci sono migranti ed i loro discendenti da tutte le parti del mondo. E’ anche un interessante incontro tra una cultura antica del popolo ebraico e la modernità all’avanguardia. Imparare l’ebraico ti darà l’accesso a questa ricca diversità e a una ricchezza di letteratura, arte, musica, cucina e gente unica.

L’ebraico moderno durante la sua storia ha attraversato vari paesi, subendo delle influenze linguistiche del posto. L’ebraico usa molte parole dalle lingue Europee. Inoltre tanti migranti ebrei da vari paesi hanno portato in Israele delle parole che si sono inserite nel linguaggio parlato; ed ecco, hai un vocabolario con tante parole che conosci già!

Quindi, L’ebraico è facile da studiare ?

Per tutti questi motivi, qualsiasi persona può imparare la lingua ebraica con la certezza che il successo arriverà se ci si mette lo sforzo giusto per studiare. L’ebraico è facile da studiare. Imparare l’ebraico diventa più facile quando la persona è aperta ad una nuova avventura dello studio di questa lingua magica!

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Felici di imparare l'ebraico, studiare l'ebraico è facile
HANUKKAH: LA FESTA E LE SUE PAROLE

HANUKKAH: LA FESTA E LE SUE PAROLE

Hanukkah: la festa e le sue parole

La Hanukkah è una festa ebraica, spesso chiamata anche “la festa delle luci”. La festa dura 8 giorni ed è celebrata per onorare l’inaugurazione del Grande Tempio di Gerusalemme, dopo la vittoria degli ebrei sui seleucidi nel 164 a.C.

Hanukkah è festeggiata secondo il calendario ebraico. Comincia sempre al 25esimo giorno del mese ebraico di Kislev. Nel calendario Gregoriano questa data accade tra Novembre e Dicembre.

 חַג (Hag) – Festa, festività

חֲנֻכָּה‎ – Hanukkah

Trottole

Nei tempi in cui gli Ebrei in Israele erano sotto il potere dei seleucidi furono liberi di continuare a vivere la loro vita secondo le tradizioni ebraiche. Continuavano a frequentare il Tempio nella città di Gerusalemme. Il Tempio era il più sacro dei luoghi santi, il centro della vita ebraica.

יְהוּדִי  (Yehudi)- ebreo

יְרוּשָׁלַיִם (Yerushalaim)- Gerusalemme

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Il Tempio di Gerusaleme
Il Tempio di Gerusalemme

Quando nel 175 a.C. salì al trono Antioco IV Epifane, proibì agli ebrei di professare la propria fede. Voleva che tutta la gente del suo regno vivesse secondo le usanze greche e questo significava che gli ebrei non potevano più vestirsi, mangiare e anche pregare secondo le loro tradizioni. Antioco fece profanare il Tempio di Gerusalemme, installando idoli e altari per gli dei greci all’interno. Il tempio cominciò ad essere utilizzato per le cerimonie di culto pagano.

מֶלֶךְ (Meleh)- re

יָוָן (Yavan)- Grecia

Grecia

Tanti ebrei temevano per la loro vita e si adeguarono alle disposizioni del re, ma una parte consistente della popolazione si oppose. Non volevano rinunciare alla loro vita secondo i riti dell’ebraismo e volevano rimanere fedeli alle pratiche che distinguevano gli ebrei nel mondo ellenistico: la circoncisione, l’osservanza del sabato e le regole alimentari. Un gruppo coraggioso decise che non si sarebbero sottomessi ad Antioco.

שַׁבָּת (Shabat)- Sabato

la Stella di Davide e il Vecchio Testamento

E cosi nel 167 a.C. il popolo ebraico cominciò ad organizzare un movimento di resistenza e di ribellione; avvenne così la rivolta contro il regime seluicida. Erano determinati a riprendersi il Tempio e a proteggere la loro libertà di culto. Questo movimento si chiamava Maccabei ed era guidato dai figli del sacerdote Mattatia, Yehuda, soprannominato Maccabeo e i suoi fratelli. Erano in pochi in rapporto al numeroso esercito del re, ma erano determinati e potenti nello spirito.

מָכָּבּים  (Maccabim) – Maccabei

Mattatia e i suoi figli

Mattatia, i suoi figli e molti ebrei andarono sui monti per sfuggire alle persecuzioni e per prepararsi alla difesa. Nel 164 a.C. sotto la guida di Yehuda Maccabeo la rivolta raggiunse il culmine. I Maccabei riportarono una grande vittoria sull’esercito del re, liberando così Gerusalemme e il Tempio. Lottarono duramente e, contro ogni previsione, vinsero.

חַיָל (Hayal)- soldato

Casco soldato antica Grecia

I maccabei, ripreso il Tempio, cominciarono a lavorare, a consacrarlo, sistemarlo e pulirlo. Tolsero tutti gli idoli e gli altari che il re aveva messo all’interno. Poi dopo il lavoro fatto, il 25esimo giorno del mese di Kislev (del calendario ebraico) organizzarono una grande festa di inaugurazione.

La storia del miracolo di Hanukkah racconta che quando i Maccabei entrarono nel Tempio, volevano riconsacrare il tempio; i nemici, però avevano consumato tutto l’olio necessario per riaccendere il candelabro del Tempio, chiamato la Menorah. La Menorah si accendeva per onorare D-i-o, e le candele della Menorah erano alimentate da un olio di oliva puro e speciale. Il tempio richiedeva una luce sempre accesa all’interno.

Menorah
Menorah

Dopo la ripresa del Tempio, i Maccabei hanno trovato solo un piccolo vaso con olio. La quantità dell’olio contenuto nel vaso sarebbe stata sufficiente per un solo giorno. Per preparare dell’altro olio puro occorrevano 8 giorni (dato che l’olio per il Tempio doveva essere spremuto a mano), ma miracolosamente il poco olio di questo unico piccolo vaso è bastato per 8 giorni, finche’ ebbero tempo di preparare il nuovo olio.

נֵס (Nes) – miracolo

נֵר (Ner) – candela

אֵשׁ (Esh) – fuoco

שֶׁמֶן (Shemen) – olio

La festa di Hanukkah venne istituita per celebrare questo evento. In ebraico Hanukkah significa “inaugurazione” e commemora la nuova consacrazione del Tempio di Gerusalemme dopo la riconquistata della libertà degli ebrei.

La festa di Hanukkah

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Perché si festeggia la festa di Hanukkah?

La festa celebra questa vittoria dei pochi contro i molti e per ricordare il miracolo dell’olio. Viene aggiunto anche un altro significato di luce contro le tenebre, infatti la festa di Hanukkah viene chiamata anche “la festa delle luci”.

אוֹר (Or) – luce

חַג הָאוּרִים (Hag – Ha- Urim) – la festa delle luci

Hanukkah, Feste ebraiche

Le tradizioni della festa delle luci

Al giorno d’oggi la celebrazione di Hanukkah dura 8 giorni, in onore del miracolo accaduto al Tempio di Gerusalemme.

Si accende un candelabro a nove bracci, la Hanukkiya.  La Menorah del Tempio, aveva 7 bracci e oggi la potete osservare al centro del simbolo ufficiale dello Stato di Israele. La Hanukkiya, che viene accesa durante i giorni della festa, ha 9 bracci. Si accendono così 8 candele. Il nono braccio serve per il Shamash, la nona candela usata per accendere tutte le altre candele. Si accende una candela il primo giorno, due al secondo, tre al terzo e così via. Secondo quanto riferito, la Hanukkiya più grande al mondo si trova in Grand Army Plaza a New York.

Con ogni candela di Hanukkah si illumina un messaggio importante: dobbiamo sempre cercare la luce nelle tenebre, e dobbiamo sempre cercare di mantenere questa luce.  Ogni sera durante i giorni della festa, durante la cerimonia di accensione delle candele, vengono recitate le benedizioni speciali. La cerimonia è seguita dal canto di canti tradizionali.

Si scambiano delle monete di cioccolato e spesso anche regali.

monete di cioccolato, regalo per Hanukkah

מְנוֹרָה (Menora)

חֲנֻכִּיָּה (Hanukkiya)

Hanukkiya
Hanukkiya

Cosa si mangia durante Hanukkah?

Mangiamo cibo fritto per ricordare il miracolo dell’olio. I cibi tradizionali sono principalmente le Levivot (chiamate anche Latkes, delle frittelle di patate) e le Sufganiyot (dei bomboloni cotti nell’olio e ricoperti di zucchero, spesso farciti con marmellata di fragole). Oltre 30 milioni di bomboloni alla marmellata vengono consumati in Israele durante la Hanukkah.

סֻופְגָּנִיָּה – Sufganiya

לְבִיבָה – Leviva

Levivot, cibo tradizionale di Hanukkah
Levivot
Sufganiyot, cibo tradizionale di Hanukkah
Sufganiyot

Per i più piccoli si gioca con delle trottole. Le trottole hanno 4 facce, ognuna recante una lettera dell’alfabeto ebraico:

נ, ג, ה, ש  oppure  נ, ג, ה, פ

L’ultima lettera dipende dal posto in cui ci troviamo. Cosa significano le lettere? E’ un acronimo per la frase in ebraico:

נֵס גָּדוֹל הָיָה פֹּה

“Nes Gadol Haya Po”, “Un grande miracolo accadde qui” se ci troviamo in Israele.

נֵס גָּדוֹל הָיָה שָׁם

“Nes Gadol Haya Sham” invece “Un grande miracolo accadde là”, se ci troviamo fuori dall’Israele.

Trottola per Hanukkah
Trottola

In conclusione, non resta che augurarvi una buona Hanukkah!

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!חַג שָׂמֵחַ (Hag Sameah!) – Buona festa!

Hanukkah

TUTTE LE DOMANDE SULLA LINGUA EBRAICA – parte 2

Hai cominciato a studiare l’ebraico? Stai facendo i tuoi primi passi in questa meravigliosa strada dello studio di una lingua nuova, ma antica allo stesso tempo? Qui troverai tutte le domande sulla lingua ebraica 2 che forse volevi chiedere ma non hai mai osato!

Tutte le domande sulla lingua ebraica 2

Come si scrive e si legge l’alfabeto ebraico?

Per leggere in ebraico dovresti imparare un nuovo (ma il realtà molto vecchio) alfabeto, che è l’alfabeto ebraico. In ebraico si legge da destra a sinistra. L’ebraico è una lingua semitica e, come la maggior parte delle lingue semitiche antiche, l’alfabeto non ha le vocali. Quindi per cominciare ad imparare a leggere si utilizza il ‘Nikud ‘.

Cosa è il 'Nikud '? E' un sistema di indicazione con puntini e trattini, tracciati sopra e sotto le lettere. Questo metodo serve per indicare come bisogna pronunciare correttamente le parole e in un certo senso 'sostituiscono' la presenza delle vocali.

Questo sistema è utilizzato nel Tanah (Il vecchio Testamento), ma anche nei libri per i bambini e per gli studenti principianti di ebraico. I madrelingua ebraico non utilizzano il Nikud e scrivono e leggono senza di esso.

Tutte le domande sulla lingua ebraica 2: Come scrivono gli israeliani?

La maggior parte degli israeliani scrivono in ebraico. Gli israeliani scrivono da destra a sinistra con l'alfabeto ebraico. molto facile!

L'alfabeto ebraico
L'alfabeto ebraico

Cosa vuol dire Aleph?

Aleph o Alef è la prima lettera dell'alfabeto ebraico, chiamato anche Alef - Bet (o Aleph - Beit).

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Tutte le domande sulla lingua ebraica 2: Chi parla ebraico?

Culturalmente, la lingua ebraica è considerata la lingua del popolo ebraico. L’ebraico moderno è una delle lingue ufficiali dello stato di Israele (assieme all’arabo e all’inglese), pertanto è utilizzata dai 9 milioni di abitanti di Israele, tra cui ebrei, cristiani, musulmani ed altri, e inoltre la parlano circa 550.000 israeliani che vivono all’estero.

Tutte le domande sulla lingua ebraica 2: Cosa vuol dire "Baruch Ha Shem"?

Baruch Ha Shem - בָּרוּךְ הַשֵּׁם è un'espressione di gratitudine a Dio e, anche una risposta positiva quando si chiede a una persona come sta.

Come si dice "auguri" in ebraico?

In ebraico la parola auguri dipende dal motivo per cui si fa gli auguri.

Ad esempio, se vorresti fare gli auguri per il compleanno 'Mazal Tov' - מַזָּל טוֹב sarà il modo giusto per farli. Altri motivi per i quali si può dire Mazal Tov (o Mazel Tov, come lo dicono di solito gli americani) potrebbero essere la nascita del bambino o anche la laurea.

Invece, se vorresti fare gli auguri per una delle festività del calendario ebraico dovresti dire 'Hag Sameah' - חַג שָׂמֵחַ.

Come si scrivono i numeri in ebraico?

I numeri in ebraico si scrivono esattamente come in italiano! 🙂 Esiste però un altro modo con il quale potete scrivere i numeri e si chiama la Gematria (o la Ghimatria).

La ghimatria è un sistema numerico in cui le lettere dell’alfabeto ebraico corrispondono a numeri. Cosi si può esprimere ogni numero tramite le 22 lettere dell'alfabeto ebraico!

Come si calcola la gematria?

Ci sono diversi modi per calcolare il valore numerico delle lettere nell’alfabeto ebraico. Il metodo principale consiste nell’assegnare a ogni lettera un suo valore specifico.

Le prime dieci lettere dell’alfabeto hanno i valori 1-10; la lettera Alef uguale a 1, Bet a 2, Gimmel a 3 e così via fino alla Yud, la decima lettera dell’alfabeto, uguale a 10.

Le prossime 9 lettere hanno i valori 20, 30, 40…100 e le restanti lettere hanno i valori di 200, 300 e 400.  

La lettera, Kaf, quindi è uguale a 20, poi Lamed, uguale a 30 e così via fino alla Kuf, che ha il valore di 100. Le ultime tre lettere, Resh, Shin, Taf, uguali a 200, 300 e 400 in corrispondenza.

1 - Aleph - א
2 - Bet - ב
3 - Gimel - ג
4 - Daleth - ד
5 - Heh - ה
6 - Vav - ו
7 - Zayin - ז
8 - Het - ח
9 - Tet - ט
10 - Yud - י
20 - Kaf - כ
30 - Lamed - ל
40 - Mem - מ
50 - Nun - נ
60 - Samech - ס
70 - Ayin - ע
80 - Peh - פ
90 - Tzady - צ
100 - Koof - ק
200 - Reish - ר
300 - Shin - ש
400 - Taf - ת
500 - Kaf (finale) - ך
600 - Mem (finale) - ם
700 - Nun (finale) - ן
800 - Peh (finale) - ף
900 Tzady (finale) ץ

Esistono anche degli esercizi per praticare questo metodo!

Tutte le domande sulla lingua ebraica 2: Quando si dice "Shalom"?

Si può dire Shalom sia quando si incontra sia per il saluto d'addio. Inoltre si può scrivere come un saluto all'inizio o alla fine di una lettera.

Quando si dice "Chag Sameah"?

Si dice Chag Sameah - חַג שָׂמֵחַ, quando si augura una buona festa, utilizzata per qualsiasi festività ebraica!

Lezioni di ebraico - dove le posso trovare?

Le lezioni di ebraico si possono trovare facilmente online. Esistono lezioni private e di gruppo e puoi anche studiare ebraico da autodidatta, consultando il nostro sito per qualsiasi domanda che potresti avere lungo gli studi! Inoltre ci sono tanti corsi online, che potrai fare nel tuo tempo libero, negli orari che sono comodi per te e direttamente da casa tua!

Corso di ebraico online

TUTTE LE DOMANDE SULLA LINGUA EBRAICA – parte 1

Hai cominciato a studiare l’ebraico? Stai facendo i tuoi primi passi in questa meravigliosa strada dello studio di una lingua nuova, ma antica allo stesso tempo? Qui troverai tutte le domande sulla lingua ebraica che forse volevi chiedere ma non hai mai osato!

TUTTE LE DOMANDE SULLA LINGUA EBRAICA

Come si scrive in ebraico? Come si scrivono le lettere ebraiche?

Del primo alfabeto ebraico si ha notizia in epoca biblica ed è strettamente correlato all’alfabeto fenicio, l’alfabeto verificato più antico del mondo. A differenza della maggioranza delle lingue, in quali si scrive da sinistra a destra, in ebraico si scrive da destra a sinistra. Nell’alfabeto della lingua ebraica moderna ci sono 22 lettere. Non esistono lettere maiuscole e minuscole in ebraico e, alcune lettere in ebraico si scrivono in modo diverso a seconda della loro posizione nella parola. Inoltre, in ebraico ci sono lettere diverse per una scrittura a mano e per la stampa , un po’ come lo stampatello e il corsivo in italiano.

Come si chiama l'alfabeto israeliano?

L'alfabeto Israeliano è l'alfabeto ebraico. L'alfabeto ebraico si chiama Alef - Bet, con il nome delle prime due lettere in esso.

TUTTE LE DOMANDE SULLA LINGUA EBRAICA - Come si scrive in ebraico? Come si scrivono le lettere ebraiche?

Quanto è difficile imparare l'ebraico?

L’ebraico è facile! Ma come? Ti starai chiedendo: la lingua con le lettere quadrate strane che si scrive da destra a sinistra è facile?! D’accordo, l’ebraico ha anche alcuni elementi diversi, particolari rispetto alle altre lingue, come qualsiasi altra nuova lingua. Però non è tutto cosi spaventoso come potrebbe sembrare e l’ebraico è più semplice di quanto pensi!

Il primo motivo perché questa lingua è facile è perché l’alfabeto ebraico è facile. Ci sono soltanto 22 lettere da imparare. Tra queste lettere solo 5 hanno anche una “forma finale”. Vuol dire che hanno un aspetto diverso se si presentano alla fine della parola, rispetto a quando sono collocate in altre posizioni. Questo fa sì che ci sono solo 27 nuovi simboli da imparare a riconoscere.

Inoltre, non ci sono tante parole nella lingua moderna ebraica, c’è solo UN articolo e soltanto 3 tempi verbali. L’ ebraico è una lingua con tanta logica nella sua costruzione e, inoltre ha preso in prestito tante parole da altre lingue. Per tutti questi motivi, qualsiasi persona può imparare facilmente la lingua ebraica!

Le domande sulla lingua ebraica: Come si ringrazia in ebraico?

Forse la parola più importante che dovrai sapere in ebraico: 'TODA' - תּוֹדָה

Per dire 'grazie mille' potresti dire semplicemente: 'TODA RABA' - תּוֹדָה רַבָּה

E se proprio vuoi far vedere le tue conoscenze della lingua potresti utilizzare i termini 'ROV TODOT' - רוֹב תּוֹדוֹת, oppure 'RAV TODOT' - רַב תּוֹדוֹת per dire 'grazie mille' in modo più formale.

Le domande sulla lingua ebraica: Come si risponde a "Shalom"?

Che cosa vuol dire 'SHALOM' - שָׁלוֹם ? Shalom è una parola di saluto, detta quando ci si incontra o ci si separa. Shalom vuol dire anche 'Pace'.

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Cosa si risponde allora quando qualcuno vi dice la parola 'Shalom'? Puoi semplicemente rispondere con la stessa parola 'Shalom'. Oppure utilizzare lo slang, dicendo 'Hey' - הַיְי o 'Ahalan' - אַהֲלֶן (Aabbiamo già detto che in ebraico si utilizzano anche tante parole di altre lingue?:)

Se invece vuoi mostrare la tua vera padronanza della lingua ebraica, potresti rispondere 'SHALOM U BRA'HA' - שָׁלוֹם וּבְרָכָה, una risposta semplice ed elegante!

TUTTE LE DOMANDE SULLA LINGUA EBRAICA - parte 1 - Shalom, Hey, Ciao

Come si dice "buongiorno" in ebraico?

Quando vuoi augurare a qualcuno il Buongiorno, puoi dire semplicemente:

'BOKER TOV' - בֹּוקֶר טוֹב

Un altro modo elegante per dire buongiorno, oppure rispondere se qualcuno dice 'BOKER TOV' è con l'espressione 'BOKER OR' - בֹּוקֶר אוֹר (letteralmente 'una mattina di luce').

Le domande sulla lingua ebraica: Cosa vuol dire "Mazel Tov"?

Mazel tov , o come si dice correttamente in ebraico 'Mazal Tov' - מַזָּל טוֹב , è una benedizione per esprimere gli auguri per un evento felice e significativo. In poche parole, vuol dire semplicemente 'Auguri'!

Cosa vuol dire Shanah Tova? Quando si dice "Shanah Tovah"?

SHANAH TOVA - שָׁנָה טוֹבָה è l'augurio che si fa per il capodanno ebraico. Se vuoi dirlo come un vero israeliano, puoi fare una bella figura dicendo:

'SHANAH TOVA U METUKA' - שָׁנָה טוֹבָה וּמְתוּקָה (auguri di un anno buono e dolce).

Qual è il valore numerico delle lettere ebraiche?

Ogni lettera ebraica corrisponde ad un valore numerico, e può essere utilizzata per scrivere numeri e per un’interpretazione numerica delle parole.

Il fatto di poter convertire le lettere in numeri e viceversa ha portato, nella mistica ebraica, al metodo interpretativo chiamato “Ghimatria”. Nella ghimatria (o Ghematria) si cercano relazioni tra parole e nomi della Bibbia, correlandone i valori numerici e viceversa.

La ghimatria o ghematria è un sistema numerico in cui le lettere dell’alfabeto ebraico corrispondono a numeri. La ghimatria calcola l’equivalente numerico di parole e frasi sommando i numeri delle lettere. Questo fa sì che si può “fare lo spelling” delle parole con i numeri . Inoltre i numeri che corrispondono alle lettere possono sommarsi nelle parole ottenendo nuovi valori numerici.

Le domande sulla lingua ebraica: Quando si dice "Refua Shalema"?

Si dice 'REFUA SHLEMA' - רְפוּאָה שְׁלֵמָה quando si fanno gli auguri di guarigione ad una persona malata o ferita. Altri modo per dire REFUA SHLEMA possono essere

'HA'HLAMA MEHIRA' - הַחְלָמָה מְהִירָה, oppure 'TIHIYE BARI' תִּהָיֶה בָּרִיא.

Dove si studia l'ebraico?

Ci sono diversi corsi di ebraico, per conoscere questa lingua magica.

Puoi cominciare a studiare ebraico da autodidatta, consultando il nostro sito per qualsiasi domanda che potresti avere lungo il tuo studio!

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TUTTE LE DOMANDE SULLA LINGUA EBRAICA - parte 1

10 PROVERBI IN EBRAICO CHE DOVETE CONOSCERE

Proverbi in ebraico che dovete conoscere

Avete cominciato ad imparare l’ ebraico? State valutando se cominciare a studiare questa magica lingua? Qui potete avere un assaggio dei 10 proverbi in ebraico che dovete assolutamente conoscere!

1. עַל טַעַם וְעַל רֵיחַ אֵין לְהִתְוַכֵּחַAl Ta’am Ve Reah Ein Lehitvakeah (Proverbi in ebraico)

Traduzione: non si discute dell’odore e del gusto.

Significato: Ogni persona ha il proprio gusto e non esiste un’unica verità . A qualcuno può piacere il mare e all’altro la montagna. Una persona adora mangiare l’ Hummus ed a un’altra persona invece piace la Tahina.

Proverbi in ebraico - Al Ta'am Ve Reah Ein Lehitvakeah

 2. טוֹב לִהְיוֹת זָנָב לָאֲרָיוֹת מֵאֲשֶׁר רֹאשׁ לַשּׁוּעָלִים – Tov Lihiyoth Zanav La Arayoth Ma’asher Rosh La Shu’alim

Traduzione: Meglio essere la coda dei leoni che la testa delle volpi

Per capire questo proverbio bisognerebbe utilizzare un po’ di immaginazione. Praticamente significa che è meglio essere un membro minore di un buon gruppo che un leader prominente di un gruppo cattivo.

Proverbi in ebraico - Tov Lihiyoth Zanav La’arayoth Ma’asher Rosh Lashu’alim

3. כָּל הַפּוֹסֵל בְּמוּמוֹ פּוֹסֵל – Kol Ha Possel Be Mumo Possel (Proverbi in ebraico)

Traduzione: Chi critica un altro, critica se stesso

L’origine di questo proverbio è nel Talmud Bavli. Significa che il ‘difettoso’ che vedi nell’altro è quello che non va in te stesso. Ad esempio, una persona che si lamenta di un’altra persona che è disordinata, in realtà ha un grande “casino” a casa sua.

4. אַל תִּסְתַּכֵּל בַּקַּנְקַן אֶלָּא בְּמָה שֶׁבְּתוֹכוֹ – Al tistakel ba qanqan, ela be ma she be toho

Traduzione: Non guardare il barattolo, ma cosa c’è dentro.

Significa che la maggior parte delle persone guarda le cose superficialmente, invece di cercarne il valore reale. Ad esempio, una persona molto bella e carina, ma con un carattere molto antipatico – bisognerebbe giudicarla secondo il carattere e non dalla sua apparenza.

 Al tistakel ba qanqan, ela be ma she be toho

5. וְאָהַבְתָּ לְרֵעֲךָ כָּמוֹךָ – Ve Ahavta Le Reaha Kamoha (Proverbi in ebraico)

Traduzione: Ama il tuo prossimo come te stesso

L’origine del proverbio è nel libro Levitico del Vecchio Testamento. Il significato è che bisogna trattare sempre le persone nello stesso modo in cui vorresti essere trattato tu.

Ve Ahavta Le Reaha Kamoha

6. אֵין הַנַּחְתֹּם מֵעִיד עַל עִסָּתוֹ -  Eyn Ha nah’tom Meid Al Issato

Traduzione: Il fornaio non dovrebbe commentare il suo impasto

Perché il fornaio non dovrebbe commentare il suo impasto? Perchè non è capace di guardare in modo obiettivo il suo lavoro. In pratica, significa di non metterti in mostra. Lascia che il tuo lavoro parli da solo.

Eyn Ha nah’tom Meid Al Issato

7. סַיֵּג לְחֹכְמָה שְׁתִיקָה - Syag Le Hokhma Shtikah

Traduzione: Il silenzio è il recinto della saggezza

L'origine di questo proverbio è nel libro "Pirkei Avot", e significa che è meglio tacere che parlare ed essere considerato uno sciocco.

Proverbi in ebraico - Syag Le Hokhma Shtikah

8. לֹא כֹּל יוֹם פּוּרִים - Lo Kol Yom Purim

Traduzione: Non tutti i giorni è Purim

Purim è una delle feste più gioiose tra le feste nel calendario ebraico. Il proverbio significa che non ogni giorno c'è una festa, ci sono giorni buoni e ci sono giorni meno buoni.

9. מֵרוֹב עֵצִים לֹא רוֹאִים אֶת הַיַּעַר - Merov Etzim Lo Ro’im Et Ha Ya’ar

Traduzione: Non si vede la foresta a causa degli alberi

Il significato è che qualcuno è concentrato sugli alberi, invece che sulla foresta. Sta guardando i dettagli e per questo motivo perde il quadro generale.

Proverbi in ebraico - Merov Etzim Lo Ro’im Et Ha Ya’ar

10. אֵין דָּבָר הָעוֹמֵד בִּפְנֵי הָרָצוֹן - Ein Davar Ha Omed Bifney Ha Ratzon

Traduzione: Nessuna cosa può resistere alla volontà

L'origine di questo proverbio è nel libro dello Zohar. Vuol dire che quando qualcuno vuole qualcosa davvero, non c'è niente che lo può fermare. Dove c'è la volontà, si trova un modo. Per esempio, se qualcuno vi chiede come siete riusciti ad imparare a scrivere e leggere in ebraico, voi potete rispondere utilizzando questa frase!

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Ein Davar Ha Omed Bifney Ha Ratzon
VISITARE ISRAELE - I Posti Più Belli

VISITARE ISRAELE – I Posti Più Belli

Nonostante sia un paese abbastanza piccolo, Israele ha tantissimo da offrire ai visitatori. Qui vediamo insieme i posti più belli da vedere quando vai a visitare Israele e le parole che ti serviranno per il tuo voagio.

VISITARE ISRAELE: I POSTI PIÙ BELLI DA VEDERE E LE PAROLE PER IL TUO VIAGGIO

Come noto, in Israele si trovano alcuni dei luoghi religiosi più famosi al mondo; il paese è spesso riconosciuto come meta di pellegrinaggio. Dopo tutto, è qui che si dice che siano accaduti alcuni degli eventi principali per la gente di fede ebraica, cristiana e musulmana. Tuttavia, quando si parla di visistare Israele non si tratta solo di siti religiosi. A parte i siti religiosi, ci sono tantissime altre cose da fare in Israele. Dal deserto al mare, in Israele non ci si annoia mai.

Israele è ricca di siti archeologici risalenti a migliaia di anni fa, di rovine romane, castelli dei crociati, ville ottomane ed edifici Bauhaus. In Israele puoi trovare una vita notturna vivace e una scena gastronomica di livello mondiale, spiagge sabbiose, il mar morto (una bizzarra meraviglia naturale dove galleggi facilmente), un mix di culture e il panorama del deserto incontaminato. 

Visitare Israele, deserto

Per aiutarti a cominciare a pianificare il tuo viaggio, ti presento la lista dei posti assolutamente da visitare quando sei in Israele. Ci sono dei siti religiosi e dei siti storici e paesaggi naturali mozzafiato.

In più troverai nell’articolo le parole e le frasi in ebraico più importanti da sapere durante il tuo bellissimo viaggio!

VISITARE ISRAELE – I posti da vedere in Israele

1. GERUSALEMME – (Yerushalaim) יְרוּשָׁלַיִם

Gerusalemme, Israele
Gerusalemme

La capitale di Israele, Gerusalemme è sicuramente la prima città che viene in mente quando si parla della Terra Santa ed è uno dei posti più importanti da vedere in Israele. Con una storia che risale a più di 3000 anni, Gerusalemme è una delle città più antiche, più belle ed affascinanti al mondo. E’ una città di ineguagliabile significato religioso e storico, considerata una “città santa” per le tre grandi religioni monoteistiche. Gerusalemme riunisce etnie, religioni e culture ed è un vero e proprio museo a cielo aperto.

Una passeggiata a Gerusalemme è un viaggio nella storia. La città Vecchia di Gerusalemme è divisa in quattro quartieri: Ebraico, Cristiano, Armeno e Musulmano.

Qui potresti percorrere la Via Crucis, sulle orme dei passi di Gesù; andare al Muro del Pianto, il luogo più sacro per la religione Ebraica, dove puoi lasciare un bigliettino con un tuo desiderio. Potrai visitare la Basilica del Santo Sepolcro, il luogo più sacro del mondo per i cristiani, vedere la Cupola della Roccia, visitare il Monte degli Ulivi, dove troverai anche il Giardino del Getsemani. Potrai vedere la città di Davide (il sito originale di Gerusalemme) e la Torre di Davide.

Gerusalemme è una città che fonde perfettamente il vecchio e il nuovo. Fuori dalla città vecchia, ti aspetta una metropoli moderna con musei di livello mondiale: il Museo d’Israele, il Museo della Memoria dell’Olocausto (Yad Vashem). Il colorato mercato di Mahane Yehuda è un’intricata rete di vicoli e bancarelle piene di pita, falafel, halva e altro. Di notte il posto si riempie dei visitatori dei bar, dei ristoranti e delle caffetterie locali.

Il Muro del Pianto, Gerusalemme
Il Muro del Pianto, Gerusalemme

La città Vecchia – (Ha Ir Ha Atika) הָעִיר הָעַתִּיקָה

Muro del Pianto – (Ha Kotel) הַכֹּתֶל

Monte degli Ulivi – (Har Ha Zeitim) הַר הַזֵּיתִים

La città di Davide – (Ir David) עִיר דָּוִד

Torre di Davide – (Migdal David) מִגְדַּל דָּוִד

Città – (Ir) עִיר

Museo – (Muzeon) מוּזֵאוֹן

Mercato – (Shuk) שׁוּק

Citta' Vecchia, La torre di Davide, Gerusalemme
Citta’ Vecchia, La torre di Davide, Gerusalemme

2. MAR MORTO E MASADA – (Yam Ha Melah, Mezada) יָם הַמֶּלַח וּמְצָדָה

Mar Morto, Israele
Mar Morto, Israele

 Situato a 430 metri sotto il livello del mare, il posto più basso al mondo, il Mar Morto, è una vera meraviglia naturalistica e uno dei posti più famosi da visitare in Israele.

I suoi paesaggi affascinano qualsiasi viaggiatore. Ha un contenuto di sale molto elevato, dieci volte quello nell’oceano, rendendolo un ambiente in cui la vita è impossibile. Da qui deriva il nome del posto, anche se in ebraico si chiama semplicemente “Yam Ha Melah”, il mare di sale. Allo stesso tempo l’acqua salatissima fa sì che i bagnanti galleggiano sulla superficie dell’acqua senza nessun sforzo.

Ragazze che leggono il giornale galleggiando sul Mar Morto, Israele
Ragazze che leggono il giornale galleggiando sul Mar Morto, Israele

Quando sei lì, prenditi cura del corpo spalmandoti il famoso fango del Mar Morto, e trascorri una giornata galleggiando nel mare salato all’insegna del totale relax. L’acqua e il fango del mar morto hanno dei benefici dal punto di vista medico ed inoltre i minerali e il sale del Mar Morto sono utilizzati ormai da miglia di anni per la preparazione di cosmetici.

Il fango del Mar Morto
Il fango del Mar Morto
Sale, Mar Morto, Israele
Sale, Mar Morto, Israele

Vicino al Mar Morto si possono trovare diversi posti bellissimi, tra cui Ein Gedi e la famosa Masada.

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Masada- (Mezada) מְצָדָה - Visitare Israele

E’ una fortezza costruita da Erode il Grande, in cima ad un monte con vista sul Mar Morto.  

Masada, Israele
Masada. Israele

Masada è un’attrazione culturale ed archeologica da non perdere durante il tuo viaggio in Israele. Oggi Masada è un simbolo dell’Israele antica e uno dei migliori esempi di fortificazioni romane. Il tempo migliore per visitare Masada è all’ alba con un panorama fantastico del Mar Morto che si ammira dalla montagna.

L'alba a Masada
L'alba a Masada

Mare – (Yam) יָם

Sale – (Melah) מֶלַח

Fango – (Bots) בֹּץ

Fortezza – (Mivzar) מִבְצָר

Alba – (Zriha) זְרִיחָה

3. TEL AVIV- JAFFA – (Tel Aviv- Yafo) תֵּל אָבִיב- יָפוֹ

Estesa lungo un'ampia spiaggia sabbiosa del Mediterraneo, Tel Aviv è la città che non si ferma mai. E’ una città vivace, nota per la sua vita notturna e l’ambiente giovanile e divertente.

Tel Aviv, Israele
Tel Aviv, Israele

Qui c’è di tutto, lungo le strade puoi trovare dei bar, enoteche e birrifici artigianali e discoteche. Puoi visitare gallerie d’arte e di design. La città è animata da musica dal vivo e da spettacoli tutto l’anno. La proposta culinaria è ricca ed innovativa, e mescola la cucina tradizionale israeliana con i gusti di tutto il mondo. In più puoi apprezzare lo “street art” e l’architettura in stile Bauhaus (patrimonio Unesco).

Le sue spiagge mediterranee sono tra le migliori al mondo e sono bellissime (soprattutto durante il tramonto).

Il mare a Tel Aviv
Il mare a Tel Aviv

Jaffa è la città antica a sud di Tel Aviv, che offre una tregua in stile antico dal trambusto moderno di Tel Aviv. Lì è situato il porto di Jaffa, il mercato delle pulci, un quartiere di artisti, ristoranti buonissimi, e da lì puoi ammirare uno skyline bellissimo della città di Tel Aviv.

Jaffa e skyline di Tel Aviv, Israele
Jaffa e skyline di Tel Aviv, Israele

 

Spiaggia – (Hof) חוֹף

Mar Mediterraneo – (Ha Yam Ha Tihon) הַיָּם הַתִּיכוֹן

Vita notturna – (Hayei Laila) חַיֵּי לַיְלָה

Notte - (Laila) לַיְלָה

Tramonto – (Shkia) שְׁקִיעָה

Porto – (Namal) נָמֵל

Mercato delle pulci – (Shuk Ha pishpeshim) שׁוּק הַפִּשְׁפְּשִׁים

Ristorante - (Mis’ada) מִסְעָדָה

4. LAGO DI TIBERIADE- MAR DI GALILEA – (Kineret) כִּנֶּרֶת

Il lago più grande d’acqua dolce di Israele, il posto dove Gesù camminò sull’acqua.

LAGO DI TIBERIADE
LAGO DI TIBERIADE

Oggi è un importante luogo di pellegrinaggio cristiano. E’ una delle principali fonti d'acqua di Israele e un luogo popolare per rilassarsi sulle sue spiagge, andare in bicicletta o camminare. Questo luogo è unico, incredibilmente bello e allo stesso tempo ricco di storia.

 LAGO DI TIBERIADE- MAR DI GALILEA
LAGO DI TIBERIADE- MAR DI GALILEA

 

Lago – (Agam) אֲגַם

Acqua – (Maim) מַיִם

Bicicletta – (Ofanayim) אוֹפַנַּיִם

5. NAZARET - (Nazrat) נָצְרַת

Oggi la città di Nazaret è un importante luogo di pellegrinaggio cristiano dove nella sua città vecchia si trova la Chiesa dell'Annunciazione, la più grande chiesa cattolica del Medio Oriente.

  La Chiesa dell'Annunciazione , Nazaret, Israele
La Chiesa dell'Annunciazione , Nazaret, Israele

Prenditi anche del tempo per passeggiare tra le strade pittoresche e visitare il colorato mercato locale.

Ci troverai dei mercati, siti biblici, grandi ville ottomane e piccoli bar per rinfrescarti.

Chiesa – (Knesiya) כְּנֵסִיָּה

Cristianesimo – (Natsrut) נַצְרוּת

Medio Oriente – (Ha Mizrah Ha Tihon) הַמִּזְרָח הַתִּיכוֹן

6. CRATERE RAMON – (Mahtesh Ramon) מַכְתֵּשׁ רָמוֹן

Il deserto del Negev copre la metà meridionale di Israele e si estende per oltre 13.000 chilometri quadrati, occupando il 55% dell'intero paese.

Il deserto di Negev, Israele
Il deserto di Negev, Israele

Il cratere Ramon (Mahtesh Ramon) è il più grande dei tre crateri trovati nel deserto del Negev. Circondato da montagne, il cratere è profondo più di 450 metri e lungo quasi 40 km. E’ un posto assolutamente meraviglioso che puoi osservare andando in bicicletta, in auto oppure per viaggiatori avventurosi, si può esplorare la bellezza del posto camminando intorno al cratere Ramon e attraverso la valle di Ein Avdat.

Il cratere Ramon
Il cratere Ramon

Deserto – (Midbar) מִדְבָּר

Sabbia – (Hol) חוֹל

Cratere – (Mahtesh) מַכְתֵּשׁ

7. CAESAREA – (Keisaria) קיסריה

Caesarea è stata costruita dal Erode il Grande in onore dell’imperatore romano Ottaviano Augusto. Il parco nazionale archeologico di Cesarea si trova sul mare e lì potrai ammirare la Porta dei Crociati, il Cardo e i resti della città, l’anfiteatro di Erode e l’ippodromo, che era in grado di ospitare circa centomila persone.

CAESAREA  DAVANTI AL MAR MEDITERRANEO
CAESAREA DAVANTI AL MAR MEDITERRANEO
Caesarea
Caesarea

In vicinanza del parco archeologico potrai passeggiare sulla bellissima spiaggia dove troverai i resti dell’acquedotto, che ai tempi dei romani portava l'acqua da sorgenti situate a quasi 16 km a nord-est e le convogliava sin dentro la città. 

L'acquedotto, spiaggia, Caesaria
L' acquedotto

Parco – (Park) פַּארְק

Mare – (Yam) יָם

Acquedotto – (Amat Maim) אַמַּת מַיִם

Vieni a scoprire con noi perché imparare la lingua ebraica è facile e divertente!

Corsoebraico.com è un importante mezzo di apprendimento dell'ebraico che offre corsi online on-demand, e materiali per l'apprendimento dell'ebraico.

Parole in ebraico per visitare Israele:

Salve – (Shalom)  שָׁלוֹם 

Scusi/a – (Sliha) סְלִיחָה

Quanto costa il biglietto? (Kama Ole Ha Kartis?) ? כַּמָּה עוֹלֶה הַכַּרְטִיס

Dove va questo treno/ Pullman? (Lean Ha Rakevet/ Ha Otobus Ha Ze Magia?) לְאָן הָרַכֶּבֶת / הָאוֹטוֹבּוּס הַזֶּה מַגִּיעַ  ?

Treno – (Rakevet) רַכֶּבֶת

Pullman – (Otobus) אוֹטוֹבּוּס

Fermata del Pullman – (Tahanat Otobus) תַּחֲנַת אוֹטוֹבּוּס

Taxi – (Monit) מוֹנִית!

Quanto costa (quasto)? – (Kama Ze Ole?) כַּמָּה זֶה עוֹלֶה?

Come si arriva a..? (Eih Magi'im Le..?) אֵיךְ מַגִּיעִים ל..?

Dove è il bagno? (Eifo Ha Sherutim?) ?אֵיפֹה הַשֵּׁרוּתִים

Aeroporto – (Sde Teufa) שְׂדֵה תְּעוּפָה

 Aereo – (Matos) מָטוֹס

Turisti al Mar Morto

Buon viaggio! – (Nessi'a tova) – נְסִיעָה טוֹבָה